RIGUARDO ALLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
LA FINALITA’ DELLA DIFESA CIVICA E’ QUELLA DI:
- garantire, oltre a tutti i singoli privati cittadini ed oltre ad altri soggetti della società civile anche alle stesse Amministrazioni Pubbliche (statale, regionale, locale) la tutela per il rispetto dei principi di imparzialità, efficienza, trasparenza ed equità;
- promuovere la piena affermazione dei diritti umani e di cittadinanza, sanciti dall'ordinamento italiano e dalle risoluzioni europee e internazionali (Unione Europea, Consiglio d'Europa, Nazioni Unite, ecc.);
- operare per la concreta attuazione dei Trattati e delle disposizioni europee e internazionali sui diritti fondamentali della persona umana e quindi promuovere la piena affermazione della "Carta Europea dei diritti fondamentali" e delle risoluzioni in materia di indipendenza e autonomia della tutela non giurisdizionale dei diritti umani, civili, politici, economici, sociali e culturali;
NEI CONFRONTI DELLA PUBBLICA ANNINISTRAZIONE AD OGNI LIVELLO:
con esclusione di quelle che operano nei settori della difesa, della sicurezza pubblica e della giustizia;
Amministrazione regionale
Enti Sanitari
Aziende sanitarie locali (ASL) e
Aziende ospedaliere (AO)
Fondazioni di diritto pubblico
Enti pubblici
Aziende per l’edilizia residenziale
Consorzi di bonifica
Enti Parco regionali
Società a partecipazione regionale
Enti dipendenti
Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente
Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste
Agenzia regionale per l’istruzione, la formazione e il lavoro
Ente regionale per la ricerca, la statistica e la formazione
Società partecipate in modo totalitario
Fondazioni istituite dalla Regione
Concessionari o gestori di Servizi Pubblici regionali
ai sensi della legislazione regionale vigente e delle concessioni o convenzioni di gestione
quando non è stato nominato il Difensore civico territoriale (ex provinciale)
RIGUARDO ALLE ASSOCIAZIONI
LA FINALITA’ DELLA DIFESA CIVICA E’ QUELLA DI:
- garantire, oltre a tutti i singoli privati cittadini, anche ad altri soggetti della società civile quali le Associazioni, le Imprese, i Comitati la tutela per il rispetto dei principi di imparzialità, efficienza, trasparenza ed equità;
- promuovere la piena affermazione dei diritti umani e di cittadinanza, sanciti dall'ordinamento italiano e dalle risoluzioni europee e internazionali (Unione Europea, Consiglio d'Europa, Nazioni Unite, ecc.);
- operare per la concreta attuazione dei Trattati e delle disposizioni europee e internazionali sui diritti fondamentali della persona umana e quindi promuovere la piena affermazione della "Carta Europea dei diritti fondamentali" e delle risoluzioni in materia di indipendenza e autonomia della tutela non giurisdizionale dei diritti umani, civili, politici, economici, sociali e culturali;
NEI CONFRONTI DELLA PUBBLICA ANNINISTRAZIONE AD OGNI LIVELLO:
con esclusione di quelle che operano nei settori della difesa, della sicurezza pubblica e della giustizia;
Amministrazione regionale
Enti Sanitari
Aziende sanitarie locali (ASL) e
Aziende ospedaliere (AO)
Fondazioni di diritto pubblico
Enti pubblici
Aziende per l’edilizia residenziale
Consorzi di bonifica
Enti Parco regionali
Società a partecipazione regionale
Enti dipendenti
Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente
Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste
Agenzia regionale per l’istruzione, la formazione e il lavoro
Ente regionale per la ricerca, la statistica e la formazione
Società partecipate in modo totalitario
Fondazioni istituite dalla Regione
Concessionari o gestori di Servizi Pubblici regionali
ai sensi della legislazione regionale vigente e delle concessioni o convenzioni di gestione
quando non è stato nominato il Difensore civico territoriale (ex provinciale)
LEGGE REGIONALE N. 6 DEL 28 MAGGIO 2009
Testo vigente integrato con le modifiche apportate dalle leggi regionali 31 gennaio 2014, n. 6 e 8 agosto 2016, n. 28.
Statuto della Regione Campania
TITOLO III
Partecipazione, trasparenza e referendum
Articolo 17
Difensore civico regionale
1. Presso la Regione Campania è istituito il Difensore civico regionale.
2. La legge regionale ne disciplina le funzioni e le modalità di nomina e ne garantisce l’indipendenza.
3. Il Difensore civico presenta annualmente una relazione al Consiglio regionale sull’attività svolta.
4. La carica del Difensore civico è onoraria. La legge disciplina il rimborso spese.
"Misure urgenti per lo snellimento dell'attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo"
Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 113 del 17 maggio 1997
Supplemento ordinario
Art. 16
(Difensori civici delle regioni e delle province autonome)
1. A tutela dei cittadini residenti nei comuni delle rispettive regioni e province autonome e degli altri soggetti aventi titolo secondo quanto stabilito dagli ordinamenti di ciascuna regione e provincia autonoma, i difensori civici delle regioni e delle province autonome esercitano, sino all'istituzione del difensore civico nazionale, anche nei confronti delle amministrazioni periferiche dello Stato, con esclusione di quelle competenti in materia di difesa, di sicurezza pubblica e di giustizia, le medesime funzioni di richiesta, di proposta, di sollecitazione e di informazione che i rispettivi ordinamenti attribuiscono agli stessi nei confronti delle strutture regionali e provinciali [1].
