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Disagio, devianza, microcriminalità: parliamone.
Il Garante campano Samuele Ciambriello: “La politica si sta “preoccupando” dei minori, senza “occuparsene”.
Il 4 dicembre 2024, a partire dalle ore 10.00 si terrà il seminario sul tema dei minori “male fuori” organizzato dal Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, prof. Samuele Ciambriello, e dall’Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA), presso la Sala Multimediale del Consiglio Regionale della Campania isola F13 Centro Direzionale.
Dopo i saluti istituzionali del Presidente della Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero e del Presidente dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati Francesco Zaccaria, il garante Samuele Ciambriello presiederà la sessione di lavori che verterà sul disagio, devianza e microcriminalità minorile in Campania.
Al seminario interverranno: la Procuratrice della Repubblica per i Minorenni di Napoli Patrizia Imparato, il Direttore del Centro per la Giustizia Minorile della Campania, Nicola Palmiero, il Presidente della Commissione Permanente delle Politiche sociali- Consiglio Regionale delle Campania- Bruna Fiola, la dott.ssa Anna Malinconico dell’Osservatorio regionale sulle condizioni delle persone private della libertà personale , la Co-Docente di Diritto di famiglia e minorile presso l’Università Suor Orsola Benincasa Manuela Siniscalco e Elvira Rispoli AIGA di santa Maria Capua Vetere.
L’alto numero di adolescenti entrati negli Istituti penitenziari per minori in Campania e in comunità dal decreto Caivano in poi saranno oggetto di discussione del seminario con relative proposte.
Per il garante campano Samuele Ciambriello: “La politica si sta “preoccupando” dei minori, senza “occuparsene”. I dati sono allarmanti dal 1° gennaio al 15 novembre i minorenni affidati ai servizi sociali, portati nelle comunità, nelle carceri, messi alla prova in Italia sono stati 14819, in Campania presi in carico dagli uffici di servizio sociale per i minorenni per la prima volta nel 2024 tra Napoli e Salerno sono 758, 1899 considerando quelli già presi in carico. In Campania assistiamo a fatti di cronaca sempre più violenti e immotivati commessi da ragazzi la cui età va sempre di più diminuendo. Bisogna non solo custodirli ma accudirli, non solo punire ma prevenire. Ci occuperemo di tutti questi temi durante il seminario con esperti del settore.”
NAPOLI, 21 NOV - Caso di suicidio nel carcere di Poggioreale, a Napoli, dove si è tolto la vita un uomo di 28 anni originario della provincia partenopea. È il quarto suicidio dall'inizio dell'anno a Poggioreale, l'undicesimo in tutta la regione. Sono 81 in tutta Italia, con il carcere di Prato e quello di Poggioreale al primo posto per numero di detenuti che si sono tolti la vita.
"Il sistema penitenziario - spiega il garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello - è sull'orlo del baratro, una strage continua ma la politica tace ed è assente. Nessun argine da provvedimenti governativi o parlamentari, solo populismo mediatico e penale anche contro la dignità delle persone detenute, dei diversamente liberi. Celle sovraffollate e tensione alle stelle, condizioni difficili che favoriscono atti di autolesionismo, scioperi della fame, scioperi sanitari.
Nessun commento pubblico sui suicidi di Stato, che interrogano anche l'opinione pubblica. Ci sono omissioni di Stato, questi suicidi e gli atti di autolesionismo e le proteste rilevano un quadro inquietante che è sotto gli occhi di tutti. Indignarsi non basta più".
"Dall'inizio dell'anno ad oggi - prosegue Ciambriello - sono 1842 i tentativi di suicidio, 11503 gli atti di autolesionismo. Tra gli 81 detenuti che si sono suicidati l'età media è di 40 anni, tra questi 8 avevano un'età compresa tra i 18 e 25 anni".
