articolo img 16 09 202115/09/2021 Incontro di chiusura del progetto “Padri in pena” nel carcere di Secondigliano

 
Si è concluso oggi il progetto “Padri pena” presso la C.C. di Secondigliano tenutosi nel Reparto Mediterraneo, promosso dalla Fondazione Vincenzo Casillo realizzato dall’associazione Social ProJect nell’Istituto penitenziario di Secondigliano. Presente all’incontro, il Garante regionale delle persone private della libertà, Samuele Ciambriello, la presidente dell’associazione Simona D’Agostino, la direttrice Giulia Russo, la direttrice del reparto Gabriella Nicoli, la dottoressa Gabriella De Stefano oltre allo staff di operatori che hanno partecipato all’iniziativa avviata in aprile. In 15 i papà ristretti, che hanno potuto esprimere attraverso il metodo dell’autobiografia, le emozioni di quella che viene descritta da loro come una “genitorialità in pausa”. Con queste parole Simona D’Agostino descrive l’iniziativa: “è stata un'occasione di crescita umana e professionale. Il clima di fiducia reciproca, lontano da ogni tipo di pregiudizio, ha prodotto risultati tangibili in termini di ripensamento, di revisione della propria vita, seppur in carcere, di voglia di riprendersi il valore educativo che la propria figura genitoriale deve avere per la crescita dei figli”. Aggiunge il garante Ciambriello, che ha favorito la realizzazione dello stesso: “Nonostante il soddisfacimento dei bisogni relazionali degli individui, siano considerati elementi essenziali del diritto alla salute, diversamente da altri paesi d’Europa, L’Italia è ancora lontana dal garantire alle persone recluse il pieno esercizio della propria genitorialità e del diritto all’affettività’’. Le restrizioni dovute all’ingresso in carcere sia pre che post chiusure dovute al Covid, impongono, degli spazi non adeguati ad accogliere i bambini, limitando dunque, non solo la libertà fisica, ma incidono negativamente sulle relazioni personali familiari e intimo-affettive”, ne consegue pertanto un’clima di sofferenza che accompagna il detenuto e la prole.