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PIANO PAESAGGISTICO: IL CONSIGLIO REGIONALE RIPRENDERA' L'ESAME LUNEDI' 31 MARZO DALLE ORE 17 A OLTRANZA

25 Marzo 2014
NAPOLI, 25 MARZO 2014 " Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Paolo Romano, riprenderà l'esame del Piano paesaggistico lunedì 31 marzo dalle ore 17 ad oltranza. 
Le principali disposizioni del disegno di legge "Norme in materia di tutela e valorizzazione del paesaggio in Campania per l'attuazione della pianificazione paesaggistica regionale ai sensi dell'articolo 135 del D.lgs. 42/2004 possono così essere sintetizzate: 
Principi, finalità e normative di riferimento:  
la legge disciplina l'attuazione dei principi e l'esercizio delle funzioni e dei compiti amministrativi in materia di tutela e valorizzazione del paesaggio; 
la Regione riconosce il valore del paesaggio in quanto componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni e fondamento della loro identità, nel rispetto dei principi dell'art. 9 della Costituzione e della Convenzione Europea del paesaggio sottoscritta a Firenze il 20 ottobre 2000 e ratificata con Legge 9 gennaio 2006 n. 14 e nella parte terza del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al D.lgs. 24 gennaio 2004 n. 42; 
le politiche paesaggistiche volte alla protezione, gestione, pianificazione dei paesaggi vengono esercitate dalla Regione secondo i principi della partecipazione del pubblico, delle autorità locali e regionali e degli altri soggetti coinvolti, e della sensibilizzazione/partecipazione dei cittadini sul tema della salvaguardia del paesaggio. 
Il Piano paesaggistico regionale (PPR): è lo strumento di pianificazione, in attuazione degli artt. 135 e 143 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, nel rispetto della Convenzione Europea del paesaggio e in relazione con le disposizioni del Piano territoriale regionale (PTR) e delle Linee guida per il paesaggio approvati con Legge regionale 13 ottobre 2008 n. 13, denominata "Piano Territoriale Regionale, che costituisce il quadro di riferimento normativo per lo sviluppo sostenibile del territorio regionale, dei piani e dei programmi regionali, provinciali e comunali. 
Esso ha i seguenti contenuti: individua i caratteri specifici del paesaggio regionale  delimita le aree tutelate per legge; individua i rischi derivanti dal mutamento degli scenari territoriali e definisce le strategie e le prescrizioni d'uso necessarie a tutelare i valori paesaggistici e a riqualificare gli ambiti deteriorati; detta gli indirizzi e definisce le prescrizioni per le pianificazioni territoriali, urbanistiche e di settore per il perseguimento degli obiettivi di qualità paesaggistica; definisce gli obiettivi di tutela e valorizzazione del paesaggio da realizzare con singole azioni e definisce prescrizioni d'uso di carattere generale. 
La Regione Campania, mediante l'attività di copianificazione, ovvero di concertazione integrata tra i soggetti istituzionali titolari di funzioni di pianificazione territoriale e urbanistica, come prevista dall'art. 4 della L.R. 13/2008, predispone il Piano paesaggistico regionale.
A tal fine, il PPR, adottato con delibera di Giunta regionale è pubblicato sul Burc per consentire, entro sessanta giorni, la partecipazione e la formulazione di eventuali osservazioni da parte di soggetti singoli o associati. 
Il PPR viene poi sottoposto all'esame del Consiglio regionale per l'approvazione da parte del quale è previsto il termine di sessanta giorni. 
Coordinamento della pianificazione paesaggistica con altri strumenti di pianificazione: gli enti territoriali sovra comunali e i Comuni conformano o adeguano i rispettivi piani e programmi al PPR entro due anni dalla sua approvazione, richiedendo l'attivazione della Conferenza permanente di pianificazione, prevista dall'art. 5 della legge regionale 13/2008, presieduta dall'Assessore regionale al governo del territorio e composta dal Presidente della Commissione consiliare regionale competente e  dall'Assessore al bilancio, alla quale partecipa anche il rappresentante del Ministero per i beni e le attività culturali. 
Il Piano paesaggistico regionale e il piano territoriale regionale costituiscono gli strumenti di pianificazione territoriale a scala regionale con funzioni di guida, indirizzo e governo delle trasformazioni urbanistiche a livello provinciale e comunale.  
La valorizzazione paesaggistica: la valorizzazione del paesaggio è realizzata mediante azioni e progetti di recupero e di miglioramento dei territori in attuazione degli obiettivi di qualità paesaggistica fissati dal PPR e si attua mediante: 
