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ASSEMBLEA PUBBLICA-DIBATTITO MERCOLEDÍ 6 NOVEMBRE ORE 11:00 PRESSO LA SALA METAFORA DEL TRIBUNALE DI NAPOLI.
INIZIATIVA PER LA MODIFICA DEL DECRETO SICUREZZA CHE HA UN IMPATTO ESPLOSIVO SUL SISTEMA PENITENZIARIO.
Il garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello, il presidente dell’Unione delle Camere Penali di Napoli Marco Campora, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Carmine Foreste, il presidente di Antigone Campania Paolo Conte, la presidente dell’associazione Il Carcere Possibile Mara Esposito Gonella, il garante del comune di Napoli don Tonino Palmese hanno indetto un’assemblea pubblica-dibattito presso la sala metafora del Tribunale di Napoli alle ore 11:00 mercoledì 6 novembre sul tema: DECRETO SICUREZZA E IL SUO IMPATTO ESPLOSIVO SUL SISTEMA PENITENZIARIO. CON LA COSTITUZIONE PER LA DIFESA DEI DIRITTI.
L’iniziativa al fine di sollecitare la politica ad adottare tutte le opportune modifiche alle norme del pacchetto sicurezza in senso conforme alla Costituzione ed ai principi del diritto penale, e sensibilizzare l’opinione pubblica sul pericolo che simili legislazioni securitarie e illiberali possano incidere irreversibilmente sulla tenuta democratica dell’intero sistema penale.
Per il garante regionale dei detenuti, nonché portavoce della Conferenza dei garanti territoriali delle persone private della libertà, Samuele Ciambriello: “Esprimiamo ancora una volta preoccupazione per lo scollamento tra la realtà drammatica delle carceri italiane e i provvedimenti normativi già promulgati e via di approvazione. Rischiamo norme di dubbia legittimità costituzionale e un impatto esplosivo sul sistema penitenziario”.
Una giornata che unisce lo sport e la cultura con un gruppo di detenuti del carcere di Secondigliano.
Il Garante Ciambriello: "Una giornata di inclusione sociale valorizzando lo sport e la cultura".
Oggi un’esperienza unica vissuta con alcuni detenuti del carcere di Secondigliano - reparto Mediterraneo, che nella prima mattinata si sono recati ad Acerra, per svolgere una partita di calcio con il Team Pino N 7 Style. Una giornata di inclusione sociale e di crescita umana, attraverso lo sport e la cultura che è il valore della bellezza.
Il calcio di inizio è stato dato dal Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello e dalla Consigliera regionale della Campania Vittoria Lettieri.
Dopo la partita, i detenuti sono stati ospiti della Consigliera regionale Vittoria Lettieri in una pizzeria di Acerra "Vincenzo Di Fiore", insieme ai loro familiari che sono accorsi a vederli.
Subito dopo pranzo, nel primo pomeriggio, i detenuti insieme al Garante, si sono recati al Museo Donnaregina – Diocesi di Napoli.
Il Garante Ciambriello ha dichiarato: "Oggi è stato un buon connubio, lo sport come luogo di valori positivi spazio di lealtà e di amicizia, palestra di impegno. La cultura e la bellezza per alimentare in noi valori positivi. Un pranzo consumato fuori dalle mura del carcere come un grande segnale di umanità, semplicità ed inclusione sociale".
La consigliera regionale della Campania Vittoria Lettieri ha dichiarato: "Tra il nero e il bianco esiste una zona grigia sulla quale intervenire. Prevenzione, sensibilizzazione, e cultura della legalità si inseriscono in questo contesto e diventano uno dei compiti principali delle istituzioni. Ho accolto con piacere l'iniziativa del Garante Ciambriello per favorire il cosiddetto bacio tra pace e giustizia, per vivere il dettato costituzionale del reinserimento sociale del detenuto".
Presenti anche due familiari di vittime innocenti della criminalità: Lucia Di Mauro, familiare della vittima innocente Gaetano Montanino e Carmela Sermino, familiare della vittima innocente Giuseppe Veropalumbo.
