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CONSIGLIO APPROVA LEGGE REGIONALE REVISIONE STATUTARIA IN SECONDA LETTURA

Napoli, 29 aprile 2016 " Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Rosa D'Amelio, ha approvato a maggioranza (30 voti favorevoli, 7 contrari del M5S, 8 astenuti del centrodestra, 4 non votanti " 45 presenti, 45 votanti), in seconda lettura, la Legge regionale di revisione statutaria concernente modifiche degli articoli   49   e  54 della legge regionale 28 maggio 2009, n.6 (Statuto della Regione Campania). Approvata in prima deliberazione l'8 febbraio scorso, la legge regionale estende la questione di fiducia posta dal Presidente della Giunta regionale alle materie di particolare rilevanza definite strategiche nella risoluzione di approvazione del documento di programmazione economico e finanziaria regionale, e prevede la procedura d'urgenza per l'approvazione di un disegno o di una proposta di legge ritenuta dalla Giunta di particolare rilevanza per l'attuazione dell'indirizzo politico ovvero attuativa degli impegni definiti strategici nella risoluzione di approvazione del documento di programmazione economico e finanziaria. In tale ipotesi, trascorsi venti giorni dalla presentazione del progetto senza che l'esame dello stesso sia stato concluso in Commissione, il Consiglio è convocato per l'esame e l'approvazione del testo. 
Sulla legge di revisione statutaria si è sviluppato un ampio dibattito che ha visto anche l'intervento del Presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca che ha evidenziato "l'importanza di adeguare i tempi delle decisioni delle Istituzioni alle tante emergenze sociali del territorio, dalla crisi della sanità e dei trasporti, un atto di rispetto nei confronti dei cittadini della Campania che impegna tutte le forze politiche, la modifica statutaria è un atto di rispetto per i cittadini che hanno votato un programma. E' un dovere garantire le condizioni di efficacia perché quel programma sia rispettato. Per il gruppo del M5S, che ha votato contro, "la legge di revisione statutaria calpesta la democrazia e il ruolo del Consiglio.    "Questa legge - ha replicato De Luca - è anche un atto di rispetto per il consiglio regionale. Noi potevamo scegliere la furbizia. C'è un sistema semplice per strozzare il dibattito e annullare la trasparenza ed è quello di inserire nel collegato alla legge di stabilità tutto quello che si vuole, facendo votare la fiducia. Una prassi che ritengo offensiva per i consiglieri regionali e per la trasparenza del dibattito. E' mille volte più rispettosa la strada del confronto esplicito, non delle leggi approvate in maniera occulta dentro un capitolo di trecento articoli in cui si fa passare di tutto. Ci impegneremo per individuare un percorso di ulteriore possibilità di dibattito ed esplicitazione delle posizione dei consiglieri regionali e gruppo". 
"Sono contrario al voto di fiducia, mi sembra una forzatura ma capisco l'esigenza della maggioranza e quindi ci asterremo", ha spiegato il capogruppo di Fi Armando Cesaro.  Avete vinto le elezioni - ha detto Cesaro - è giusto così, forse avremmo fatto la stessa cosa se avessimo vinto noi. La richiesta del voto di fiducia passerà comunque per un tavolo politico, c'è stata una mediazione". 
Il Consiglio ha approvato (con 15 voti favorevoli, 13 astenuti e 10 non votanti " presenti 38, votanti 38)   il Disegno di legge: "Misure urgenti per la semplificazione delle norme in materia di prevenzione del rischio sismico. Modifiche alla legge regionale 7 gennaio 1983, n.9 ad iniziativa del Presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca. Il provvedimento è stato introdotto dal Presidente della IV Commissione, Luca Cascone (De Luca Presidente in Rete), che ha spiegato: "l' obiettivo di questa modifica di legge è migliorare e incrementare i controlli nelle zone ad alto rischio sismico ma semplificare le procedure nel caso di lavori minori, nell'ottica di semplificare i procedimenti amministrativi afferenti le competenze regionali in materia di difesa del territorio dal rischio sismico nel rispetto dei vincoli normativi nazionali in materia. Sul tema è intervenuta anche la consigliera Maria Grazia Di Scala (FI), relatrice di minoranza, ha stigmatizzato: "gli emendamenti che avevamo presentato avrebbero potuto rendere questo provvedimento veramente efficace rispetto ai problemi dei cittadini e dei territori, e invece c'è stata la volontà di escluderli e ha auspicato che "nel futuro si possa discutere con maggiore democrazia e partecipazione a garanzia della tutela degli interessi generali, annunciando l'astensione del proprio partito. 