2. I difensori civici inviano ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati entro il 31 marzo una relazione sull'attività svolta nell'anno precedente ai sensi del comma 1.
[1] Comma così modificato dall’art. 2, comma 27, Legge 16 giugno 1998, n. 191
Legge regionale - Campania - 11/08/1978, n. 23
B.U.R.C. 09/09/1978, n. 39
Testo vigente
ISTITUZIONE DEL DIFENSORE CIVICO PRESSO LA REGIONE CAMPANIA.
ARTICOLO N.1
E' istituito il Difensore Civico presso la Regione Campania [1].
NOTE
[1] Articolo sostituito dall'articolo 1 della L.R. n. 15 del 8-03-1985.
ARTICOLO N.2
Spetta al Difensore Civico il potere di seguire, a tutela dei singoli, degli Enti e delle formazioni sociali che vi hanno interesse e che ne facciano richiesta, l' adozione degli atti e lo svolgimento dei procedimenti posti in essere dall' Amministrazione della Regione, dagli Enti ed Aziende dipendenti e titolari di delega, limitatamente, per questi ultimi, alle funzioni delegate, nonchè il funzionamento delle Unità Sanitarie Locali con speciale riferimento alla salvaguardia dei diritti costituzionali dell' utente in modo che siano assicurate le tempestività e le regolarità .
Il ricorso al Difensore Civico non è proponibile quando sia stato già presentato, per il medesimo oggetto, ricorso giurisdizionale o amministrativo.
L' azione del Difensore Civico può essere estesa d' ufficio a procedimenti ed atti di natura e contenuto identici a quelli per cui sia stato richiesto l'intervento di cui al primo comma, al fine di rimuovere analoghe disfunzioni ad essi comuni.
Il Difensore Civico qualora nell' esercizio dei propri compiti istituzionali rilevi o abbia notizia che nell' operato di altre Amministrazioni si verifichino disfunzioni od anomalie comunque incidenti sulla qualità e regolarità dell'attività amministrativa regionale diretta o delegata, ne riferisce al Consiglio regionale a termini del successivo articolo 3 [2].
[2] Articolo sostituito dall'articolo 2 della L.R. n. 15 del 8-03-1985.
ARTICOLO N.3
Il Difensore Civico comunica all' amministrazione competente l'avvenuta proposizione del ricorso ed il relativo oggetto.
Ha diritto di ottenere dagli uffici dell'amministrazione regionale e dagli Enti e Aziende indicati al primo comma dell'articolo 2 copia di atti e documenti, nonché ogni notizia connessa alla questione trattata.
Decorsi dieci giorni dall' acquisizione dei documenti e notizie richiesti, fissa il termine per la definizione dell'affare o chiede ai preposti agli uffici competenti di procedere congiuntamente all' esame della questione, al fine di contribuire alla sua sollecita definizione.
Se il Difensore Civico accerta che l'atto richiesto, per il quale è stato sollecitato il suo intervento, sia un atto dovuto omesso illegittimamente, ha l'obbligo di chiedere al Presidente della Giunta regionale la nomina di un Commissario ad acta per l'adozione dell' atto omesso [3].
[3] Articolo sostituito dall'articolo 3 della L.R. n. 15 del 8-03-1985.
ARTICOLO N.4
Nei confronti dei preposti agli uffici che ostacolino con atti od omissioni lo svolgimento della sua funzione, il difensore civico può proporre agli organi competenti dell'Amministrazione di appartenenza la promozione dell'azione disciplinare, a norma dei rispettivi ordinamenti.
Ove il fatto costituisca reato, il difensore civico che ne venga a conoscenza nell' esercizio delle funzioni di ufficio ha l'obbligo di denunziarlo all' autorità giudiziaria.
Si applicano al difensore civico le norme di cui all' art. 361 c.p.
ARTICOLO N.5
Il Difensore Civico presenta annualmente entro il 31 marzo una dettagliata relazione avente ad oggetto l'attività svolta nell' anno.
Se, nel corso dei suoi interventi, il difensore civico viene a conoscenza di abusi, omissioni, ritardi, irregolarità e illegittimità nella gestione dell'amministrazione regionale o degli altri enti destinatari passivi della legge 11 agosto 1978, n. 23, ha l'obbligo di riferirne immediatamente al Consiglio regionale.
