05/05/2021 Il garante campano delle persone private della libertà personale oggi è andato in visita al SPDC di Sessa Aurunca e alla REMS di Calvi Risorta. Ciambriello “Mi auguro che intorno al malato mentale siano costruiti più progetti di inclusione sociale”
Il Garante regionale Samuele Ciambriello, oltre al pianeta carcere, nelle sue prerogative pone attenzione ai soggetti sottoposti a TSO, ai ricoverati nelle REMS e nelle RSA e a tutti coloro che si trovano in una condizione di limitazione della propria libertà personale.
Oggi, accompagnato da alcuni rappresentanti della cooperativa Articolo 1 e dell’associazione Psichiatria Democratica, che collaborano con il suo ufficio, ha fatto visita al servizio psichiatrico di diagnosi e cura, SPDC, di Sessa Aurunca e alla residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, REMS, di Calvi Risorta situate nella provincia di Caserta.
Nel casertano ci sono due SPDC, quello di Aversa e quello di Sessa Aurunca per complessivi 12 posti letto occupati. Nel periodo pre-covid, tale numero veniva ricondotto a 16 posti.
Ciambriello, accompagnato dal responsabile della struttura, dott. Dante De Santis, ha visitato i locali del SPDC dove sono attualmente presenti sei utenti. Dopo la visita ha dichiarato “Il servizio dipende dal Dipartimento di salute mentale ed è ubicato presso l’ospedale di Sessa Aurunca. Dal 1° gennaio al 30 aprile sono state ospitate 78 persone, di cui due provenienti dagli istituti penitenziari casertani e 2 dalla REMS di Calvi Risorta. La media annuale dei ricoveri si aggira intorno a 300. Tra le persone ricoverate dall’inizio dell’anno si contano 6 stranieri e 20 sottoposti a TSO. La permanenza media è di 7-8 giorni in cui il soggetto viene osservato da specialisti psichiatri per poi essere riaffidato alla famiglia o agli istituti competenti.
La capienza massima è di dieci posti letto, divisi in tre stanze ciascuna con la possibilità di accogliere fino a 3 utenti e 1 predisposta con un solo letto per far fronte agli eventi critici”.
Successivamente si è recato presso la REMS di Calvi Risorta. Accolto dal Direttore, dott. Raffaello Liardo, ha prestato ascolto e attenzione ai 20 utenti della struttura.
La visita è stata un’occasione di incontro e confronto, non solo con il personale che, a vario titolo, vive quotidianamente l’istituto ma anche con il Responsabile dell’unità operativa complessa sanità penitenziaria, dott. Giuseppe Nese.
Ciambriello si è fermato a pranzo con gli ospiti e il personale. All’uscita dalla struttura ha dichiarato “Dal confronto è emerso un quadro non molto confortante, in linea con la complessità congenita del trattamento da riservare all’infermo di mente che si sia reso autore di reato, nodo troppo complesso che il legislatore già difficilmente avrebbe potuto risolvere con un colpo di penna e che, sebbene con mestizia, si deve rilevare non abbia risolto. Varie le attività che vengono organizzate in struttura, oltre al cineforum e all’organizzazione settimanale di un pizza day, nel prossimo futuro verranno realizzati tre laboratori di piccola falegnameria, cucina e orto sociale. Al lato positivo della medaglia corrisponde anche un lato negativo, due i problemi avvertiti maggiormente: lavorare sull’ansia dell’attesa, posto che la maggior parte degli internati sono sottoposti a misure di sicurezza provvisorie, e i ricoveri impropri dei cosiddetti cripto-imputabili”
(In foto il Garante Samuele Ciambriello, con parte del suo staff, parte del personale e parte dei pazienti della Rems di Calvi Risorta)