ROMA 5 NOVEMBRE- Samuele Ciambriello: “ Esprimiamo profonda preoccupazione per il divario tra le condizioni drammatiche delle carceri italiane e i provvedimenti normativi. Ancora più grave è il silenzio della società civile su questo tema. Non bisogna fermarsi al rosso solo per la paura delle conseguenze o per le leggi vigenti, ma per affermare che chi ha il diritto di avanzare non venga ostacolato. I diritti chiamano altri diritti. Sento il dovere di difendere chi si trova in condizioni di svantaggio: il sovraffollamento e i numerosi casi di suicidio nelle carceri richiedono interventi tempestivi ed efficaci.
Esprimiamo profonda preoccupazione per il divario tra le condizioni drammatiche delle carceri italiane e i provvedimenti normativi. Ancora più grave è il silenzio della società civile su questo tema. Non bisogna fermarsi al rosso solo per la paura delle conseguenze o per le leggi vigenti, ma per affermare che chi ha il diritto di avanzare non venga ostacolato. I diritti chiamano altri diritti. Sento il dovere di difendere chi si trova in condizioni di svantaggio: il sovraffollamento e i numerosi casi di suicidio nelle carceri richiedono interventi tempestivi ed efficaci.”
FRANCESCA PASCALE IN VISITA AD AVELLINO ALL'ISTITUTO PER LA CUSTODIA ATTENUATA PER MADRI DETENUTE. «MAI PIÙ BAMBINI DIETRO LE SBARRE. CAMBIARE IL DECRETO SICUREZZA»
Ciambriello: "Mettere in cella donne incinte decisione gravissima e disumana."
L'attivista per i diritti civili Francesca Pascale, si è recata oggi in visita all'istituto a custodia attenuata per madri detenute di Lauro, in provincia di Avellino. Attualmente l'Istituto campano, sezione distaccata della Casa circondariale di Avellino, ospita cinque donne con sei figli. Accompagnata da Samuele Ciambriello, Garante campano dei detenuti, Pascale ha visitato le detenute e gli spazi comuni che li ospitano, ha potuto verificare le condizioni in cui scontano la loro pena.
Dopo la visita Francesca Pascale ha dichiarato che «è inaccettabile che i bambini vivano la loro infanzia dietro delle sbarre. Sono molti gli sforzi fatti dal personale dell'istituto per garantire spazi per la socialità delle madri e luoghi attrezzati con giochi per i bambini, tuttavia, negli ICAM che ci sono in Italia le condizioni strutturali spesso risultano inadeguate: non sempre è garantito un ambiente idoneo per i bambini, con spazi adatti e sicuri per il loro sviluppo psicofisico; spesso sono assenti supporti educativi per i bambini che risentono dell'ambiente carcerario e non possono sviluppare in pieno le relazioni con l’esterno». L'attivista per i diritti civili si è poi soffermata anche su quelle che ritiene norme inaccettabili, come quelle contenute nel recente decreto sicurezza: «La cancellazione del differimento obbligatorio della pena per donne in gravidanza e madri di minori rappresenta certamente un passo indietro, rispetto alla tutela della maternità e dell'infanzia», ha concluso Pascale che sostiene anche la proposta di Forza Italia di avviare una indagine conoscitiva sulla situazione nelle carceri italiane.
Samuele Ciambriello, garante detenuti Campania e portavoce della conferenza nazionale dei garanti, ha evidenziato che «Nell'Istituto di Lauro per donne madri con figli ci sono molti agenti penitenziari uomini (sono 17) e poche agenti donne (solo 6)». «Mettere in cella donne incinte e le mamme insieme ai loro bambini anche piccolissimi - ha aggiunto Ciambriello - è una decisione gravissima e disumana, che punisce gli innocenti più innocenti di tutti. La mobilitazione non è bastata, l'articolo 15 del ddl sicurezza - non c'è più garanzia di alternativa al carcere per le donne detenute incinte e per le madri di bimbi/e al di sotto di un anno - è stato votato dalla maggioranza alla Camera. Ora è in discussione al Senato. Continuiamo a lottare anche se il Senato non farà nulla di diverso. La norma non solo non tiene conto degli insegnamenti della Corte Costituzionale - conclude - ma travolge in negativo lo stesso Codice Rocco».
ASSEMBLEA PUBBLICA-DIBATTITO MERCOLEDÍ 6 NOVEMBRE ORE 11:00 PRESSO LA SALA METAFORA DEL TRIBUNALE DI NAPOLI.
