OSSERVATORIO dell' ECONOMIA CIVILE​

 

L'economia civile: verso nuove prassi

 

Nelle scienze sociali il valore di un paradigma teorico si misura anche e soprattutto dalla sua capacità di produrre un impatto sulla prassi. Questa è la sfida anche per l'economia civile che può aprire nuove prospettive agli operatori economici e agli stessi consumatori, se riesce a completare il difficile passaggio che separa le eleborazioni teoriche dalle esperienze sul campo.

Questo passaggio è già oggi realtà se si guarda a nicchie particolari del sistema economico che nascono con una naturale propensione a una vocazione sociale, come il Terzo Settore o il mondo della Finanza Etica o gli operatori che si riconoscono nei principi dell'Economia di Comunione, ma resta ancora solo accennato nella quotidianità della maggioranza delle organizzazioni e degli attori. Valori come la responsabilità sociale d'impresa e la sostenibilità stiano prenendo sempre più piede condizionando le strategie di molte imprese, mentre la finanza sta scoperendo le grandi prospetive degli investimenti sociali, basati su criteri ESG (Enviromental, Social, Governance), in grado di riscuotere una crescente attenzione da parte dei risparmiatori di tutto il mondo.

Si tratta, però, di piccoli segnali che ancora incidono in misura marginale sulla cultura dominante e in molti casi restano confinati a un livello superficiale, utile più per ripulire l'immagine delle imprese coinvolte che per modificare realmente le prassi operative. Molto deve essere fatto soprattutto se si prendono a riferimento gli obiettivi che l'ONU ha formalizzato nel programma di Agenda 2030, in cui si chiede un impegno diffuso per il raggiungimento di ambiziosi obiettivi di sviluppo sostenibili, ispirati all'equità socale e alla tutela dell'ambiente.

Obiettivi di sviluppo sostenibile

L'Osservatorio può offrire un contributo a questo processo, favorendo la valorizzazione delle esperienze più virtuose che si stanno sviluppando in Campania e provando a coinvolgere un numero crescente di operatori, al fine di evitare che l'economia civile possa restare chiusa nei confini angusti di una pratica per pochi addetti ai lavori o di una "moda" estetica per rilanciare il marketing di qualche multinazionale poco popolare.

 


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