ARGOMENTO: AGCM:Sospensione cod. contratti - Il no dell'ANAC.

Ai fini del rispetto dei tempi stretti del Recovery Fund, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha, negli ultimi giorni, avanzato diverse proposte, che hanno scatenato non poche polemiche.

L’Antitrust ha infatti, proposto due interventi: uno immediato, consistente nellasospensione dell’applicazione del codice dei contratti pubblici e nel ricorso alle sole disposizioni contenute nelle direttive europee in materia di gare pubbliche del 2014 alle procedure interessate dall’erogazione dei fondi europei del Next Generation EU e alle opere strategiche; nel medio periodo, invece, la proposta dell’Autorità “consiste nella revisione del vigente Codice dei contratti pubblici nell’ottica di semplificare le procedure applicabili, lasciare maggiore spazio alla discrezionalità delle stazioni appaltanti, definire regole certe”.
A ciò si aggiunge la necessità di un ampio ricorso alla digitalizzazione delle procedure.

La proposta ha trovato, in primis, il parere contrario dell’Autorità Nazionale Anticorruzione; le parole più dure sono quelle del presidente dell’ANAC, Giuseppe Busia, il quale ha affermato che: “Lungi dal portare un'accelerazione” la sospensione del Codice e l’applicazione delle sole norme UE “rischierebbe di bloccare le gare per l'improvvisa assenza di riferimenti certi”.

Critici sono stati anche i sindacati delle costruzioni e le imprese: mentre ASSISTAL boccia l’idea dell’Antitrust, l’ANCE resta più che altro indifferente. Secondo il Vicepresidente Edoardo Bianchi, infatti, il codice sarebbe, di fatto, già sospeso da tempo e le norme in materia di lavori pubblici sono solo ormai un guazzabuglio: la polemica sarebbe, quindi, del tutto ingiustificata.

A fronte della sospensione del Codice dei Contratti pubblici per le opere del Recovery, l'AGCM propone, in ogni caso, un rafforzamento dei presidi volti a tutelare la legalità delle gare pubbliche, soprattutto sul fronte mafia e corruzione.

In allegato troverete il documento contenente le prime 10 pagine delle "Proposte di riforma concorrenziale, ai fini della Legge annuale per il Mercato e la Concorrenza 2021" inviato dall'AGCM al Presidente del Consiglio dei Ministri:



La problematica non è semplice e ha diviso Autorità e Istituzioni. Qual è la vostra opinione in merito alla questione? E' giusto sospendere il codice degli appalti oppure ciò comporterebbe conseguenze negative e non benefici?