Carmela Sermino ha dichiarato: "È importante essere qui, in questo giorno con i detenuti di Secondigliano, per ricordare anche la memoria delle vittime innocenti, come Giuseppe Veropalumbo e Gaetano Montanino. La memoria è importante affinché la loro morte non sia vana, considerando che uno degli ipotetici assassini di mio marito all'epoca aveva 14 anni. Cosa abbiamo sbagliato? Non viene fatto abbastanza? Spero che i detenuti credano che ci sia un'alternativa alla vita fino ad ora condotta. Incontro tanti ragazzi nelle carceri anche grazie al Garante Ciambriello. A queste persone bisogna dare una possibilità. Magari conoscendo la storia di Giuseppe e Gaetano possono capire davvero che una sbagliata può portare solo alla morte o al carcere. Il mio augurio è che loro possano convertirsi. Ringrazio Lucia Di Mauro anche lei presente alla manifestazione".
GARANTE DETENUTI: “CARCERE,PAROLE IN LIBERTA’”, INIZIATIVA PER FAVORIRE PARETCIPAZIONE A DIBATTITO SOCIALE E REINSERIMENTO SOCIALE
RINNOVATO PROTOCOLLO D’INTESA CON FONDAZIONE BANCO DI NAPOLI, QUOTIDIANO “IL MATTINO”, FONDAZIONE POLIS, ISTITUTI PENITENZIARI SECONDIGLIANO E POGGIORELAE
Napoli, 8 ottobre 2024 – “Carcere, parole in libertà” è un’iniziativa che consente ai detenuti di partecipare attivamente alla conoscenza e al dibattito sulle problematiche della società favorendo il percorso rieducativo e di reinserimento sociale e, per questo, siamo fieri di poterle dare seguito attraverso il rinnovo del Protocollo d’intesa”.
E’ quanto ha affermato il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Campania, Samuele Ciambriello, che, stamani, ha tenuto, nella “Sala Multimediale” della Sede del Consiglio Regionale della Campania, una conferenza stampa sul tema, che ha visto la partecipazione del Presidente del consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, e dei firmatari del Protocollo d’intesa, ovvero il Presidente della Fondazione Polis Don Tonino Palmese, il Presidente della Fondazione Banco di Napoli, Orazio Abbamonte, il Direttore Responsabile del “Il Mattino”, Roberto Napoletano, la Direttrice del Carcere di Secondigliano Giulia Russo e il Direttore del Carcere di Poggioreale Carlo Berdini.
“Grazie a questo progetto, finanziato dalla Fondazione Banco di Napoli, dal lunedì alla domenica il quotidiano “Il Mattino” invierà copie del giornale agli Istituti di Poggioreale e Secondigliano ed i volontari continueranno ad incontrare, una volta a settimana, i detenuti per discutere e redigere insieme un articolo da pubblicare” – ha aggiunto Ciambriello, che ha sottolineato “in questo modo, i
“diversamente liberi”, che hanno partecipato attivamente al progetto, sono diventati nel corso di questi due anni “giornalisti” sportivi, di cronaca, opinionisti, e partecipato al dibattito sociale”.
“Dare la parola a chi è recluso è un riconoscimento di dignità e dare la possibilità di scrivere sulle pagine del Mattino consente di oggettivizzare ed interiorizzare le problematiche sociali contrastando l’esclusione sociale e contribuendo al reinserimento sociale dei detenuti”, ha evidenziato Abbamonte.
“La Fondazione Polis partecipa a questa iniziativa perché, tra i propri scopi, ha quello di far incontrare il mondo delle vittime con quello dei colpevoli e di far “uscire” entrambi dalle proprie condizioni – ha sottolineato Palmese - , in questa ottica, l’iniziativa “Carcere, parole in libertà” ha un profondo significato teso a favorire il pieno coinvolgimento sociale”.
“Il Mattino ha aderito a questo progetto per il suo valore sociale – ha spiegato Napoletano – perché il carcere è il luogo dove il detenuto, a seconda del reato commesso, deve scontare la pena prevista, ma è anche il luogo dove va garantita la dignità e la volontà di ricostruirla nell’ottica del suo reinserimento sociale”.
Sul valore sociale e culturale dell’iniziativa e sulla notevole attenzione e partecipazione che ha suscitato nelle persone detenute si sono soffermati, nei loro interventi, i direttori delle carceri di Secondigliano e di Poggioreale, Russo e Berdini.