Il Consiglio ha approvato con 41 voti favorevoli (su 41 votanti) il Disegno di legge: "Misure per potenziare e rendere effettivo il diritto allo studio universitario ,  su iniziativa del Presidente della Giunta regionale e dell'assessore al bilancio, ed introdotto all'esame dal Presidente della VI Commissione, Tommaso Amabile (Pd): "il ddl " ha spiegato -  al fine di efficientare i servizi e ridurre i costi - riduce da sette a due le AADISUC (Aziende Regionali per il Diritto allo Studio Universitario della Campania), con conseguente riduzione dei rispettivi cda, rispettivamente con sede legale e amministrativa in Napoli e Salerno, che si avvalgono di sedi operative per l'erogazione dei servizi nelle province in cui hanno sede legale le istituzioni universitarie.  Obiettivo è dare slancio alle attività delle AADISUC affinchè garantiscano servizi agli studenti, aventi specifici requisiti di reddito e di merito, a cominciare dalle borse di studio. Per garantire il confronto, il dialogo e la partecipazione degli studenti alla realizzazione del sistema di interventi e dei servizi, è istituita la Consulta permanente Studenti-Regione. 
Sul tema è intervenuto anche il consigliere Luigi Saiello (M5S: "l'ottimo sarebbe stato una sola azienda regionale, ma, ci rendiamo conto che per ora, la scelta adottata è positiva per favorire la gradualità affinchè la spending review non comprima i diritti degli studenti. Abbiamo contribuito in modo determinante alla stesura di questo testo e voteremo a favore per la sua importanza, così come siamo sempre pronti a dare il nostro contributo con le nostre proposte emendative per migliorare provvedimenti importanti per i giovani e per la società.
"E' una legge condivisa dalla stragrande maggioranza delle associazioni studentesche e degli operatori del settore e con la condivisione dei Rettori, una legge che è figlia dell'intero Consiglio nell'interesse degli studenti " ha spiegato il capogruppo di Campania Libera Francesco Borrelli " che si è soffermato su alcune delle proprie proposte emendative: "gli studenti e gli enti restano proprietari delle borse di studio che hanno pagato e i proventi della tassa non possono essere usati dalla regione e dall'Adisu per finalità diverse dai servizi agli studenti e ci sarà piena trasparenza sulla pubblicazione dei bilanci. Quindi, abbiamo razionalizzato e semplificato organismi comportanti spese ma abbiamo tenuto in piedi gli importanti organismi rappresentativi degli studenti. 
"Voto favorevole anche dal centrodestra con il capo dell'opposizione Stefano Caldoro che si è soffermato sulla riduzione delle Adisu evidenziando, però, che "se Napoli ha una sua logica di omogeneità, tale logica non c'è per la unificazione delle altre Adisu che rischia di determinare difficoltà nell'accesso ai servizi. 
Il Consiglio ha approvato a maggioranza, con l'astensione del M5S, tre provvedimenti relativi a debiti fuori bilancio, introdotti all'esame dell'Aula dal Questore alle finanze Antonio Marciano e dal Presidente della Commissione Bilancio Francesco Picarone (Pd).  
Infine, il Consigliere Gennaro Saiello (M5S), ha introdotto all'esame dell'Aula la Mozione "Accesso ai contributi riconosciuti dal Ministero  dello sviluppo economico di cui al DM 24 febbraio 2016 per iniziative a vantaggio dei consumatori, di cui all'articolo 148, comma 1 della legge 23 dicembre 200, n.388 che impegna la Giunta regionale a presentare al Ministero dello Sviluppo economico, entro e non oltre il 1° settembre 2016, data di scadenza del bando, un programma generale di intervento per la realizzazione di iniziative mirate all'assistenza, all'informazione e alla educazione a favore di consumatori ed utenti, con particolare riferimento all'esercizio dei diritti e delle opportunità previste da disposizioni regionali, nazionali ed europee e particolarmente nei seguenti settori: inquinamento filiera produttiva agro-alimentare, calmieramento e trasparenza dei prezzi, riduzione dei tempi di attesa nei servizi di assistenza telefonica, mancanza di trasparenza amministrativa e fiscale, informazioni in tempo reale sul trasporto pubblico locale e viabilità. 
In riferimento alla parte della mozione relativa alla vertenza Almaviva Contact e Gepin Contact, è intervenuto il consigliere Antonio Marciano evidenziando l'impegno comune della III Commissione che ha approvato una Risoluzione in difesa dei livelli occupazionali e dell'intero Consiglio e auspicando il prosieguo di un lavoro unitario nella seduta consiliare pomeridiana prevista per oggi, proposta sulla quale si è espresso a favore il capo dell'opposizione dei centrodestra Stefano Caldoro.  
Sul tema anche il consigliere Gianluca Daniele (PD), firmatario della mozione "Vertenza Almaviva Contact e Gepin  Contact , per sottolineare l'impegno generale per tutelare i livelli occupazionali ma anche per invitare a distinguere le diverse problematiche delle due aziende per individuare le risposte adeguate per garantire il prosieguo delle attività produttive. 
"Va rispettato il lavoro delle Commissioni " ha sottolineato Valeria Ciarambino (M5S) e vanno approvati provvedimenti che non siano stati superati dai fatti. 
A concludere il dibattito, la Presidente D'Amelio che ha rinviato ai lavori pomeridiani del Consiglio che inizieranno alle ore 16.  
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