Direttore responsabile: Gabriella Peluso
Autorizzazione Registro della Stampa Tribunale di Napoli n. 16/2016

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“No a discussioni di vertice sul futuro della Campania ma confronto continuo partendo dai territori e dall’esperienza positiva dell’attuale amministrazione; portare a conclusione i programmi avviati con ulteriore attenzione alle aree interne; confronto con la società civile sui nuovi obiettivi proposti dal mondo produttivo in relazione alle risorse disponibili; nessuna pregiudiziale personale sulle scelte ma discussione libera in relazione ai programmi da completare e da riformulare”: è il contenuto del documento politico emerso dal convegno sulle “Prospettive della Regione Campania fra aree interne ed area metropolitana di Napoli”, tenuto, nell’Aula del Consiglio Regionale della Campania, su iniziativa del Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Gennaro Oliviero, con la partecipazione di ventitrè consiglieri regionali dell’attuale maggioranza. In vista delle prossime elezioni regionali in Campania, il convegno è è stata l’occasione per fare il punto sul lavoro fatto in questi ultimi dieci anni dalla Giunta, guidata da Vincenzo De Luca, e dalla maggioranza in Consiglio regionale, e per rivendicare protagonismo nelle scelte del programma e del candidato Presidente con l’obiettivo di dare vita al campo largo e di aggregare forze civiche e moderate per portare avanti l'importante lavoro fatto fino ad oggi e dargli continuità nella prossima Legislatura.

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CENTRODESTRA, MOZIONE DI SFIDUCIA AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA

caldoro.steNapoli, 8 novembre 2024 – Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Gennaro Oliviero, si riunirà lunedì 11 novembre 2024 dalle ore 15,30 alle ore 16,30 per la Mozione di Sfiducia al Presidente della Giunta regionale, ai sensi dell’art. 52 comma 2 dello Statuto della Regione Campania, sottoscritta dai consiglieri dei gruppi del centrodestra Stefano Caldoro (nella foto), Severino Nappi, Cosimo Amente, Livio Petitto, Francesco Cascone, Antonella Piccerillo, Carmela Rescigno, Aurelio Tommasetti, Nunzio Carpentieri, Alfonso Piscitelli, Raffaele Pisacane, Gennaro Cinque, Massimo Grimaldi, e dalla consigliera del gruppo misto, Maria Muscarà. La Mozione di Sfiducia al Presidente della Giunta regionale, sottoscritta dai consiglieri dei gruppi del centrodestra Stefano Caldoro (“Moderati e Riformisti), Severino Nappi (Lega), Cosimo Amente (FdI), Livio Petitto (Moderati e Riformisti), Francesco Cascone (FI), Antonella Piccerillo (Lega), Carmela Rescigno (Lega), Aurelio Tommasetti (Lega), Nunzio Carpentieri (FdI), Alfonso Piscitelli (FdI), Raffaele Pisacane (FdI), Gennaro Cinque (Moderati e Riformisti), Massimo Grimaldi (Moderati e Riformisti) e dalla consigliera indipendente, Maria Muscarà (gruppo misto) è stata presentata ai sensi dell’art. 52 comma 2 dello Statuto della Regione Campania. La norma statutaria prevede che “il Consiglio regionale può esprimere la sfiducia nei confronti del Presidente della Giunta mediante l’approvazione di una mozione motivata sottoscritta da almeno un quinto dei suoi componenti” e che essa “è approvata per appello nominale con voto palese a maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio regionale”. Nella premessa, la Mozione sottolinea, tra l’altro, che “la stampa riporta, ormai quotidianamente, dichiarazioni ed interviste da parte dei dirigenti apicali, regionali e nazionali, del PD che esprimono forte contrarietà all’attuale governo regionale “per i suoi modi di gestione della cosa pubblica inaccettabili” , affermazioni che, evidenziano i firmatari, “non possono essere interpretate diversamente da un vero e proprio atto di sfiducia, all’attualità, nei riguardi di De Luca e dei suoi metodi di governo” ed un “in insanabile contrasto non soltanto con le prossime scelte elettorali, ma, per quanto qui viene direttamente in evidenza, con la prosecuzione stessa dell’attuale esperienza di governo regionale”. “Tutto ciò – continua la Mozione - oltre a determinare sconcerto e preoccupazione nella stessa opinione pubblica, rende ineludibile verificare nell’Aula consiliare - unico luogo deputato a determinare tale circostanza, al di là delle dichiarazioni giornalistiche, se il Presidente della Regione ancora goda della fiducia della maggioranza dei Consiglieri regionali per poter continuare a governare”.