Napoli, 31 marzo 2016 " "La Commissione Regionale Lavoro e Attività produttive ribadisce la propria disponibilità a contribuire alla risoluzione della vertenza call center Almaviva per la salvaguardia del lavoro e invita tutte le parti coinvolte ad abbassare i toni e a ragionare nell'ottica del buon senso e del raggiungimento di tale obiettivo.
Il Presidente della III Commissione consiliare permanente, Nicola Marrazzo (Pd), replica alla nota della multinazionale delle comunicazioni e rilancia in vista dell'audizione del 6 aprile prossimo. "La vertenza Almaviva è grave e delicata e rischia di aprire un'altra voragine nella già disastrata situazione economica e occupazionale campana " sottolinea l'esponente del Pd ", per questo la Commissione lavorerà, nell'ambito delle proprie competenze istituzionali, per trovare una via d'uscita e auspica l'impegno di tutti per scongiurare l'ennesima perdita di posti di lavoro e rilanciare l'azienda. Se qualcuno si tirerà fuori da tale percorso di buon senso con azioni fuori legge o sottraendosi al tavolo di confronto, se ne assumerà la responsabilità. L'avvertimento di Marrazzo all'azienda, che ha annunciato ben 620 licenziamenti nelle sedi di Napoli e Casavatore 8altri 2600 esuberi sono stati annunciati nelle sedi di Almaviva a Palermo e Roma), è chiaro e giunge all'indomani della manifestazione indetta dalla Slc Cgil (alla protesta non stanno partecipando Fistel Cisl e Uilcom Uil), che ha visto centinaia di lavoratori formare un presidio sotto la sede del Consiglio regionale, e la dura reazione del managment che, in una missiva al presidente Marrazzo, ha annunciato che "non parteciperà ad alcuna convocazione riguardante anche sigle sindacali territoriali che dovessero dare seguito ad azioni fuori dai limiti di legge nei confronti della realtà aziendale, quali quelle annunciate con comunicati ufficiali e riprese dalla stampa nella giornata di oggi, oltre a procedere penalmente nelle sedi competenti. Parimenti, nel caso, l'Azienda riterrà sospeso a tempo indeterminato qualsiasi confronto territoriale a qualsiasi livello.
Sulla questione interviene il consigliere regionale del Pd Gianluca Daniele: "Sono stato al fianco dei lavoratori delle aziende Almaviva e Gepin al presidio organizzato sotto al Consiglio regionale della Campania. Oltre ad esprimere loro la mia solidarietà ho immediatamente chiesto un Consiglio monotematico per la discussione delle due vertenze, affinché possa essere dedicata loro la giusta attenzione. In questa regione il tema del lavoro ha assunto toni drammatici in troppe realtà. Nella sola azienda Almaviva di Napoli, infatti, sono stati annunciati esuberi per circa 400 lavoratori su 900, 3000 a livello nazionale, da parte dell'azienda che, negli anni passati, ha usufruito di grandi incentivi pubblici e che non può scaricare sui lavoratori la concorrenza nel mercato. Sul tema anche la capogruppo del M5S Valeria Ciarambino: "siamo accanto ai lavoratori dell'Almaviva e della Gepin - spiega - e ci siamo attivati a tutti i livelli per portare la loro vertenza nelle istituzioni. In Parlamento ci sono già due interrogazioni M5S. C'è il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, che si è impegnato in prima persona. A livello regionale chiediamo di far arrivare subito in Consiglio la mozione M5S nata dall'ascolto dei lavoratori che stanno rischiando di perdere il lavoro. E non solo, chiediamo la convocazione immediata e urgente di un Consiglio monotematico sulle vertenze Almaviva e Gepin, che da sole valgono 700 posti di lavoro, e sulla crisi del lavoro in Campania. Solidarietà anche dal capogruppo di FI Armando Cesaro: "siamo vicini ai quattrocento lavoratori Almaviva e agli oltre duecento dipendenti Gepin che in queste ore vivono con le loro famiglie un dramma gravissimo. Chiediamo loro il massimo senso di responsabilità, ma restiamo del parere che il governo Renzi, che col Job's Act immaginava di aver trovato la panacea di tutti i mali, ha il dovere di intervenire. La Regione, anche col nostro contributo, farà certamente la propria parte, ma è evidente che serve un piano nazionale straordinario per la salvaguardia dell'occupazione e per la creazione di nuovi posti di lavoro.