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Carceri: seduta monotematica in autunno

Napoli, 9 luglio 2024 – “Per prevenire e contrastare il dramma dei suicidi e degli atti di autolesionismo nelle carceri, occorre contrastare il sovraffollamento, rafforzare la presenza di psicologi, psichiatri, assistenti sociali ed educatori, migliorare le prestazioni sanitarie, aumentare le attività educative e ricreative, e, soprattutto, favorire l’adozione di misure alternative alla detenzione, come l’affidamento in prova, la detenzione domiciliare e altre forme di pene non detentive, riservando la detenzione in carcere ai casi più gravi, garantendo, comunque, un percorso di rieducazione e di reinserimento nella società”. E’ quanto ha affermato il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, nella conferenza stampa, tenuta, stamani, presso la Sala “Caduti di Nassiriya” della Sede del Consiglio Regionale della Campania, insieme con il Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Gennaro Oliviero, e il Garante dei diritti delle persone detenute e private della libertà personale della Città di Napoli, don Antonio Palmese. Nel corso della conferenza stampa, Ciambriello ha presentato il dossier “Morire in carcere” 2002-2024 contenente l’aggiornamento dei dati sui suicidi nelle carceri italiane e, specificamente, a Napoli. “Alla ripresa autunnale dei lavori consiliari promuoveremo una seduta monotematica del Consiglio Regionale sulle problematiche del mondo carcerario in Campania ed, in particolare, sul problema dell’assistenza sanitaria nelle carceri – ha detto il Presidente Oliviero - per dare vita ad una giornata di lavoro che, partendo dai dati raccolti dal Garante nel proprio dossier, possa tradursi in iniziative nei confronti del Governo centrale affinchè intervenga per contrastare il sovraffollamento delle carceri, per adottare misure alternative al carcere e per il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti La strategia politica nazionale – ha aggiunto Oliviero - dovrebbe guardare con un occhio più attento alle vicende umane e carcerarie, da parte nostra c’è l’impegno a sostenere la sanità carceraria che, però, sconta il dramma della carenza di medici in tutta la regione”.

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