INIZIATIVA PER LA MODIFICA DEL DECRETO SICUREZZA CHE HA UN IMPATTO ESPLOSIVO SUL SISTEMA PENITENZIARIO.
Il garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello, il presidente dell’Unione delle Camere Penali di Napoli Marco Campora, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Carmine Foreste, il presidente di Antigone Campania Paolo Conte, la presidente dell’associazione Il Carcere Possibile Mara Esposito Gonella, il garante del comune di Napoli don Tonino Palmese hanno indetto un’assemblea pubblica-dibattito presso la sala metafora del Tribunale di Napoli alle ore 11:00 mercoledì 6 novembre sul tema: DECRETO SICUREZZA E IL SUO IMPATTO ESPLOSIVO SUL SISTEMA PENITENZIARIO. CON LA COSTITUZIONE PER LA DIFESA DEI DIRITTI.
L’iniziativa al fine di sollecitare la politica ad adottare tutte le opportune modifiche alle norme del pacchetto sicurezza in senso conforme alla Costituzione ed ai principi del diritto penale, e sensibilizzare l’opinione pubblica sul pericolo che simili legislazioni securitarie e illiberali possano incidere irreversibilmente sulla tenuta democratica dell’intero sistema penale.
Per il garante regionale dei detenuti, nonché portavoce della Conferenza dei garanti territoriali delle persone private della libertà, Samuele Ciambriello: “Esprimiamo ancora una volta preoccupazione per lo scollamento tra la realtà drammatica delle carceri italiane e i provvedimenti normativi già promulgati e via di approvazione. Rischiamo norme di dubbia legittimità costituzionale e un impatto esplosivo sul sistema penitenziario”.
Una giornata che unisce lo sport e la cultura con un gruppo di detenuti del carcere di Secondigliano.
Il Garante Ciambriello: "Una giornata di inclusione sociale valorizzando lo sport e la cultura".
Oggi un’esperienza unica vissuta con alcuni detenuti del carcere di Secondigliano - reparto Mediterraneo, che nella prima mattinata si sono recati ad Acerra, per svolgere una partita di calcio con il Team Pino N 7 Style. Una giornata di inclusione sociale e di crescita umana, attraverso lo sport e la cultura che è il valore della bellezza.
Il calcio di inizio è stato dato dal Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello e dalla Consigliera regionale della Campania Vittoria Lettieri.
Dopo la partita, i detenuti sono stati ospiti della Consigliera regionale Vittoria Lettieri in una pizzeria di Acerra "Vincenzo Di Fiore", insieme ai loro familiari che sono accorsi a vederli.
Subito dopo pranzo, nel primo pomeriggio, i detenuti insieme al Garante, si sono recati al Museo Donnaregina – Diocesi di Napoli.
Il Garante Ciambriello ha dichiarato: "Oggi è stato un buon connubio, lo sport come luogo di valori positivi spazio di lealtà e di amicizia, palestra di impegno. La cultura e la bellezza per alimentare in noi valori positivi. Un pranzo consumato fuori dalle mura del carcere come un grande segnale di umanità, semplicità ed inclusione sociale".
La consigliera regionale della Campania Vittoria Lettieri ha dichiarato: "Tra il nero e il bianco esiste una zona grigia sulla quale intervenire. Prevenzione, sensibilizzazione, e cultura della legalità si inseriscono in questo contesto e diventano uno dei compiti principali delle istituzioni. Ho accolto con piacere l'iniziativa del Garante Ciambriello per favorire il cosiddetto bacio tra pace e giustizia, per vivere il dettato costituzionale del reinserimento sociale del detenuto".
Presenti anche due familiari di vittime innocenti della criminalità: Lucia Di Mauro, familiare della vittima innocente Gaetano Montanino e Carmela Sermino, familiare della vittima innocente Giuseppe Veropalumbo.
