Direttore responsabile: Gabriella Peluso
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“No a discussioni di vertice sul futuro della Campania ma confronto continuo partendo dai territori e dall’esperienza positiva dell’attuale amministrazione; portare a conclusione i programmi avviati con ulteriore attenzione alle aree interne; confronto con la società civile sui nuovi obiettivi proposti dal mondo produttivo in relazione alle risorse disponibili; nessuna pregiudiziale personale sulle scelte ma discussione libera in relazione ai programmi da completare e da riformulare”: è il contenuto del documento politico emerso dal convegno sulle “Prospettive della Regione Campania fra aree interne ed area metropolitana di Napoli”, tenuto, nell’Aula del Consiglio Regionale della Campania, su iniziativa del Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Gennaro Oliviero, con la partecipazione di ventitrè consiglieri regionali dell’attuale maggioranza. In vista delle prossime elezioni regionali in Campania, il convegno è è stata l’occasione per fare il punto sul lavoro fatto in questi ultimi dieci anni dalla Giunta, guidata da Vincenzo De Luca, e dalla maggioranza in Consiglio regionale, e per rivendicare protagonismo nelle scelte del programma e del candidato Presidente con l’obiettivo di dare vita al campo largo e di aggregare forze civiche e moderate per portare avanti l'importante lavoro fatto fino ad oggi e dargli continuità nella prossima Legislatura.

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OSSERVATORIO REGIONALE PRESENTA STUDIO SU DATI CENTRI ANTI-VIOLENZA

 

 

 

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Napoli, 16 settembre 2019 – "Siamo tra le poche Regioni ad avere l'Osservatorio sulla violenza sulle donne, che sta svolgendo un lavoro importante perché la violenza sulle donne è una piaga sociale drammatica contro la quale c’è ancora tanto da fare in termini di prevenzione, di formazione culturale, l’unica via per sconfiggere questo dramma è un profondo cambiamento culturale nel nostro Paese nell’ottica del rispetto e della valorizzazione della donna e di un rapporto sano ed equilibrato tra uomo e donna, che deriva anche e soprattutto da un forte investimento sul lavoro e sull’indipendenza economica delle donne”.

E’ quanto ha affermato la Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Rosa D’Amelio, intervenendo alla presentazione del rapporto annuale sulle attività dell’Osservatorio regionale sul fenomeno della violenza sulle donne, stamani, nell’Aula del Consiglio Regionale della Campania.

“Colpisce che il 29,4% dei dati sulle denunce provenga dai medici di base e dai pediatri – ha evidenziato D’Amelio – e ciò evidenzia lo stretto rapporto con queste figure, particolarmente nei territori di provincia e dei piccoli Comuni, e l’opportunità di un maggiore coinvolgimento dei medici di base e degli insegnanti. Inoltre – ha proseguito – stiamo legiferando sul piano regionale affinchè possano essere destinate maggiori risorse ai centri anti violenza e alle case rifugio al fine di rendere stabili queste organizzazioni che sono indispensabili per far fronte ad un fenomeno che non sembra affatto regredire”.

Hanno partecipato la Presidente dell'Osservatorio Rosaria Bruno, le componenti, Maria Argenzo e Gaetano Castellaccio, la docente del Dipartimento di informatica dell’Università degli Studi di Salerno, Monica Sebillo, il direttore generale Tutela della Salute e Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale della Campania, Antonio Postiglione, la Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e sulla violenza di genere, Valeria Valente, l'assessore regionale alle pari opportunità e formazione, Chiara Marciani, la Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Rosa D'Amelio.

Dai dati dei servizi anti-violenza della Regione Campania, raccolti nell'anno 2018, emerge che le donne che si sono rivolte ai centri anti-violenza in Campania sono 1258. Di esse il 30,2% ha un'età compresa tra i 40 e i 49 anni, il 40,5% è coniugata, nel 35% dei casi è  in possesso di diploma di scuola secondaria di primo grado, nel 30,7% dei casi è disoccupata. La tipologia di violenza più frequente è quella psicologica con il 24%, seguita dalla violenza fisica con la percentuale del 23%. L'autore della violenza è il marito nel 39% dei casi. La sua attività lavorativa è prevalentemente quella di operaio (36%).