Campania: approvata legge rifiuti, punta su differenziata
Il Consiglio regionale della Campania, presieduto da Rosa D’Amelio, ha approvato il disegno legge sulle "Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti" a firma dell'assessore all'Ambiente Fulvio Bonavitacola e frutto dell’intenso lavoro svolto dalla Commissione regionale Ambiente, presieduta da Gennaro Oliviero (Pd). La legge è stata approvata con 25 voti favorevoli, i 6 contrari del centrodestra, 7 astenuti dei Cinque Stelle e 8 non votanti. I principali obiettivi da raggiungere contenuti nella legge entro il 2020 sono: la raccolta differenziata al 65%; per ciascuna frazione differenziata, il 70% di materia effettivamente recuperata. Per raggiungerli la Regione assicura anche incentivi economici e misure premiali sulla tariffa per i Comuni che fanno registrare i migliori risultati, favorisce progetti di riduzione degli sprechi alimentari, raccolta differenziata e promuove lo sviluppo dell'impiantistica collegata al riuso e al riciclaggio, promuovendo la ricerca sul rifiuto residuale. Per la gestione integrata dei rifiuti da parte dei Comuni, il territorio della Campania viene ripartito in cinque ambiti territoriali ottimali (Ato), uno per la città metropolitana di Napoli e poi uno per ogni provincia: Avellino, Benevento, Salerno e Caserta.
Nella sua presentazione, Gennaro Oliviero, relatore della legge, ha ricordato come il nodo dei rifiuti "ha gravemente danneggiato l'immagine e l'economia della Regione Campania, volge finalmente al termine". Oliviero ha sottolineato: "l'ampia attività concertativa messa in campo e la dialettica costruttiva nei confronti degli emendamenti presentati dalle opposizioni" oltre alla condivisione del "testo di con la società civile e i sindacati", ha detto. "I punti principali del testo - prosegue Oliviero - sono la salvaguardia delle posizioni lavorative nella filiera di settore, la previsione di bonifiche nelle aree inquinate e l'assoluto divieto di impiantistica in zone soggette a tutela ambientale. Inoltre c'è la possibilità per quei comuni virtuosi di uno stesso ambito, di associarsi in sub-ambiti per una sinergia che possa consentire un più agevole raggiungimento degli obiettivi fissati".