Direttore responsabile: Gabriella Peluso
Autorizzazione Registro della Stampa Tribunale di Napoli n. 16/2016

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"Il Consiglio regionale contribuisce alla creazione di Valore pubblico, tra l'altro, approvando leggi, indirizzando le politiche regionali e valutandone i risultati". E’ il tema della “Giornata della Trasparenza” promossa, in occasione del trentennale della sua istituzione, dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome, per il tramite del Gruppo di lavoro dei Responsabili per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza. Il Consiglio Regionale della Campania aderisce alla Giornata della Trasparenza quale evento annuale di informazione e confronto sugli argomenti d'attualità, nell'ottica della trasparenza, che interessano la Pubblica Amministrazione, in generale, e, nel caso specifico, le Assemblee legislative regionali.

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Riordino servizio idrico integrato

Riordino servizio idrico integrato, le proposte in campo

Il riordino del servizio idrico integrato è al centro del disegno di legge e delle proposte di legge presentati, rispettivamente, dal Presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca e dal Vice Presidente con delega all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola, dal Gruppo consiliare del Partito Democratico, dal Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, dal capogruppo di FdI Alberico Gambino, dal Gruppo consiliare dell’Udc. Questi, in sintesi, i principali contenuti dei testi legislativi:

Il disegno di legge ad iniziativa del Presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca e del Vice Presidente con delega all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola, si ispira al principio per cui l’acqua è un bene collettivo di origine naturale. Esso istituisce l’Ente Idrico Campano cui partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni del territorio campano. L’EIC predispone, adotta ed aggiorna il Piano d’Ambito, individua il soggetto gestore del servizio idrico integrato in ogni Ambito distrettuale, predispone e approva le convenzioni con i gestori e relativi disciplinari; sono organi dell’EIC il Presidente, il Comitato esecutivo, il Direttore generale, i Consigli di distretto, il Collegio dei Revisori dei conti; l’EIC subentra nei rapporti giuridici attivi e  passivi posti in essere dai precedenti Ambiti Territoriali Ottimali. E’ previsto l’esercizio associato delle funzioni pubbliche mediante l’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) suddiviso in Ambiti distrettuali (Napoli, Sarnese-Vesuviano,Sele,Caserta,Calore-Irpino).

La proposta di legge ad iniziativa del Gruppo del Partito Democratico:  l’acqua è un bene pubblico che deve essere tutelato in quantità e qualità e preservato per la libera fruizione delle generazioni future, pertanto la sua gestione deve essere accorta ed efficace ed effettuata da soggetti pubblici, perché direttamente controllabili dai cittadini: è il principio cui si ispira la proposta di legge di riordino del servizio idrico integrato che pone i Comuni al centro del processo di riforma. Si fa riferimento alla legge elaborata dalla precedente Giunta modificandola profondamente nei principi della partecipazione democratica dei Comuni e della gradualità del processo di riforma, per cui si confermano le delimitazioni degli ATO previste dalla LR 14/97 in quanto favorevoli per forme associative già ampiamente sperimentate dai Comuni e per la semplificazione delle attività di redazione ed adozione dei nuovi Piani. Tra le principali novità previste dalla proposta di legge vi è il fondo regionale per finanziare gli investimenti in modo che si abbia un effetto perequativo, alimentato in parte dalla tariffa, da finanziamenti comunitari e da risorse assicurate da soggetti istituzionali, come la Cassa Depositi e Prestiti, e da soggetti che non hanno finalità speculative, come le fondazioni. Ai fini dell’esercizio delle competenze regionali, di pianificazione e di vigilanza, è previsto che venga istituito un apposito ufficio con proprio personale; le funzioni di organizzazione e di scelta delle forme di gestione vengono esercitate dagli Enti di Governo d’Ambito Territoriale Ottimale (EGATO), che rappresentano tutti i Comuni e Città Metropolitane in essi ricadenti che, ai fini della loro costituzione sottoscrivono lo statuto. Sono organi di EGATO l’Assemblea d’ambito, il Consiglio d’ambito, il Presidente, il Direttore, il Revisore unico. I componenti della Assemblea d’ambito sono i Sindaci e/o loro delegati dei Comuni ricadenti nell’ATO in rapporto di 1 ogni ventimila abitanti per un massimo di quindici rappresentanti per Comune e almeno un rappresentante per i Comuni con un numero di abitanti inferiore a ventimila. La rappresentatività di componente sarà determinata in rapporto alla popolazione residente nel territorio di ciascun Comune.