Infine, il Presidente Oliviero ha sottolineato “il valore del lavoro svolto dal Garante regionale dei Detenuti e la forte attenzione del Consiglio Regionale per il tema, già oggetto di un intenso confronto in occasione della presentazione del Rapporto annuale sullo stato della detenzione in Campania” ed ha evidenziato “la positività dell’iniziativa “Carcere, parole in libertà” in quanto occasione per i detenuti di esprimere il proprio pensiero e di partecipare al dibattito della società campana”.
CONVEGNO “MINORI: MARE DENTRO, MALE FUORI” - 15 Ottobre Consiglio Regionale della Campania, ore 10. Il Garante Ciambriello: “La giustizia Minorile è in crisi. Un Convegno per promuove la prevenzione e l’accudimento”.
Il 15 ottobre 2024, a partire dalle ore 10.00 fino alle ore 17.00 si terrà il convegno “Minori: Mare dentro, male fuori” organizzato dal Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, prof. Samuele Ciambriello, d’intesa con la Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà e l’Ordine degli Assistenti Sociali della Campania.
Dopo i saluti istituzionali del Presidente della Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero, della Presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali Gilda Panico, e dal membro del Coordinamento della Conferenza nazionale dei Garanti territoriali Bruno Mellano, il Garante Ciambriello presiederà la prima sessione di lavori che verterà sulla Giustizia Minorile.
In questa sessione interverranno il Capo dipartimento di giustizia minorile e di comunità Antonio Sangermano e Magistrati, come Margherita Di Giglio, Piero Avallone e Maria De Luzenberger. Inoltre, prenderanno la parola Tonino Palmese Presidenze Fondazione Polis, Silvia Ricciardi Presidente Associazione Jonathan, e la docente universitaria Lucia Risicato.
Dopo questa prima parte, i lavori continueranno alle ore 12.00 e saranno presieduti dal Garante dei detenuti della regione Toscana Giuseppe Fanfani. Interverranno il Direttore del Centro per la Giustizia Minorile della Campania, Nicola Palmiero, il componente del Collegio del Garante nazionale di diritti delle persone private della libertà personale Mario Serio, la Procuratrice Patrizia Imperato, la Direttrice Ufficio di servizio sociale per i minorenni della Campania Carmela Ianniello, la referente Antigone Campania Marika La Pietra, e le docenti universitarie Veronica Valenti e Manuela Siniscalco.
La seconda sessione del Convegno, a partire dalle ore 15.30, sarà presieduta dalla Garante dei diritti dei detenuti del comune di Roma Valentina Calderone, dove si parlerà del disagio, devianza e microcriminalità.
Interverranno il Tesoriere del Consiglio dell’Ordine degli Assistenti Sociali Anna Ansalone, la Presidente del tribunale per i minorenni di Napoli Paola Brunese, la Vicepresidente dell’Ordine degli Assistenti sociali della Puglia Valentina Farina, il Garante per l’infanzia e adolescenza della Campania Giovanni Galano, e rappresentanti di associazioni e comunità per minori Don Luigi Merola e Padre Jonny Morello.
“La giustizia minorile è in crisi. Si è avviata verso un modello criminalizzante, carcero centrico, e purtroppo, priva di prospettive. Da ottobre ad oggi c’è stato un aumento di più di 200 adolescenti minori entrati negli Istituti Penitenziari Minorili. Se nelle carceri c’è solo la custodia aumenta il malessere e il malessere è stato registrato anche attraverso atti di protesta che hanno coinvolto quasi tutta la totalità degli Istituti italiani, addirittura sfociando anche in fughe da alcuni Istituti minorili. Il convegno è una riflessione a livello nazionale su come vivere dignitosamente all’interno delle carceri e come superare la custodia per promuovere sempre di più l’accudimento. Esperienze e buone prassi a confronto che dimostreranno, durante la giornata del convegno, come sia importante negli Istituti, non solo custodire ma accudire, e come sia importante anche la prevenzione, per evitare che dal disagio si passi alla devianza e dalla devianza si passi alla microcriminalità.”, così il Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello.
