TRENO DELLA MEMORIA: RAIA, QUEI RAGAZZI DEL ’99 HANNO COMBATTUTO PER L’ITALIA UNITA
Napoli, 3 novembre 2022 - “E’ stato per me un onore partecipare stamattina, alla stazione centrale di Napoli, alla cerimonia del "Treno della Memoria" e rappresentare l’Istituzione del Consiglio regionale della Campania. E’ stato emozionante ascoltare le note della "Marcia del Piave" eseguite dalla Fanfara dell'8° Reggimento Bersaglieri. Al binario 9 della stazione centrale di Napoli, ad aprire la manifestazione, il Comandante delle Forze Operative Sud, generale di corpo d'armata, Giuseppenicola Tota ed il "capotreno", come si è scherzosamente definito, il generale Fulvio Poli, responsabile dell’ufficio storico e pubblicistico dello Stato Maggiore dell’Esercito insieme con tante autorità civili e militari, insieme con i rappresentanti di numerose associazioni delle Forze Armate. Il mio pensiero è andato immediatamente a quei ragazzi del ‘99 chiamati alle armi che, con il sacrificio della propria vita, ci hanno lasciato in eredità un'Italia indipendente, libera e democratica. Questo è il messaggio per i 1600 studenti che oggi visitano il Treno della Memoria. A loro il compito di raccogliere con fierezza il testimone di quelle battaglie".
E’ quanto ha dichiarato la Vice Presidente del Consiglio regionale, Loredana Raia, che stamani, su delega del Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Gennaro Oliviero, ha partecipato alla penultima tappa del "Treno della Memoria", dopo aver percorso tutta l'Italia come prosecuzione simbolica dello storico viaggio del convoglio speciale che nel 1921 trasportò da Aquileia a Roma la salma del "Milite Ignoto". "Il treno della memoria – ha sottolineato Raia - è un’ iniziativa simbolica molto importante. Il dovere delle Istituzioni è quello di far sì che le vittime di guerra non siano cadute invano. E' necessario mantenere viva la memoria e renderla proattiva, al fine di alimentare e rafforzare il sentimento di Comunità e appartenenza all’Italia. Quella stessa memoria ricorda a noi tutti, ed in particolar modo ai più giovani, che, forti della nostra storia, il destino del nostro Paese è nelle nostre mani”.