"Meridionali e Resistenza, il contributo del Sud alla lotta di Liberazione in Piemonte": questo il titolo del convegno, tenutosi ieri a Torino, a cui ha preso parte il presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano, insieme ai presidenti dei Consigli regionali di Basilicata, Puglia, Calabria, Sardegna ed al presidente della Regione Sicilia. "Ringrazio il presidente del Consiglio regionale, Valerio Cattaneo ed il vicepresidente Roberto Placido per la sensibilità dimostrata nell'affrontare e nel sostenere gli studi sul tema della Resistenza dal punto di vista del contributo meridionalistico- ha detto Romano- E' questo il modo più efficace per tentare di colmare un vuoto storiografico dovuto ad un generale processo di rimozione della memoria di episodi criminali che ha caratterizzato il Mezzogiorno. E' quello che è accaduto, ad esempio, per il massacro di Caiazzo, sulle cui responsabilità è stata fatta luce solo di recente, grazie alle ricerche sulla Resistenza nel Casertano". Il presidente Romano ha quindi parlato ad una folta platea proveniente da tutta Italia delle vicende di Terra di Lavoro durante la Resistenza, quando le vittime civili raggiunsero le 2023 unità, oltre il 5% della totalità di quelle italiane nello stesso periodo.
"Naturalmente- ha concluso Romano- se oggi siamo qui lo dobbiamo alle migliaia di meridionali che militarono nelle formazioni partigiane sulle Alpi e sugli Appennini, rendendo fondamentale il contributo del Mezzogiorno alla guerra di Liberazione".