Carmela Sermino ha dichiarato: "È importante essere qui, in questo giorno con i detenuti di Secondigliano, per ricordare anche la memoria delle vittime innocenti, come Giuseppe Veropalumbo e Gaetano Montanino. La memoria è importante affinché la loro morte non sia vana, considerando che uno degli ipotetici assassini di mio marito all'epoca aveva 14 anni. Cosa abbiamo sbagliato? Non viene fatto abbastanza? Spero che i detenuti credano che ci sia un'alternativa alla vita fino ad ora condotta. Incontro tanti ragazzi nelle carceri anche grazie al Garante Ciambriello. A queste persone bisogna dare una possibilità. Magari conoscendo la storia di Giuseppe e Gaetano possono capire davvero che una sbagliata può portare solo alla morte o al carcere. Il mio augurio è che loro possano convertirsi. Ringrazio Lucia Di Mauro anche lei presente alla manifestazione".
GARANTE DETENUTI: “CARCERE,PAROLE IN LIBERTA’”, INIZIATIVA PER FAVORIRE PARETCIPAZIONE A DIBATTITO SOCIALE E REINSERIMENTO SOCIALE
RINNOVATO PROTOCOLLO D’INTESA CON FONDAZIONE BANCO DI NAPOLI, QUOTIDIANO “IL MATTINO”, FONDAZIONE POLIS, ISTITUTI PENITENZIARI SECONDIGLIANO E POGGIORELAE
Napoli, 8 ottobre 2024 – “Carcere, parole in libertà” è un’iniziativa che consente ai detenuti di partecipare attivamente alla conoscenza e al dibattito sulle problematiche della società favorendo il percorso rieducativo e di reinserimento sociale e, per questo, siamo fieri di poterle dare seguito attraverso il rinnovo del Protocollo d’intesa”.
E’ quanto ha affermato il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Campania, Samuele Ciambriello, che, stamani, ha tenuto, nella “Sala Multimediale” della Sede del Consiglio Regionale della Campania, una conferenza stampa sul tema, che ha visto la partecipazione del Presidente del consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, e dei firmatari del Protocollo d’intesa, ovvero il Presidente della Fondazione Polis Don Tonino Palmese, il Presidente della Fondazione Banco di Napoli, Orazio Abbamonte, il Direttore Responsabile del “Il Mattino”, Roberto Napoletano, la Direttrice del Carcere di Secondigliano Giulia Russo e il Direttore del Carcere di Poggioreale Carlo Berdini.
“Grazie a questo progetto, finanziato dalla Fondazione Banco di Napoli, dal lunedì alla domenica il quotidiano “Il Mattino” invierà copie del giornale agli Istituti di Poggioreale e Secondigliano ed i volontari continueranno ad incontrare, una volta a settimana, i detenuti per discutere e redigere insieme un articolo da pubblicare” – ha aggiunto Ciambriello, che ha sottolineato “in questo modo, i
“diversamente liberi”, che hanno partecipato attivamente al progetto, sono diventati nel corso di questi due anni “giornalisti” sportivi, di cronaca, opinionisti, e partecipato al dibattito sociale”.
“Dare la parola a chi è recluso è un riconoscimento di dignità e dare la possibilità di scrivere sulle pagine del Mattino consente di oggettivizzare ed interiorizzare le problematiche sociali contrastando l’esclusione sociale e contribuendo al reinserimento sociale dei detenuti”, ha evidenziato Abbamonte.
“La Fondazione Polis partecipa a questa iniziativa perché, tra i propri scopi, ha quello di far incontrare il mondo delle vittime con quello dei colpevoli e di far “uscire” entrambi dalle proprie condizioni – ha sottolineato Palmese - , in questa ottica, l’iniziativa “Carcere, parole in libertà” ha un profondo significato teso a favorire il pieno coinvolgimento sociale”.
“Il Mattino ha aderito a questo progetto per il suo valore sociale – ha spiegato Napoletano – perché il carcere è il luogo dove il detenuto, a seconda del reato commesso, deve scontare la pena prevista, ma è anche il luogo dove va garantita la dignità e la volontà di ricostruirla nell’ottica del suo reinserimento sociale”.
Sul valore sociale e culturale dell’iniziativa e sulla notevole attenzione e partecipazione che ha suscitato nelle persone detenute si sono soffermati, nei loro interventi, i direttori delle carceri di Secondigliano e di Poggioreale, Russo e Berdini.
