FB IMG 1665415854072Carceri: visita del garante dei detenuti a Vallo della Lucania. Al vaglio coinvolgimento in manutenzione verde pubblico

 
(ANSA) - NAPOLI, 10 OTT - Visita del Garante regionale dei detenuti Samuele Ciambriello, oggi, alla casa circondariale di Vallo della Lucania (Salerno).
Accolto dal direttore dell'Istituto, Caterina Sergio e dal dirigente aggiunto, Guido Piergallini, il Garante ha visitato i reparti, incontrando, tra gli altri, i detenuti impegnati nelle attività scolastiche - nell'istituto sono presenti classi di scuola media e superiore - nonché altri detenuti impegnati nei colloqui familiari o nelle loro stanze di pernottamento.
A Vallo della Lucania sono presenti 52 detenuti e ad ognuno di loro è stato consegnato il "Codice ristretto", una pratica guida pensata per offrire risposte agevoli ai detenuti e agli operatori del settore penale, elaborata dall'Osservatorio carceri delle Camere penali italiane e promosso in Campania dal Garante Ciambriello.
Successivamente, il Garante, il direttore dell'Istituto e il sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Sansone, si sono confrontati sull'avvio di un progetto, 'Accoglienza punto di ascolto per i familiari dei detenuti', che dovrebbe svolgersi in una struttura esterna al carcere e di proprietà del comune, che verrà data in comodato d'uso per accogliere i familiari dei ristretti, che attendo il loro turno per effettuare il i colloqui. Si è anche pensato, si legge in una nota, di promuovere attività di pubblica utilità per 4 detenuti, affinché possono essere impegnati nella manutenzione degli spazi verdi comunali.
"É necessario incrementare il diritto al lavoro sia all'interno che all'esterno del carcere, così come è fondamentale incentivare le attività di pubblica utilità o socialmente utili in favore della collettività - ha detto Ciambriello - Nota positiva per l'istituto di Vallo è rappresentata dall'assistenza di uno psicologo ogni 7 detenuti, purtroppo solo fino a dicembre. Mi auguro ci siano altre progettualità da gennaio in poi in tal senso, così da continuare a garantire un adeguato supporto psicologico, necessario per chi si trova a vivere nella complessa realtà del carcere". (ANSA).
 
Angela Sarnataro
Giornalista e Social Media Manager