Comitato Scientifico per la Salvaguardia e Valorizzazione del Patrimonio Linguistico Napoletano
Il Comitato scientifico per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio linguistico napoletano (di seguito denominato Comitato scientifico), è composto da sette membri, di cui tre eletti dal Consiglio regionale, scelti tra personalità di indiscussa competenza e professionalità nei campi della ricerca etnologica e linguistica e della produzione e promozione di attività culturali che utilizzano il patrimonio linguistico napoletano, ed altri quattro designati dalla Conferenza dei rettori delle Università della Campania, scelti tra gli esperti e studiosi già operanti nel campo degli studi linguistico-letterari, etno-antropologici ed etno-musicologici. I componenti del Comitato scientifico prestano la loro attività a titolo gratuito e in nessun caso vengono riconosciute indennità o rimborsi spese.
Al Comitato scientifico sono attribuiti i seguenti compiti:
- promuovere iniziative di studio e ricerca sulla salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio linguistico napoletano e curare la diffusione e la pubblicazione dei risultati attraverso un rapporto annuale sullo stato di attuazione dei programmi e progetti regionali in materia;
- proporre alla Giunta regionale progetti specifici di tutela e valorizzazione del patrimonio etnico-linguistico napoletano;
- promuovere iniziative di promozione culturale inerenti alle tematiche oggetto della legge, mediante conferenze, convegni ed interventi coordinati col mondo della scuola, e con corsi di aggiornamento rivolti ai docenti, in collegamento con l'Ufficio scolastico regionale; d) stimolare e promuovere, di concerto con i soggetti delle comunità locali, l'iscrizione delle tradizioni espressive legate al patrimonio linguistico napoletano nell'apposita Sezione di cui all'articolo 3, comma 1, lettera c) del Disciplinare dell'Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano (IPIC), istituito in attuazione dell'articolo 10, comma 1, della legge regionale n. 38/2017.
La struttura amministrativa di vertice del Consiglio regionale garantisce il necessario supporto organizzativo per l'espletamento delle funzioni e dei compiti del Comitato scientifico, nell'ambito delle risorse umane e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi oneri per la finanza pubblica.