Napoli, 10 ottobre 2019 – La Commissione Regionale Bilancio e Finanze, Demanio e Patrimonio, presieduta da Francesco Picarone, ha approvato a maggioranza, con il voto contrario del gruppi del centrodestra e del Movimento 5 Stelle, la Risoluzione di maggioranza al Documento di Programmazione Economica e Finanziaria della Regione Campania (DEFRC 2020 - 2022), approvato dalla Giunta regionale con delibera n. 361 del 30 luglio 2019. Le opposizioni hanno annunciato che presenteranno le proprie Risoluzioni in Consiglio regionale. “Il DefrC 2020-2022 è proiettato verso il futuro per proseguire la straordinaria azione di sviluppo e di crescita della Campania, intrapresa dal Presidente De Luca e da questa maggioranza regionale, e per lanciare una nuova sfida sui settori fondamentali per la nostra regione, dal lavoro, alle attività produttive, dall’ambiente alla salute, dai trasporti alle infrastrutture, dal turismo alla cultura, con l’obiettivo di favorire la crescita economica e sociale del territorio” – sottolinea Picarone. “La Risoluzione di approvazione del DEFRC – continua il consigliere regionale del Pd - individua gli impegni strategici dalla Giunta regionale e tra essi: conseguire gli obiettivi regionali di crescita, produttività, occupazione e sostenibilità e confermare, anche per l’anno 2020, il primato della Regione Campania, pur nel contesto problematico descritto, per crescita del PIL tra le Regioni del Meridione; proseguire nell’azione di semplificazione normativa e amministrativa; continuare a potenziare gli interventi sulla mobilità; dare attuazione definitiva alla costituzione della rete aeroportuale regionale Campana e alla gestione unitaria degli aeroporti di Capodichino e di Salerno-Pontecagnano; salvaguardare l’ambiente e preservarne le ricadute positive in termini di sicurezza e benessere della collettività, sviluppo turistico ed economico, anche attraverso la lotta ai cambiamenti climatici, intensificare la lotta allo spreco alimentare e incrementare le azioni per ridurre l’uso dei materiali di plastica ed il relativo inquinamento; proseguire gli interventi a favore del sistema produttivo finalizzando gli interventi e i nuovi investimenti all’incremento occupazionale e allo sviluppo; intensificare gli interventi di semplificazione e agevolazione per nuovi investimenti produttivi con ricadute occupazionali nell’ambito delle Z.E.S.; valorizzare la crescita dimensionale delle attività afferenti al settore dell’industria culturale e creativa e dell’industria 4.0; pianificare e supportare interventi di politiche attive al lavoro tesi allo sviluppo socio-economico dei territori, proseguire nel percorso che individua il turismo quale priorità strategica per lo sviluppo della Campania; proseguire nelle politiche di incremento e diversificazione dell’offerta didattica, sulla base delle esperienze di “Scuola Viva”; fare perno sull’ACER per un piano articolato di iniziative in grado di riqualificare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica e i quartieri, sfruttando le opportunità previste dalla norma nazionale e le risorse disponibili per i piani abitativi e i fondi della programmazione unitaria; sostenere nelle periferie urbane azioni di rigenerazione urbana, di sostituzione edilizia e abbattimento di edifici degradati, come le Vele di Scampia, contribuendo ad intensificare la lotta e il contrasto alla criminalità organizzata e alla delinquenza e favorendo azioni di crescita occupazionale e di sviluppo in tali aree. Tra gli obiettivi strategici individuati dalla Risoluzione al DefrC, inoltre continuare a sostenere il sistema sanitario, nel rispetto degli obiettivi di equilibrio economico e finanziario, garantendo il miglioramento e la qualità dei livelli essenziali di assistenza e programmare un piano triennale in materia sanitaria che acquisisca l’uscita definitiva dal commissariamento governativo ed il ripristino dei poteri ordinari in capo alla regione, anche in considerazione del livello dei LEA realizzato e tendenzialmente in continuo miglioramento e del numero di esercizi finanziari consecutivi chiusi in attivo. Infine, confermare la linea già seguita dalla Regione Campania sull’autonomia differenziata e cioè, sulla scorta di una equilibrata distribuzione delle risorse, accettare la sfida di competitività, riconsiderare i criteri e la composizione dei “costi standard e individuare puntualmente i Lep contestualmente all’introduzione dell’autonomia sulle materie richieste dalle Regioni, nonché attivando il Fondo di Perequazione in modo adeguato. Su tale tema, ricercare il massimo di unità in Consiglio Regionale tra le forze presenti”.