La proposta di legge ad iniziativa del Gruppo Udc: principio cardine della proposta è la centralità del ruolo degli enti locali rispetto alle funzioni di pianificazione e di controllo regionali e la tutela dell’acqua come bene comune attraverso la pianificazione di una serie di interventi infrastrutturali non più rinviabili. Per l’organizzazione del servizio idrico integrato vengono istituiti e disciplinati gli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) e gli eventuali sub Ambiti Territoriali (sub ATO). La proposta di legge istituisce l’Ente di Governo dell’ATO (EGA) che assume le seguenti competenze: predisposizione e approvazione del piano d’ambito; piano di ricognizione delle infrastrutture, programma degli interventi, modello gestionale ed organizzativo, piano economico-finanziario. E’ istituita l’Autorità tecnica regionale composta da esperti e nominata con delibera di Giunta regionale avente compiti di supporto tecnico operativo all’Assemblea dei Sindaci degli EGA.

La proposta di legge a firma del capogruppo di FDI Alberico Gambino – il principio di base della proposta è il superamento del sistema di precarietà determinato dall’affidamento delle gestioni commissariali, che sussistono dal 1/1/2013, e la restituzione delle funzioni inerenti la gestione del servizio idrico integrato ai Comuni, i quali la esercitano attraverso l’obbligatoria partecipazione all’ATO Unico Regionale per l’organizzazione e la gestione del servizio idrico integrato. L’ATO UR è ripartito in sei Articolazioni Territoriali (1 Città di Napoli, 2 Area Metropolitana di Napoli, 3 Caserta, 4 Benevento, 5 Avellino, 6 Salerno) di cui cinque corrispondenti al limite geografico del territorio provinciale. Il soggetto di governo dell’ATO UR è l’Ente Idrico della Campania (EIC). Gli organi sono: il Consiglio d’ambito, il Presidente, l’Ufficio Unico, il Revisore unico. Al fine di garantire la piena partecipazione degli enti territoriali, per ciascuna articolazione territoriale è istituita un’assemblea locale che aggrega i sindaci dei comuni e delle città metropolitane ricadenti nel territorio dell’articolazione stessa. Il Consiglio d’Ambito provvede alla redazione del piano economico finanziario del Piano d’ambito e predispone la tariffa, applicata e riscossa dai soggetti gestori, nella cui modulazione sono assicurate, anche mediante compensazione con altri tipi di consumi, agevolazioni per quelli domestici essenziali, nonché per i consumi di determinate categorie, secondo prefissati scaglioni di reddito.

La proposta di legge a firma del Gruppo Movimento 5 Stelle: la ripubblicizzazione del servizio idrico della Campania è il punto centrale della proposta di legge che richiama il rispetto dell’esito referendario del 2011 e le vicende giudiziarie che hanno fatto emergere un presunto sistema corruttivo all’interno degli enti che gestiscono i servizi idrici della Regione Campania. La proposta di legge nasce, dunque, dall’esigenza di superare un sistema di privatizzazione che, a parere dei 5 Stelle, ha determinato “anni di calvario per i cittadini che si sono visti recapitare bollette idriche aumentate anche del 40%”, e dall’esigenza di restituire il potere nelle mani delle Amministrazioni locali, ripristinando le funzioni fondamentali delle Assemblee degli Enti locali. Anche questa proposta di legge, alla luce di quanto previsto in materia dal D.lgs. n. 152/2006, suddivide il territorio regionale in ATO e in sub ATO e prevede l’Assemblea d’Ambito, organo rappresentativo di tutti i Comuni aggregati. Ai fini della partecipazione democratica sono istituite Assemblee dei Comitati e delle Associazioni ed è costituito l’Osservatorio permanente a garanzia della legalità e di contrasto alla criminalità.