Infine, il Presidente Oliviero ha sottolineato “il valore del lavoro svolto dal Garante regionale dei Detenuti e la forte attenzione del Consiglio Regionale per il tema, già oggetto di un intenso confronto in occasione della presentazione del Rapporto annuale sullo stato della detenzione in Campania” ed ha evidenziato “la positività dell’iniziativa “Carcere, parole in libertà” in quanto occasione per i detenuti di esprimere il proprio pensiero e di partecipare al dibattito della società campana”.
CONVEGNO “MINORI: MARE DENTRO, MALE FUORI” - 15 Ottobre Consiglio Regionale della Campania, ore 10. Il Garante Ciambriello: “La giustizia Minorile è in crisi. Un Convegno per promuove la prevenzione e l’accudimento”.
Il 15 ottobre 2024, a partire dalle ore 10.00 fino alle ore 17.00 si terrà il convegno “Minori: Mare dentro, male fuori” organizzato dal Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, prof. Samuele Ciambriello, d’intesa con la Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà e l’Ordine degli Assistenti Sociali della Campania.
Dopo i saluti istituzionali del Presidente della Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero, della Presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali Gilda Panico, e dal membro del Coordinamento della Conferenza nazionale dei Garanti territoriali Bruno Mellano, il Garante Ciambriello presiederà la prima sessione di lavori che verterà sulla Giustizia Minorile.
In questa sessione interverranno il Capo dipartimento di giustizia minorile e di comunità Antonio Sangermano e Magistrati, come Margherita Di Giglio, Piero Avallone e Maria De Luzenberger. Inoltre, prenderanno la parola Tonino Palmese Presidenze Fondazione Polis, Silvia Ricciardi Presidente Associazione Jonathan, e la docente universitaria Lucia Risicato.
Dopo questa prima parte, i lavori continueranno alle ore 12.00 e saranno presieduti dal Garante dei detenuti della regione Toscana Giuseppe Fanfani. Interverranno il Direttore del Centro per la Giustizia Minorile della Campania, Nicola Palmiero, il componente del Collegio del Garante nazionale di diritti delle persone private della libertà personale Mario Serio, la Procuratrice Patrizia Imperato, la Direttrice Ufficio di servizio sociale per i minorenni della Campania Carmela Ianniello, la referente Antigone Campania Marika La Pietra, e le docenti universitarie Veronica Valenti e Manuela Siniscalco.
La seconda sessione del Convegno, a partire dalle ore 15.30, sarà presieduta dalla Garante dei diritti dei detenuti del comune di Roma Valentina Calderone, dove si parlerà del disagio, devianza e microcriminalità.
Interverranno il Tesoriere del Consiglio dell’Ordine degli Assistenti Sociali Anna Ansalone, la Presidente del tribunale per i minorenni di Napoli Paola Brunese, la Vicepresidente dell’Ordine degli Assistenti sociali della Puglia Valentina Farina, il Garante per l’infanzia e adolescenza della Campania Giovanni Galano, e rappresentanti di associazioni e comunità per minori Don Luigi Merola e Padre Jonny Morello.
“La giustizia minorile è in crisi. Si è avviata verso un modello criminalizzante, carcero centrico, e purtroppo, priva di prospettive. Da ottobre ad oggi c’è stato un aumento di più di 200 adolescenti minori entrati negli Istituti Penitenziari Minorili. Se nelle carceri c’è solo la custodia aumenta il malessere e il malessere è stato registrato anche attraverso atti di protesta che hanno coinvolto quasi tutta la totalità degli Istituti italiani, addirittura sfociando anche in fughe da alcuni Istituti minorili. Il convegno è una riflessione a livello nazionale su come vivere dignitosamente all’interno delle carceri e come superare la custodia per promuovere sempre di più l’accudimento. Esperienze e buone prassi a confronto che dimostreranno, durante la giornata del convegno, come sia importante negli Istituti, non solo custodire ma accudire, e come sia importante anche la prevenzione, per evitare che dal disagio si passi alla devianza e dalla devianza si passi alla microcriminalità.”, così il Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello.