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IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO LA LEGGE PER I GIOVANI IMPRENDITORI AGRICOLI

NAPOLI, 9 DICEMBRE 2015 " Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Rosa D'Amelio, ha approvato con 38 voti favorevoli, con l'astensione del gruppo del M5S, la proposta di legge "Interventi per i giovani imprenditori agricoli, a firma del capogruppo di Caldoro Presidente Carmine Mocerino che ha sottolineato: "la Regione punta sull'agricoltura e sui giovani imprenditori agricoli per porre in essere una leva per lo sviluppo del territorio e per l'occupazione e lo fa incentivando la semplificazione e favorendo l'impresa agricola giovanile. Ad introdurre la pdl all'esame del Consiglio, il presidente della VIII Commissione Maurizio Petracca (Udc) che ne ha sottolineato "l'importanza al fine di favorire l'occupazione giovanile in un settore che da sempre è vitale per l'economia e per lo sviluppo. La legge favorisce il ricambio generazionale in agricoltura e nell'impresa agricola anche per offrire ai giovani opportunità di lavoro. A Tal fine, la pdl favorisce il miglioramento della imprenditorialità giovanile in agricoltura, semplificando le procedure per i giovani imprenditori che vogliano per la prima volta gestire un suolo agricolo o bene pubblico a vocazione rurale. La pdl stabilisce alcuni criteri preferenziali nell'affidamento dei suoli,  tra cui il non aver compiuto ancora 40 anni, il possedere conoscenze e competenze professionali, per le società, anche costituite in forma di cooperativa, il requisito deve essere posseduto dal rappresentante legale e dalla maggioranza dei soci; l'iscrizione per la prima volta nel registro delle imprese sezione speciale delle aziende agricole o delle imprese costituite in cooperative. 
Proseguendo nei lavori, il Consiglio ha approvato a maggioranza (23 voti favorevoli e 17 astenuti)  con l'astensione dei gruppi dell'opposizione, la proposta di legge: "Approvazione debito fuori bilancio ai sensi dell'articolo 73 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli Enti Locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42), come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126 (Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118 recante disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro organismi a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n.42) , di cui è stato relatore il Presidente della II Commissione Francesco Picarone (Pd), che ha introdotto all'esame dell'Aula anche il Disegno di Legge "Riconoscimento di debito fuori bilancio ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126  Reg. Gen. n. 136 DGR 619 del 2/12/2015 (Riconoscimento debito fuori bilancio a favore Società in House SMA CAMPANIA S.p.A. per il servizio antincendio boschivo (A.I.B.) 2013, anch'esso approvato (6 favorevoli, 18 astenuti) dal Consiglio a maggioranza. Sul tema sono intervenuti il consigliere questore alle finanze Antonio Marciano (Pd) che ha sollecitato l'Aula ad approvare il provvedimento "per garantire la tutela dei lavoratori che attendono lo stipendio e la serenità delle loro famiglie e il consigliere Luciano Passariello (FDI) che ha sollecitato la Giunta a garantire la sollecitudine dei procedimenti regionali nella liquidazione delle risorse stanziate per la società. Il ddl, ad iniziativa della Giunta regionale prevede il riconoscimento di un debito fuori bilancio di Euro 4.258.000,00  derivante dal servizio antincendio boschivo svolto dalla società in house della Regione Campania nel periodo marzo-maggio 2013. Al finanziamento di tale debito si provvede mediante variazione di bilancio approvata con delibera di Giunta regionale n. 160 del 28 marzo 2015. 
Il Consiglio ha, quindi, approvato all'unanimità un ordine del giorno finalizzato a creare nelle strutture ospedaliere il cosiddetto "codice rosa, dedicato al sostegno delle donne che hanno subito violenza sessuale o domestica
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