il Piano paesaggistico regionale; i Piani di assetto territoriale e di area vasta; i Piani urbanistici comunali (PUC); il sistema dei centri storici;  i progetti di riqualificazione e ricostruzione dei paesaggi campani; la rete ecologica regionale, provinciale e comunale comprendente le aree naturali protette nazionali e regionali e i siti di Natura 2000; la rete dei bacini idrografici comprese le fasce costiere;  i piani di risanamento forestale e i piani di sviluppo agricolo. 
Strumenti per la pianificazione sostenibile: il PPR individua una serie di strumenti per rafforzare la componente ambientale del paesaggio regionale: l'ecoconto che misura l'impoverimento del valore di un determinato territorio; il parco di assorbimento per il riordino territoriale; la componente naturalistica per la protezione di tutti i beni naturali; le aree di trasformabilità quali ambiti di potenziale trasformazione del territorio; la perequazione, la compensazione e l'incentivazione, in ambito urbanistico e territoriale, secondo le norme regionali sul governo del territorio; i progetti di valenza paesaggistica strategica applicabili ad ambiti di area vasta. 
Autorizzazione paesaggistica: le funzioni relative alle autorizzazioni per progetti di opere da realizzarsi da parte di proprietari, possessori o detentori di immobili o aree sottoposti a tutela paesaggistica vengono delegate ai Comuni, che saranno competenti anche per quanto riguarda l'adozione dei provvedimenti di rimessione in pristino in caso di violazioni. La Regione svolge, invece, le funzioni di vigilanza e di intervento in via sostitutiva in caso di inerzia dei Comuni. 
I Comuni esercitano le funzioni loro delegate previa acquisizione del parere delle Commissioni locali per il paesaggio, la cui composizione viene definita dalla Giunta regionale secondo quanto previsto dall'art. 148 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, ovvero con soggetti con particolare e qualificata esperienza nella tutela del paesaggio. Inoltre, la Giunta regionale istituisce la Commissione regionale per la formulazione delle proposte di cui all'art. 137 del Codice per la dichiarazione di notevole interesse pubblico. 
Abrogazioni e modifiche legislative (Art. 15): oltre ad abrogare a scopo semplificativo alcune leggi regionali vigenti, il ddl introduce due importanti modifiche legislative riguardanti:
l'individuazione dei territori ricadenti nel Piano Urbanistico Territoriale dell'area sorrentino/amalfitana (art. 2 L.R. 21/2003) nella quale, secondo l'attuale normativa, rientrano tutti i Comuni compresi nei territori di cui trattasi, al fine di farvi rientrare i soli ambiti della costiera amalfitana, della penisola sorrentina e Monti Lattari, così come individuati dai Decreti ministeriali di dichiarazione di notevole interesse pubblico ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio e, pertanto, sottoposti a tutela.  
le norme urbanistiche per i Comuni rientranti nelle zone a rischio vulcanico dell'area vesuviana (art. 2 L.R. 21/2003) per le quali si prevede che " a decorrere dall'entrata in vigore del disegno di legge " gli strumenti urbanistici generali ed attuativi dei Comuni rientranti nella cosiddetta "Zona rossa ad alto rischio Vesuvio non possono contenere disposizioni che consentano nuova edificazione a scopo residenziale, mediante l'aumento dei volumi abitabili e dei carichi urbanistici derivanti dai pesi insediativi nei rispettivi territori. 
Si prevede, inoltre, a decorrere dalla entrata in vigore della legge, il divieto per le amministrazioni competenti ad assumere provvedimenti di approvazione o di esecutività degli strumenti attuativi dei piani regolatori generali dei Comuni rientranti nella Zona rossa, comportanti nuova edificazione a scopo residenziale, ad eccezione degli edifici realizzati precedentemente alla entrata in vigore della approvazione del disegno di legge. Si prevede, altresì, una modifica dell'art. 5 della L.R. 21/2003 escludendo dai divieti imposti dalla normativa gli interventi edilizi sugli immobili esistenti previsti dall'art. 3 comma 1 lett. a,b,c del DPR 6 giugno 2001 n.380, ovvero interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e di restauro e risanamento conservativo.  
Il ddl dispone ulteriori modifiche legislative riguardanti, tra l'altro, l'art. 3 comma 3 della Legge regionale 22 dicembre 2004 n. 16 (Norme sul governo del territorio) prevedendo che la pianificazione provinciale e comunale si attui mediante disposizioni strutturali e programmatiche operative; gli Accordi di programma, quando necessiti un'azione urbanistica integrata dei diversi Enti locali, al fine di semplificare e snellire le procedure burocratiche; il piano territoriale di coordinamento provinciale, prevedendo che le sue disposizioni programmatiche siano anche operative e stabilendo il termine di 18 mesi entro cui il Piano urbanistico comunale vigente debba adeguarsi allo strumento di pianificazione provinciale, il quale " è precisato " nella fase di adeguamento al Piano paesaggistico regionale " si adegua o si sostituisce assumendone valore ed effetti, ai piani di settore (sono, inoltre, abrogate le norme che prevedono il ricorso a intese con le amministrazioni statali competenti o con altre autorità ed organi preposti ai fini della definizione del Ptcp e che prevedono che tale piano abbia valore e portata di piano regolatore delle aree e dei consorzi industriali). 
Le modifiche legislative riguardano anche il Piano urbanistico comunale (Puc), lo strumento urbanistico generale del Comune che disciplina le trasformazioni urbanistiche ed edilizie, nel senso di abolire, tra i suoi contenuti, la disciplina della tutela ambientale e la individuazione della perimentrazione degli insediamenti abusivi (abolendo il richiamo alla data del 31 dicembre 1993 fissata dalla legge attualmente vigente) al fine di realizzare un'adeguata urbanizzazione primaria e secondaria, rispettare gli interessi di carattere storico, artistico, archeologico, paesaggistico-ambientale ed idrogeologico, realizzare un razionale inserimento territoriale ed urbano degli insediamenti. 
Inoltre, in relazione al Regolamento urbanistico comunale, si prevede che, ai sensi del DPR 380/2001, la Giunta regionale, sentito il Consiglio delle autonomie locali, stabilisca i criteri per l'aggiornamento degli oneri di urbanizzazione; per gli elaborati da allegare agli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica, che essi siano adottati con decreto dirigenziale e non già con delibera di Giunta regionale; sono confermati i contributi ai Comuni per dotarsi dei Piani urbanistici comunali e dei Regolamenti urbanistici edilizi comunali con risorse da appostarsi con legge annuale di bilancio; è abrogata la norma che fissa il termine di due anni dalla entrata in vigore del Ptcp entro cui i Comuni adottano il Puc e il Ruec. 
Infine, per quanto riguarda i contenuti del Piano Territoriale Regionale, di cui all'art. 2 della L.R. 13/2008, è prevista l'abrogazione del comma 2 secondo cui il PTR fornisce il quadro di coerenza per disciplinare nei PTCP i settori di pianificazione di cui alla legge regionale n. 16/2004, articolo 18, commi 7 e 9, al fine di consentire alle Province di promuovere, secondo le modalità stabilite dall'articolo 20, comma 1, della stessa legge, le intese con amministrazioni pubbliche ed organi competenti; inoltre, in materia di attività di copianificazione è previsto che, ove l'intesa conclusiva della Conferenza permanente di pianificazione tra Regione, Provincia/e richieda necessariamente l'approvazione degli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale o loro varianti, si proceda con l'accordo di pianificazione, disciplinato con Regolamento regionale, che equivale a dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza delle previsioni in esso contenute; è abrogata la norma istitutiva dei laboratori di pianificazione partecipata, quale strumento operativo per la costruzione del processo di copianificazione; sono abrogate le norme relative all'adeguamento, entro dodici mesi, ai PTCP da parte dei Comuni che hanno adottato il PUC prima dell'entrata in vigore degli stessi; sono abrogate le norme relative alla perdita di validità ed efficacia dei Piani Territoriali Paesistici (PTP) vigenti, ivi compreso il PUT di cui alla legge regionale 27 giugno 1987,
dalla approvazione del Piano paesaggistico di cui al decreto legislativo n.42/2004, articolo 135; è abrogata la norma istitutiva dell'Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio con funzione di centro cartografico regionale.
Sono abrogate " dalla entrata in vigore del Piano paesaggistico regionale " la L.R. 5/2005 per la costituzione di una zona di riqualificazione paesistico-ambientale intorno all'antica città di Velia e la L.R. 21/2003 - Norme urbanistiche per i comuni rientranti nelle zone a rischio vulcanico dell'area vesuviana.
 

NEWSLETTER LE ATTIVITA' DELLE COMMISSIONI n. 50 bis/IX Leg. del 24 marzo 2014

24 Marzo 2014
Lo stato di attuazione della Legge n. 6 del 6 febbraio 2014 (Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto Legge 10 dicembre 2013 n. 136 recante disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali e a favorire lo sviluppo delle aree interessate) in riferimento alle norme sulla Terra dei Fuochi: è il tema dell'audizione che la Commissione Speciale Controllo delle bonifiche ambientali e siti di smaltimento dei rifiuti ed ecomafie, presieduta da Antonio Amato (Pd), terrà martedì 25 marzo alle ore 11, insieme con gli Assessori regionali all'ambiente e all'agricoltura, Giovanni Romano e Daniela Nugnes, con i Sindaci dei Comuni delle province di  Napoli e di Caserta, con il Commissario prefettizio contro i roghi tossici Donato Cafagna, il Direttore Generale dell'Agenzia regionale protezione ambientale campana, l'Associazione Medici dell'Ambiente, Don Maurizio Patriciello e i Comitati civici della Terra dei Fuochi. 
Nello stesso giorno, si riuniranno, altresì, le seguenti Commissioni: 
alle ore 10,30, la III Commissione consiliare permanente per esaminare la proposta di legge a firma del suo Presidente Giovanni Baldi (Ncd) volta a promuovere la valorizzazione dei territori interessati dalle produzioni della Ceramica Artistica e Tradizionale, riconosciute dal Decreto del Ministero dell'Industria del 26/6/1997; 
alle ore 12,30, la Commissione Speciale politiche Giovanili, disagio sociale e occupazione, presieduta da Rosa D'Amelio (Pd), per un'audizione con il direttore di Anci Campania Pasquale Granata e la docente dell'Università di Salerno Emiliana Mannese sul progetto "Giustino Fortunato, dal nome del noto meridionalista e scrittore sul mondo sociale, produttivo e lavorativo del Mezzogiorno d'Italia, avente lo scopo di formare una nuova figura professionale, l'esperto del territorio; 
alle ore 14,00, la Commissione Speciale per la trasparenza, per il controllo delle attività della Regione e degli Enti collegati, presieduta da Nicola Caputo (Pd), per un'audizione con gli assessori regionali competenti, con i rappresentanti delle associazioni del Forum Agenda 21 e il portavoce del Comitato Terra dei Fuochi sugli indirizzi politici, atti e provvedimenti del governo regionale per il complesso monumentale Real Sito di Carditello, recentemente acquisito dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, e per la valorizzazione dell'area vasta dei Regi Lagni interessata dalle problematiche della Terra dei Fuochi;
alle ore 15,30, la VIII Commissione consiliare permanente, presieduta da Pietro Foglia (Ncd), per esprimere il parere sui disegni di legge del Collegato alla Legge di Stabilità regionale 2014, e, alle ore 16,00, per un'audizione sulla problematica derivante dalla bruciatura di residui vegetali, che vedrà la partecipazione degli assessori regionali competenti e dei Sindaci dei Comuni interessati.  
(Aggiornata  a  lunedì 24  marzo 2014 ore 11,00 )
(Le ulteriori convocazioni di Commissioni saranno oggetto di integrazione alla presente Newsletter). 

"Newsletter sulle attività delle Commissioni"

GARANTE INFANZIA: UN TAVOLO TECNICO PER RILANCIARE INETRVENTI A TUTELA MINORI PRESENTATA LA RELAZIONE ANNUALE 2013

20 Marzo 2014
NAPOLI, 19 MARZO 2014 " "Serve una vera e propria mobilitazione culturale e politica per affrontare le tante emergenze che colpiscono l'infanzia in Campania e l'attuazione di un tavolo tecnico con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati per riformare e rilanciare gli interventi a favore dei minori. 
E' quanto propone il Garante per l'infanzia e l'adolescenza della Regione Campania Cesare Romano nel presentare la relazione annuale 2013 sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza in Campania.
"C'è ancora molto lavoro da fare e molte sfide da raccogliere sul piano regionale per la tutela dei diritti dei minori contro l'abuso, i maltrattamenti, lo sfruttamento, l'abbandono, l'evasione scolastica, la devianza e le nuove emergenze che riguardano il mondo dell'infanzia " ha spiegato il Garante dell'Infanzia sottolineando che "sono ancora alti gli indici dei fenomeni di devianza e di disagio, dalla dispersione all' evasione scolastica, dallo sfruttamento lavorativo e sessuale all'abuso e ai maltrattamenti, oltre ai casi di pedofilia, di abuso di alcool e di droghe, problematiche alle quali si sono aggiunte nuove emergenze come il cyber bullismo, il gioco d'azzardo, la microcriminalità,  la povertà e il rischio povertà, l'abuso sessuale intra-familiare, il sexting.
Entrando nel dettaglio dei dati contenuti nella relazione del Garante regionale per l'Infanzia emerge quanto segue: "la Campania è in testa alla classifica del gioco d'azzardo minorile con il 57,8% degli studenti giocatori, contro la media nazionale del 47,1% dei giovani delle scuole medie superiori; ha una microcriminalità più elevata rispetto alla Calabria o alla Sicilia;  in Campania sono 130.000 i minori in condizioni di povertà assoluta, l'11,7% della popolazione minorile rispetto ad una media nazionale del 10,3%.; l'abuso sessuale intra-familiare è più diffuso di quanto si creda, con il Censis che certifica un abuso quotidiano ogni 400 bambini, i due terzi avvengono tra le mura domestiche ad opera di familiari o conoscenti;  il 74 % degli adolescenti maschi e il 37 % delle femmine ricorre al cyber sex, divenuto una vera e propria moda fra i giovani. 
Dall'analisi dei problemi alle concrete iniziative, il Garante dell'Infanzia sottolinea la necessità di dare vita a campagne di sensibilizzazione sociale in collaborazione con le scuole, con i servizi sociali e con gli oratori per prevenire i fenomeni di abuso ma anche per agevolare le denunce alle autorità competenti e le segnalazioni al Garante Nazionale, di intensificare l'attività di Vigilanza nelle strutture residenziali e semi residenziali per minori, di favorire rapporti interistituzionali e di collaborazione con tutte le istituzioni e i soggetti competenti. 
A al fine, è stata istituita, con legge n. 21 del 13 dicembre 2013 approvata dal Consiglio Regionale della Campania,  la  Consulta Regionale per la promozione e la tutela dei diritti dei minori. 

DDL INTERVENTI RILANCIO E SVILUPPO ECONOMIA, COLLEGATO ALLA LEGGE DI STABILITA' REGIONALE 2014: INIZIA ITER COMMISSIONI

18 Marzo 2014
NAPOLI, 18 MARZO 2014 " E' iniziato nelle Commissioni consiliari permanenti competenti per il parere l'iter consiliare del Disegno di legge ad iniziativa della Giunta regionale "Interventi di rilancio e sviluppo dell'economia regionale nonché di carattere ordinamentale e organizzativo - collegato alla Legge di Stabilità regionale anno 2014.  
Il disegno di legge, le cui disposizioni, ai sensi dell'art. 114 comma 2 del Regolamento Interno del Consiglio regionale, sono state oggetto di stralcio e confluite in due distinti provvedimenti, prevede una serie di interventi per il rilancio e allo sviluppo dell'economia regionale, tra cui: tempi certi per i pagamenti della Regione a favore delle imprese; accelerazione della spesa dei fondi europei; fissazione dei termini dei procedimenti amministrativi di tutela ambientale, tenuto conto delle previsioni legislative nazionali; "Campania Semplice, sito internet dedicato alla semplificazione amministrativa e finalizzato alla qualità della normazione; misure per la definizione dei criteri e delle modalità operative per la realizzazione di opere infrastrutturali pubbliche di interesse collettivo e di interventi di riqualificazione urbana attraverso l'apporto di capitali privati; accelerazione della definizione di procedimenti agevolativi a favore del sistema produttivo regionale; snellimento burocratico per i beneficiari dei nuovi crediti di imposta; semplificazione nella attestazione della regolarità contributiva certificata dal Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) da parte delle imprese al momento della partecipazione ad avvisi o bandi regionali anche se prodotta successivamente ma sempre e comunque prima della concessione dei benefici. 
Sono previsti, inoltre, interventi in materia ordinamentale e organizzativa e di modifica legislativa tesi alla semplificazione amministrativa, alla riduzione dei costi e al rilancio economico regionale, nei settori del turismo, di assetto del territorio ed edilizia abitativa, sviluppo sostenibile e ambiente, trasporti, politiche sociali, agricoltura, energia, salute, volti a stimolare e rilanciare l'economia regionale e l'occupazione. 
Tra le principali disposizioni: l'istituzione dell'Azienda unica per il diritto allo studio universitario (Adisurc) in luogo delle attuali sette; la definizione del Piano di utilizzazione delle aree del demanio marittimo con finalità turistico-ricreative; la liberalizzazione degli orari delle attività accessorie degli stabilimenti balneari; la semplificazione delle procedure in materia di classificazione delle strutture ricettive alberghiere e all'aria aperta; il recupero dei sottotetti realizzati all'entrata in vigore del disegno di legge e alle condizioni fissate dalla legge regionale 15/2000 (facenti parte di edifici realizzati in piena legittimità e con altezza non inferiore a m. 2,40); misure semplificative e specificative per agevolare l'attuazione del "Piano-casa di cui alla Legge regionale 19/2009 per rendere più agevole il rilascio dei titoli abilitativi; misure di incentivo alla edilizia residenziale sociale mediante il recupero di immobili già esistenti; interventi volti a favorire la concorrenza e la non discriminazione, in particolare nel settore delle acque minerali e termali per il quale si prevede procedura selettiva per l'individuazione delle risorse termominerali che viene espletata in sede di rilascio del permesso di ricerca; la fissazione di un canone per l'utilizzo delle acque pubbliche; il conferimento di funzioni amministrative ai Comuni ai quali vengono attribuite le funzioni svolte dalle Comunità Montane, che vengono estinte ferma restando la salvaguardia dei lavoratori; interventi di chiarificazione per gli incentivi alle imprese agevolate dai Contratti di Programma; disposizioni per consentire un più rapido passaggio dalle opere di connessione alla rete elettrica allo scopo di rafforzare la rete elettrica regionale.
E, poi, armonizzazione tra normativa nazionale e regionale circa l'adeguamento del monitoraggio e del controllo dell'esercizio dei servizi TPL al fine di: trasferire i dati all'Osservatorio nazionale e migliorare il controllo sui contratti di servizio e di ridurre gli sprechi; semplificare la procedura per l'adozione della carta dei servizi; ridefinire le modalità di controllo, anche attraverso l'impiego di guardie particolari giurate, e le sanzioni, tra cui è previsto il pagamento di cento volte il costo del titolo di viaggio a carico del viaggiatore senza biglietto, oltre alle spese di procedimento, introiti che vengono destinati alle Aziende di trasporto. E', inoltre, previsto il sistema integrato di infrastrutture (ITSC) a supporto di tutti i comparti della mobilità regionale per favorire il controllo, la sicurezza e i sistemi di viabilità informatica. 
Per quanto riguarda le politiche sociali, si conferisce ai soggetti erogatori di servizi denominati "Centri socio-educativi semiresidenziali già autorizzati la definizione di "Centri diurni polifunzionali per minori allo scopo di favorire l'istruzione e la formazione e di accogliere almeno 150 unità; infine, per il settore della salute, viene prevista la possibilità di rinnovo dei Direttori Generali per una sola volta e viene modificata la composizione della Commissione deputata alla selezione al fine di garantire ulteriormente la qualità e l'imparzialità nella individuazione dei vertici amministrativi della sanità. 
Sono inoltre previste modifiche legislative al fine di: ampliare la composizione della Commissione Regionale Pari opportunità alle rappresentanti degli Ordini professionali; ampliare la composizione del Comitato permanente per la pace e per i diritti umani agli organismi operanti sul territorio e a un rappresentante dell'Ufficio scolastico regionale, sempre senza oneri a carico della Regione; precisare che, tra i medici abilitati a rilasciare certificati per lo sport, ci sono quelli specialisti in medicina per lo sport, quelli della Federazione medico-sportiva italiana del Comitato olimpico nazionale, come previsto dalle norme nazionali; facilitare le elezioni consortili nei Consorzi di bonifica; coordinare e armonizzare le previsioni contenute nella legge regionale 20/2013 contro i roghi di rifiuti alla sopraggiunta normativa nazionale (D.L. 136/2013). 

CONTRASTO ALLA VIOLENZA DI GENERE: GIORNATA DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE IN CONSIGLIO REGIONALE MARTEDI' 11 MARZO ORE 11,00 PRIMO PIANO "SALA SCHERMO SEDE CONSIGLIO REGIONALE

7 Marzo 2014

  NAPOLI, 7 MARZO 2014 " Una Giornata di informazione e formazione sull'attuazione delle misure di prevenzione e contrasto alla violenza di genere in Campania: a promuoverla le Consigliere Regionali della Campania per martedì 11 marzo 2014, alle ore 11,00 presso la sede del Consiglio regionale al Centro direzionale di Napoli Is. F/13, primo piano, "Sala schermo. 

Nell'incontro si farà il punto sullo stato di attuazione delle leggi regionali approvate in questa Legislatura, la Legge n. 2 dell'11/02/2011 "Misure di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere e la Legge n. 22 del 21/07/2012  "Norme per l'organizzazione  di una rete di servizi ospedalieri territoriali per l'accoglienza ed assistenza alle vittime di violenza di genere, e sarà illustrato il Piano di finanziamento regionale dei Centri anti-violenza che prevede risorse e modalità di riparto a favore degli Ambiti territoriali. 
Il programma dei lavori prevede i saluti introduttivi del Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Paolo Romano e dell'Assessore regionale alle Politiche sociali Ermanno Russo e gli interventi delle Consigliere Giulia Abate, Mafalda Amente, Angela Cortese, Rosa D'Amelio, Bianca Maria D'Angelo, Sandra Lonardo, Daniela Nugnes, Monica Paolino, Anna Petrone, Paola Raia, Antonia Ruggiero, Anita Sala, Luciana Scalzi, Annalisa Vessella. 

8 MARZO: COMMISSIONE REGIONALE P.O., INCONTRO-DIBATTITO SU DONNE, LAVORO,MATERNITA' E POLITICA VENERDI' 7 MARZO ORE 10,30 , 1° PIANO SEDE CONSIGLIO REGIONALE

6 Marzo 2014
NAPOLI, 6 MARZO 2014 " "Le Donne: famiglia, lavoro, maternità e politica per promuovere azioni di benessere organizzativo: è il tema dell'iniziativa promossa, in occasione dell'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, dalla Commissione Regionale Pari Opportunità insieme con la IV Commissione Speciale contro il mobbing e le discriminazioni sociali, che si terrà venerdì 7 marzo 2014 ore 10.30  nella sede del Consiglio Regionale della Campania al Centro direzionale di Napoli  isola F/13, 1° piano, "Sala Schermo. 
Il programma prevede i saluti del Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Paolo Romano, del Presidente della IV Commissione speciale antimobbing Donato Pica e della Presidente della Commissione regionale P.O. Francesca Beneduce, e gli interventi delle Consigliere Regionali della Campania.
Al dibattito, moderato dalla dirigente regionale Rossella Franzese, parteciperanno la presidente dell'Ordine dei Psicologi della Campania Antonietta Bozzaotra, la consigliere dell'Ordine degli Avvocati di Napoli Immacolata Troianiello, la consulente del lavoro Stefania Brancaccio, con le testimonianze di due lavoratrici, Iolanda Ippolito, agente della Polizia Municipale e Anna Duraccio, impiegata. E' prevista la partecipazione delle Consigliere di parità delle Province, delle rappresentanti delle Associazioni femminili e dei Consiglieri regionali. 
Nell'ambito delle iniziative per l'8 marzo, giovedì 6 marzo 2014 ore 17.00 la Commissione regionale P.O. si recherà al carcere femminile di Pozzuoli dove verrà presentato il cortometraggio da essa patrocinato, "Prima del silenzio.

COMMISSIONE SPECIALE POLITICHE GIOVANILI: PARERE FAVOREVOLE PROPOSTA LEGGE EDUCAZIONE SICUREZZA STRADALE <br>ASCOLTATI I FORUM GIOVANILI SUL PROGETTO &quot;GARANZIA GIOVANI CAMPANIA

6 Marzo 2014
NAPOLI, 6 MARZO 2014 " La Commissione Consiliare Speciale Politiche giovanili, disagio sociale e occupazionale, presieduta da Rosa D'Amelio (Pd), ha espresso parere favorevole alla proposta di legge, a firma della vice presidente Mafalda Amente (FI), per la promozione e il coordinamento delle politiche giovanili in materia di educazione alla sicurezza stradale e prevenzione degli incidenti stradali.
"Gli incidenti stradali sono la prima causa di mortalità giovanile, un vero e proprio dramma sociale di fronte al quale le Regioni devono scendere in campo concentrando su di sé le funzioni di coordinamento delle iniziative e degli interventi volti alla prevenzione degli incidenti stradali e alla promozione della guida sicura attraverso campagne di sensibilizzazione culturale, il coinvolgimento del mondo scolastico e i centri di guida sicura " ha spiegato la consigliere Amente. 
La proposta di legge prevede, tra l'altro, l'istituzione del Comitato regionale per la sicurezza stradale, sede di confronto e di concertazione tra le istituzioni e tutti i soggetti coinvolti per affrontare sinergicamente questa delicata materia; a tal proposito, su proposta della consigliera Anita Sala (Cd), la Commissione ha anche formulato, nell'ambito del proprio parere, l'indicazione alla VI Commissione permanente, competente per l'esame, che del Comitato faccia parte anche il Forum Regionale Giovanili "allo scopo di garantire la partecipazione attiva dei giovani nella determinazione degli strumenti e delle iniziative finalizzate alla sicurezza stradale " ha spiegato. 
"Una legge molto significativa " ha sottolineato la Presidente D'Amelio " perché volta a mettere in campo azioni di sistema da parte della Regione, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, per favorire la cultura della sicurezza stradale, attraverso campagne di sensibilizzazione, e per promuovere iniziative concrete, come la guida sicura, progetti in collaborazione con i locali notturne, con le forze dell'ordine e con le Asl, per prevenire le cosiddette stragi del sabato sera.
La Presidente D'Amelio si è poi soffermata sull'audizione tenuta stamani con il Forum regionale dei giovani e con i Forum provinciali dei giovani sul Progetto "Garanzia Giovani Campania che, in attuazione della Raccomandazione del Consiglio dell'Unione Europea dello scorso aprile e del Piano nazionale di attuazione, prevede consistenti risorse da destinare all'inserimento lavorativo (attraverso strumenti come l'apprendistato, il tirocinio, l'auto imprenditorialità, il Servizio civile) dei giovani della Campania tra i 15 e i 24 anni che non lavorano e non frequentano corsi di istruzione o formazione, quindi sono inoccupati/disoccupati e inattivi, i cosiddetti Neet, 225.000 nel nostro territorio. 
"E' stata una proficua audizione  - ha detto la Presidente D'Amelio " che ha visto la Commissione condividere la proposta formulata dai Forum dei giovani di innalzare la fascia di età di Garanzia Giovani Campania a 29 anni per andare incontro alla realtà del nostro territorio dove la disoccupazione giovanile è un dramma e riguarda anche giovani ben oltre i 24 anni e dove è elevata la percentuale dei giovani che, dopo aver completato la scuola dell'obbligo o nemmeno quella, non trovano lavoro e smettono di cercarlo. Sarà questa la nostra proposta in sede nazionale e regionale " ha concluso l'esponente del Pd - per estendere questo importante progetto e per ottenere maggiori risorse volte all'inserimento lavorativo giovanile. 

PAOLO ROMANO INAUGURAZIONE CORTE DEI CONTI: &quot;SI CONTINUI SULLA STRADA DEL VIRTUOSISMO AMMINISTRATIVO, MA BASTA AVERE PAURA, I POLITICI TORNINO A DECIDERE.

6 Marzo 2014

Il Presidente del Consiglio Regionale della Campania Paolo Romano, a margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei Conti, dichiara: "Condivido le parole del Governatore Caldoro e credo, come dimostrano i numeri, che il Consiglio abbia fatto la sua parte e la continuerà a fare. Tre sono le sfide che metteremo in campo entro la fine della legislatura: trasparenza totale, un taglio sostanziale ai costi della burocrazia equiparando i benefit dei nostri dipendenti a quelli degli enti più virtuosi e, infine, una sempre maggiore attività legislativa perché è importante che ogni cittadino sappia come spendiamo i soldi pubblici, ma è altrettanto significativo che questa attenzione non prevalga sul vero dovere dei politici: quello di amministrare, gestire, costruire e, soprattutto, intuire e immaginare il futuro. Infine, conclude Romano: "Quindi permettetemi, massima collaborazione con tutti, ma la politica torni a decidere e a innovare.

P.ROMANO: GIORNO DELLA MEMORIA, RAFFORZARE NEI GIOVANI RISPETTO VITA UMANA E DEI POPOLI

27 Gennaio 2014
NAPOLI, 27 GEN " "Nel Giorno della Memoria il nostro pensiero è rivolto alle vittime dello sterminio dei cittadini ebrei e agli italiani che hanno subito deportazioni, prigionia e morte nei campi nazisti ed esprimiamo ferma condanna di ogni forma di minaccia, persecuzione e violenza.
E' quanto afferma il Presidente del Consiglio regionale della Campania Paolo Romano. 
"Come testimoniano gli atti intimidatori alla comunità ebraica di Roma dei giorni scorsi, deve tenersi alta la guardia e rinsaldarsi il fronte comune contro il razzismo e l'antisemitismo che hanno segnato la nostra storia in maniera cosi' drammatica "ha aggiunto Romano ", soprattutto trasferendo alle giovani generazioni la condanna di tanta ferocia e rafforzando in quelli che saranno gli adulti di domani i valori del rispetto della vita umana, dei popoli e della solidarietà. 
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