Decorsi trenta giorni dall' invio della relazione, senza che essa sia stata presa in esame, è facultato a svolgere direttamente una indagine conoscitiva, i cui risultati saranno oggetto di una specifica relazione al Consiglio stesso.
Il Dif. Civico può anche inviare relazioni su questioni specifiche al Consiglio ed alla Giunta [4].
[4] Articolo sostituito dall'articolo 4 della L.R. n. 15 del 8-03-1985.
ARTICOLO N.6
Il Difensore Civico è eletto dal Consiglio a scrutinio segreto e nominato con decreto del Presidente della Giunta regionale.
L' elezione è valida se il candidato ottiene il voto dei due terzi dei Consiglieri assegnati alla Regione.
Nel caso in cui nessuno dei candidati ottiene la maggioranza di cui al precedente comma nelle prime tre votazioni, l'elezione è effettuata dal Consiglio nella seduta successiva ed è valida se il candidato abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti dei Consiglieri assegnati alla Regione.
Qualora tale maggioranza non venga raggiunta dopo tre votazioni, il Consiglio procederà a nuova votazione entro i successivi trenta giorni e per la validità dell'elezione è richiesta la maggioranza assoluta dei voti dei Consiglieri assegnati alla Regione [5].
[5] Articolo sostituito dall'articolo 5 della L.R. n. 15 del 8-03-1985.
ARTICOLO N.7
Il Difensore Civico dura in carica 5 anni e può essere confermato una sola volta con le modalità previste dall' articolo 5 della presente legge.
Il Difensore Civico, fuori delle ipotesi di decadenza e di revoca, rimane in carica fino alla nomina del successore.
Il quinquennio decorre dalla data di immissione in possesso del Difensore Civico nell' incarico conferitogli, che dovrà avvenire immediatamente dopo la pubblicazione del decreto di nomina nel Bollettino Ufficiale della Regione; di essa verrà redatto apposito verbale avanti al Presidente del Consiglio regionale che lo sottoscriverà dopo la firma di accettazione dell'interessato e che sarà controfirmato per autentica dal Segretario Generale del Consiglio [6].
[6] Articolo sostituito dall'articolo 6 della L.R. n. 15 del 8-03-1985.
ARTICOLO N.8
Il difensore civico deve essere in possesso dei requisiti per la elezione a Consigliere regionale e non versare in nessuna delle condizioni di ineleggibilità .
Egli deve essere scelto fra persone munite di peculiare competenza giuridico - amministrativa.
All' ufficio del difensore civico non possono essere eletti:
1) i deputati, i senatori, i consiglieri regionali, provinciali e comunali;
2) i componenti del Comitato regionale di Controllo e delle sue sezioni;
3) gli amministratori di enti pubblici o a partecipazione pubblica.
La decadenza del difensore civico per il sopravvenire di una causa di incompatibilità è dichiarata dal Consiglio regionale.
ARTICOLO N.9
1. Al difensore civico spetta un rimborso spese pari al 60 per cento della misura prevista dall’ articolo 7, comma 1, della legge regionale 5 giugno 1996, n. 13 (Nuove disposizioni in materia di trattamento indennitario agli eletti alla carica di consigliere regionale della Campania) [7].
Il Difensore Civico ha sede presso gli Uffici del Consiglio regionale e dispone di un ufficio di segreteria la cui dotazione organica è fissata con deliberazione dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale [8].
Omissis [9].
In caso di trasferta spetta al difensore civico il trattamento di missione previsto per il Consigliere regionale.
[7] Comma sostituito dall'articolo 3 della L.R. n. 8 del 12-11-2004 e, successivamente, dall'articolo 1, comma 21, della Legge Regionale del 6 maggio 2013, n. 5.
[8] Comma sostituito dall'articolo 7 della L.R. n. 15 del 8-03-1985.
[9] Comma aggiunto dall'articolo 7 della L.R. n. 15 del 8-03-1985 e abrogato dall'articolo 19 della L.R. n. 15 del 25-08-1989.
ARTICOLO N.10
All' onere derivante dall' attuazione della presente legge, stabilito in L. 15 milioni, si provvede per il 1978 mediante riduzione di pari ammontare dello stanziamento di cui al Capitolo 134 - Titolo I - dello stato di previsione della spesa per l' anno finanziario 1978 << fondo globale per spese correnti derivanti da provvedimenti legislativi in corso ed attinenti a funzioni normali della Regione >> e mediante l' iscrizione della somma di L. 15 milioni al Capitolo 64 - Titolo I - di nuova istituzione, dello stato di previsione medesimo con la seguente denominazione:
<< Spesa per il funzionamento dell' Ufficio del difensore civico e della sua Segreteria >>.
L' onere derivante dall' applicazione della presente legge per gli anni finanziari successivi farà carico sugli appositi capitoli di bilancio.
ARTICOLO N.11
La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'art. 127, 2º comma, della Costituzione ed entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
La presente legge regionale sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.
E' fatto obbligo, a chiunque spetti, di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Campania.