CONFERENZA STAMPA DEL GARANTE CAMPANO SAMUELE CIAMBRIELLO. “L’ANALISI DEI DATI DELLA REGIONE CAMPANIA E IL LORO IMPATTO SUL SISTEMA PENITENZIARIO: SOVRAFFOLLAMENTO, SUICIDI E ALTRO”.
Giovedì 22 agosto 2024 il Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, ha analizzato i dati che riguardano la regione Campania sulle presenze dei detenuti, dei minori, delle persone che si trovano nell’area penale esterna. È stata un’analisi dei dati e del loro impatto sul sistema penitenziario: sovraffollamento, numero dei suicidi, tentativi di suicidio, tossicodipendenti, malati di mente, numero delle aggressioni ai danni degli agenti penitenziari.
Per il garante Ciambriello: “Abbiamo bisogno di misure deflattive subito per la comunità penitenziaria, su 61000 detenuti 8000 devono scontare meno di un anno di carcere, di questi 999 si trovano nei nostri Istituti campani, 432 devono scontare meno di 6 mesi! Abbiamo bisogno di nuove figure sociali di ascolto, assunzioni di psicologi, assistenti sociali, psichiatri e funzionari giuridico pedagogici.”
Dati sintetici popolazione carceraria
Carceri: sovraffollamento, suicidi, dignità negata. Il garante campano Ciambriello: “Abbiamo bisogno di misure deflattive immediate. Sulla comunità penitenziaria troppi luoghi comuni e scelte ideologiche".
“Sull'emergenza carceri, sovraffollamento, suicidi, dignità della vita da reclusi occorre partire da una premessa basilare. Nell’art. 27 della Costituzione italiana non si nomina nessun tipo di pena, ma si dispone che “le pene” (tutte) devono rispondere a due requisiti: uno, “non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità” e due, “devono tendere alla rieducazione del condannato”. Le pene diverse da così sono fuori legge, sono fuori Costituzione.Con amarezza e grande preoccupazione constato che non è così per i politici". Così in apertura di una sua dichiarazione Samuele Ciambriello, garante campano dei detenuti e Portavoce della Conferenza nazionale dei garanti territoriali delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. Sul carcere ci sono luoghi comuni, etichette, scelte ideologiche che impediscono di vedere la reale dimensione del fenomeno. Ciambriello poi entra nel merito: “Il recente Decreto carceri approvato in Parlamento è minimale, inadeguato, vuoto rispetto alle proporzioni dell'emergenza carceri. Proposte che potrebbero essere un bene nel medio e lungo periodo non sono risolutive per l'oggi. Abbiamo bisogno di misure deflattive urgenti, di immediata esecuzione, per ridurre il numero dei detenuti, garantire cure, assistenza ed ascolto ai soggetti affetti da fragilità e disagio psichico, evitare nuovi ingressi limitando l'adozione di misure cautelari in carcere. Assunzioni di psicologi, mediatori linguistici, assistenti sociali, educatori."
Nell'incontro avuto con il Ministro Nordio il garante Ciambriello e il Coordinamento della Conferenza nazionale dei garanti territoriali hanno portato i numeri e le storie di coloro che devono scontare meno di un anno di carcere circa ottomila detenuti, e quelli che hanno hanno una condanna residua di tre anni e sono 21 075, su quasi 62mila detenuti. Il garante campano delle persone private della libertà personale Samuele Ciambriello così conclude: “Vedo cause, veti ideologici, proposte inconsistenti nell'immediato. Le persone detenute, l'intera comunità penitenziaria attende fiduciosa che ognuno faccia la propria parte. L'applicazione della detenzione domiciliare per gli ultimi diciotto mesi c'è, ma va promossa e incrementata, rimuovendo ostacoli e ritardi. Noi garanti vediamo il carcere là dove le contraddizioni si manifestano in maniera acuta. Nel nostro documento presentato al ministro abbiamo scritto che si può partire da misure immediatamente deflattive, come la proposta Giacchetti sulla liberazione anticipata speciale, applicandola retroattivamente o dalla via maestra di un provvedimento di clemenza. Il Ministro Nordio ci ha detto che ci rivedremo a inizio settembre.”