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Il Consiglio ha approvato la nota di aggiornamento al DEFRC 2020-2022

Napoli, 23 dicembre 2019 –Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Rosa D’Amelio, ha approvato a maggioranza, con 26 voti favorevoli e 14 contrari, con la nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza della Regione Campania – DEFRC 2020-2022.
La Risoluzione di maggioranza è stata introdotta all’esame del Consiglio dal Presidente della Commissione Regionale Bilancio, Francesco Picarone (Pd), che ha elencato alcuni dei contenuti del documento che punta, tra l’altro, sul prosieguo della semplificazione e della trasparenza dell’azione amministrativa, sul potenziamento dei trasporti e della rete aeroportuale campana, sul risanamento dell’ambiente attraverso il rilancio delle bonifiche, la lotta all’uso della plastica e dello spreco alimentare, sulla tutela della risorsa mare, sul potenziamento delle politiche attive del lavoro, il rilancio delle politiche abitative attraverso l’Acer, degli interventi per le aree periferiche e delle azioni intraprese per incentivare maggiori forme di autonomia regionale modificando il criterio dei costi standard, incrementare il livello dei lea nella sanità.
“La nota di aggiornamento al Defrc, l’ultima di questa Legislatura, conferma i profondi ritardi e fallimenti dall’attuale maggioranza alla Campania in tutti i settori, dalla sanità, al lavoro, all’ambiente, ai trasporti al turismo, fallimenti che questa opposizione ha denunciato e ha provato a correggere attraverso le sue proposte, che sono state puntualmente bocciate perché provenienti da questa parte politica” – ha detto la capogruppo del M5S, Valeria Ciarambino.
“Svimez, Eurostat e Banca di Italia hanno fotografato il disastro provocato dalla Giunta De Luca e dalla maggioranza di centrosinistra con tutti gli indicatori che collocano la Campania ultima in Italia ed anche in Europa” - ha evidenziato il capo dell’opposizione del centrodestra, Stefano Caldoro, per il quale “la Legge di stabilità somiglia molto di più a un decreto milleproroghe che ad un atto di indirizzo politico e segna la fine di una Legislatura che ha prodotto solo recessione economica e povertà”.

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