NAPOLI, 16 GENNAIO 2014 " Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto dal Presidente Paolo Romano, ha approvato con 40 voti favorevoli " di maggioranza e opposizione (si è astenuto il consigliere Fernando Zara, Fd'I) - il disegno di legge, ad iniziativa dell'assessore regionale all'ambiente, Giovanni Romano, di Riordino del servizio di gestione dei rifiuti urbani.
Il Consiglio ha anche approvato un Ordine del Giorno, su iniziativa del consigliere Antonio Amato (Pd) e sottoscritto da tutti i capigruppo, che fa voti al Governo e al Parlamento per garantire l'attuazione dell'art. 13 del disegno di legge che prevede il trasferimento, mediante passaggio di cantiere, dei lavoratori dei Consorzi di bacino agli affidatari dei servizi comunali di gestione dei rifiuti, prevedendo un emendamento da sottoporre alla approvazione del Parlamento per lo stanziamento di 32 milioni di euro per tale ricollocazione lavorativa.
Questi - in sintesi - i punti fondamenti del disegno di legge: gli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO), che corrispondono ai confini delle province di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, e, per Napoli e la sua provincia, è prevista la suddivisione in n. 3 ATO, per lo svolgimento in forma associata del servizio; i Sistemi Territoriali Operativi (STO) per consentire l'organizzazione puntuale dei servizi in base alle diversità territoriali è garantita l'autonomia decisionale dei Comuni, i cui Sindaci sono riuniti in Conferenze d'Ambito, mentre è prevista la Conferenza d'Ambito ristretta per le decisioni che riguardano gli STO. Il ddl affronta anche la problematica occupazionale dei lavoratori dei Consorzi di bacino e delle società da essi partecipate, già dipendenti alla data del 31 dicembre 2008, prevedendone l'assegnazione e il trasferimento, mediante passaggio di cantiere, agli affidatari dei servizi comunali di gestione dei rifiuti, nonché quello del personale dipendente delle società provinciali, richiamando, per tutti, la norma di salvaguardia di cui al D.lgs. 152/2006 art. 2020 comma 6 e prevedendo che, fino al reimpiego di questi lavoratori, è vietato procedere a nuove assunzioni per lo svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti.