Per la Campania partecipano ai lavori l'assessore Giancane e I consiglieri regionali Pietro Foglia e Antonio Amato.
Roma,14 aprile 2014 - La delegazione della Regione Campania ha preso parte,stamani,presso l'Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati, all'Incontro Nazionale delle Regioni sulle riforme costituzionali.
Dagli interventi introduttivi del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e dei Presidenti delle Conferenze delle Regioni e delle Assemblee legislative Errani e Brega, e' emerso che le Regioni accettano e rilanciano la sfida del cambiamento per costruire un regionalismo ancor piu' a favore dei territori, condividendo l'ipotesi di un Senato delle Regioni e delle Autonomie locali la cui composizione sia proporzionata e rispondente alle comunita' regionali, ed evitando, per quanto riguarda la riforma del Titolo V, I'll ritorno al centralismo statale. Sul riparto delle competenze legislative, infatti, le Regioni chiedono un elenco preciso e forte delle potesta' legislative regionali per creare un giusto equilibrio istituzionale che rilanci le attivita' legislative delle Regioni ed una riformulazione delle competenze legislative esclusive dello Stato che eviti un nuovo centralismo su materie che vanno affrontate dal territorio.
Per la Campania, partecipano ai lavori l'assessore al bilancio Gaetano Giancane e I consiglieri regionali Pietro Foglia (Ncd) e Antonio Amato (Pd).
Interventi dell'assessore al bilancio Giancane e dei consiglieri regionali Foglia (Ncd) e Amato (Pd)
Roma, 14 aprile 2014 - La delegazione della Regione Campania ha preso parte all'Incontro Nazionale delle Regioni sulle riforme costituzionali. Hanno partecipato ai lavori l'assessore Gaetano Giancane e I consiglieri regionali Pietro Foglia (Ncd) e Antonio Amato (Pd).
I'll consigliere Pietro Foglia (Ncd) ha sottolineato che "le riforme costituzionali non vanno affrontate sull'onda del populismo ma nell'ambito di un vero rilancio delle istituzioni che non puo' non tenere conto dell'importante ruolo dei territori e,quindi, delle Regioni e degli Enti locali nell'incidere sulla vita dei cittadini attraverso un regionalismo capace di dare risposte alle istanze dei cittadini. Per questo - ha sottolineato Foglia - la riforma del nuovo Senato deve essere occasione di rilancio della democrazia elettiva e non deve prevedere la presenza di nominati; la riforma del Titolo V deve servire a rimettere ordine nelle competenze legislative rilanciando l'attivita' legislativa delle Regioni e dello Stato nel suo complesso e non sottraendo importanti competenze ai territori. Insomma - ha concluso Foglia - occorre affrontare la sfida delle riforme nell'ottica del rilancio della democrazia e di un regionalismo efficace". Per I'll consigliere Antonio Amato "I'll bicameralismo perfetto, cosi' com'e', va modificato e occorre garantire che I'll nuovo Senato sia espressione delle Regioni e degli enti locali, per un migliore collegamento tra Stato e territori, con un numero di componenti per ciascuna Regione in proporzione al numero di abitanti. Inoltre si deve evitare che ci siano componenti nominati - ha sottolineato l'esponente del Pd - per I'll quale, sulla riforma del Titolo V della Costituzione, va rilanciato I'll rapporto tra le competenze legislative regionali e statali, precisando le materie di competenza regionale al fine di evitare contenziosi e lasciando al territorio settori importanti,come l'urbanistica, la scuola, la sicurezza del lavoro, per evitare dannosi neo centralismi su materie che devono essere affrontate e legiferate dai territori".
Giancane: Ddl avrebbe dovuto essere piu' audace
Roma,14 aprile 2014 - "I'll disegno di legge di riforma costituzionale presentato dal Governo avrebbe dovuto essere piu' audace".
E' quanto ha affermato l'assessore al bilancio della Regione Campania Gaetano Giancane intervenendo all'Incontro Nazionale delle Regioni sulle riforme del Senato e del Titolo V della Costituzione. "Tenuto conto che lo Stato puo' delegare alle Regioni anche l'esercizio di proprie competenze legislative, I'll ddl avrebbe potuto tenere conto delle opposte esigenze delle Regioni con la possibilita' di restituire allo Stato, anche temporaneamente, alcune funzioni legislative per ragioni di maggiori efficacia del loro esercizio - ha spiegato Giancane - che ha proseguito -: "I'll ddl avrebbe dovuto essere l'occasione giusta per rivedere le Regioni come Macroregioni, prevedendo forme di aggregazione con competenze di programmazione e controllo e riservando le competenze gestionali alle Citta' metropolitane e alle Unioni di Comuni. Inoltre - ha sottolineato Giancane - sarebbe stato opportuno mettere in campo la rivisitazione delle competenze delle Regioni a Statuto Speciale nel contesto della previsione delle macroregioni".