Direttore responsabile: Gabriella Peluso
Autorizzazione Registro della Stampa Tribunale di Napoli n. 16/2016

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"Il Consiglio regionale contribuisce alla creazione di Valore pubblico, tra l'altro, approvando leggi, indirizzando le politiche regionali e valutandone i risultati". E’ il tema della “Giornata della Trasparenza” promossa, in occasione del trentennale della sua istituzione, dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome, per il tramite del Gruppo di lavoro dei Responsabili per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza. Il Consiglio Regionale della Campania aderisce alla Giornata della Trasparenza quale evento annuale di informazione e confronto sugli argomenti d'attualità, nell'ottica della trasparenza, che interessano la Pubblica Amministrazione, in generale, e, nel caso specifico, le Assemblee legislative regionali.

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OLIVIERO/CIAMBRIELLO: “MAI PIU’ BAMBINI IN CARCERE”, PDL ALLE CAMERE E’ LEGGE DI CIVILTA’

20230629 111939 Napoli, 29 giugno 2023 – “La proposta di legge alle Camere “Modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e alla legge 21 aprile 2011, n. 62 in materia di tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori”, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale della Campania, può “fare scuola” in Italia affinchè non ci siano mai più bambini in carcere”. E’ quanto ha affermato, stamani, nella sala “Caduti di Nassiriya” della sede del Consiglio Regionale della Campania, il Presidente Gennaro Oliviero, nella conferenza stampa tenuta insieme con il Garante regionale delle persone sottoposte a detenzione, Samuele Ciambriello. “Ringrazio tutte le forze politiche per aver approvato con voto unanime una legge di grande civiltà che mi appresto a trasmettere ai Presidenti dei Consigli delle altre Regioni italiane – ha detto Oliviero – perché essa sancisce un principio fondamentale ovvero che i bambini non devono varcare la soglia del carcere e vanno protetti dall’esperienza detentiva che, per loro, è estremamente dannosa. La nostra proposta di legge – ha continuato Oliviero-, che prende spunto dalla proposta di legge Siani, approvata nella precedente Legislatura alla Camera con un’ampia maggioranza ma non al Senato, stabilisce il ricorso alle case-famiglia quando la detenzione riguardi donne con prole non superiore a sei anni”. “In Italia, attualmente, ci sono 21 detenute madri con 23 figli al seguito, nelle Icam di Milano, Torino, Venezia e Lauro, in quest’ultimo ce ne sono dieci, ma le Icam sono strutture detentive e somigliano alle carceri e, quindi, non sono la soluzione adatta per i bambini” – ha detto Ciambriello – che ha aggiunto: “sarebbe incostituzionale sostenere che una madre che delinque ha, per legge, un’impunità precostituita, ma occorre trovare alternative al carcere per le detenute madri per evitare che i loro bambini debbano vivere questa traumatica esperienza e – ha proseguito - questa proposta di legge alle Camere va in questa direzione perché esclude totalmente la custodia cautelare in carcere per le mamme con figli fino a sei anni e prevede il ricorso all’Icam solo nel caso sussistano esigenze cautelari di eccezionale rilevanza, per il resto la scelta preferenziale è quella delle case-famiglia”.