Napoli, 6 maggio 2021 – La Commissione Lavoro e Attività produttive del Consiglio Regionale della Campania, presieduta da Giovanni Mensorio (nella foto), ha approvato a maggioranza, con i voti favorevoli del centrosinistra e del M5S, e il voto contrario dei gruppi di Lega, Forza Italia e FdI, una Risoluzione per la semplificazione del corso-concorso unico della Regione Campania e per la immissione dei candidati negli organici delle Pubbliche amministrazioni della Campania.
“Come Commissione scendiamo in campo al fianco dei tanti giovani che hanno partecipato al corso-concorso regionale per valorizzare le prove superate e il tirocinio svolto fino ad oggi e affinché tale procedura possa avvalersi delle semplificazioni concorsuali previste dal Governo dovute all’emergenza covid e all’attuazione del Recovery Plan e si possa pervenire alla loro assunzione nei ruoli delle pubbliche amministrazioni partecipanti” – ha detto Mensorio.
“Questa vicenda è la cartina di tornasole di uno spreco di risorse regionali, circa cento milioni, che sono state impiegate per finanziare una procedura giuridicamente scorretta che ha creato l’attività di tirocini presso le pubbliche amministrazioni quando, invece, si sarebbero potute impiegare per un vero concorso al fine di assumere subito i partecipanti e di renderli dipendenti della pubblica amministrazione e non borsisti”– ha detto il consigliere della Lega Severino Nappi. Dello stesso avviso il consigliere di FdI Marco Nonno per il quale “il Piano Lavoro voluto da De Luca è stato uno spot mediatico che ha creato l’illusione in questi giovani che, se avessero partecipato al corso-concorso, sarebbero stati automaticamente assunti nella pubblica amministrazione”.
“Purtroppo il Presidente della Giunta ha proceduto su questo corso-concorso in maniera solitaria così come sul Recovery Fund, - ha sottolineato il consigliere Gennaro Saiello (M5S) - , il Consiglio ha dedicato grande attenzione al tema del corso-concorso per giungere alla Risoluzione attuale per una semplificazione e per eliminare tutte le prove ulteriori, tenuto conto che i partecipanti stanno terminando il tirocinio, per questo auspichiamo che, qualora ciò non fosse possibile, ci sia una banca dati per rendere la prova più agevole. Evidenzio, inoltre, che non c’è alcun componente della Giunta per dare una valenza a questo iter che possa impegnare l’esecutivo regionale anche ai sensi del Regolamento interno”.
“Dobbiamo muoverci per scrivere un finale positivo di questa storia – ha detto il capogruppo di De Luca Presidente, Carmine Mocerino - , siamo pronti ad eventuali modifiche migliorative purché si arrivi ad un testo condiviso e che venga approvato subito perché l’accelerazione di questa tematica incide sulla vita delle migliaia di partecipanti e delle loro famiglie”.
“Il corso-concorso regionale è stato fatto per dare una possibilità ai tanti giovani che vi hanno partecipato, adesso c’è l’opportunità della semplificazione prospettata dal Ministro Brunetta e, quindi, bisogna coglierla anche per dare il giusto riconoscimento al lavoro svolto da questi giovani nelle pubbliche amministrazioni in questi ultimi mesi attraverso una prova scritta sulla base di una banca dati”– ha evidenziato la consigliera Bruna Fiola (Pd).
“Per trovare un documento condiviso, avevamo chiesto di rinviare la Commissione, ma non è stato possibile – ha detto la capogruppo di FI Annarita Patriarca - , è nostro interesse addivenire ad una soluzione concordata purché si tenga conto del quadro giuridico concordato da Ministero e Regione che prevede una ulteriore prova scritta e purchè si dia la possibilità alla nostra coalizione di dare un contributo modificativo al testo proposto e si garantisca la presenza della Giunta”.
“Il nostro lavoro di indirizzo politico è importante, nelle more della definizione della necessaria modifica parlamentare, perché, se il lavoro parlamentare andrà a buon fine, quelle norme potranno essere applicate anche alle procedure in corso, come quella regionale, ciò tenuto conto del forte fabbisogno dei Comuni di rinnovamento della propria dotazione organica” – ha aggiunto Massimiliano Manfredi (Pd). “Credo che non ci sia più il tempo di potersi dividere su questo importante tema – ha detto la Vice presidente vicario Loredana Raia (Pd) - e quindi dobbiamo dare un indirizzo politico come Consiglio Regionale della Campania”.
In particolare, la Risoluzione impegna, tra l’altro, il Presidente e la Giunta regionale ad assicurare, qualora sia confermata in maniera definitiva un’ulteriore prova scritta, derogando al bando in essere, la presenza di una banca dati con un numero di domande limitato in considerazione dei tempi a disposizione. Essa prevede, altresì, di eliminare, derogando al bando in essere, la seconda soglia di sbarramento del punteggio minimo 21 prevista, valutando che il superamento della prima soglia concorre come previsto dal bando alia definizione del risultato finale del singolo candidato; di prevedere che le conoscenze linguistiche ed informatiche, qualora sia prevista un’ulteriore prova, possano essere considerate come punteggio aggiuntivo; di verificare di valorizzare ulteriormente, derogando al bando in essere, l’espletamento del tirocinio e la tesina finale ad essa dedicata; di prevedere la possibilità di utilizzare la lista degli idonei non borsisti per sopperire sia alle probabili figure carenti che non saranno coperte dal numero dei borsisti selezionati e sia dal fabbisogno aggiuntivo di personale degli enti che hanno fatto richiesta di disponibilità dopo la chiusura dei termini previsti perché non in condizione al momento dei termini stessi di poter espletare attraverso l’attivazione di un corso formativo presso l’ente richiedente; di prevedere all’interno dell’ulteriore bando in via di definizione ma già finanziato nella fase formativa di includere gli idonei non borsisti impegnati nelle precedenti ipotesi all’interno del percorso formativo; di provvedere all’aggiornamento del fabbisogno del personale per assorbire i candidati già formati che rientrano attualmente nel 20% di sovrannumero.