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IL CONSIGLIO APPROVA IL DEFR 2017

1 Agosto 2016
Napoli, 1° agosto 2016 " Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Rosa D'Amelio, ha approvato a maggioranza con il voto contrario delle opposizioni (presenti 41,  favorevoli 29, contrari 12), il Documento di Economia e Finanza Regionale " DEFR 2017, strumento operativo che sviluppa più dettagliatamente e puntualmente i contenuti e le strategie programmatiche di Legislatura, accentuando l'attenzione sui temi prioritari e le azioni che impegneranno la Regione nel prossimo triennio 2017/2019.
La relativa Risoluzione, a firma dei Capigruppo di maggioranza, impegna la Giunta a dare attuazione ai contenuti del DEFR al fine di conseguire gli obiettivi regionali di crescita, produttività, occupazione e sostenibilità; di ritenere strategici e di particolare rilevanza per l'attuazione dell'indirizzo politico tutti i provvedimenti volti a sostenere il programma di maggioranza e comunque: le politiche sociali e di assistenza sociale, il sistema sanitario, l'attuazione di piani e programmi riguardanti la bonifica ambientale, il ciclo dei rifiuti e delle acque, i processi di innovazione e sviluppo delle attività produttive, i piani di riassetto e potenziamento delle reti infrastrutturali e nodi logistici, le azioni di fesa del suolo, sistemazione idraulico-forestale e valorizzazione delle zone interne e boschive, la semplificazione delle procedure amministrative riguardanti autorizzazioni, concessioni, nulla osta ed atti equivalenti, le misure di accorpamento , riassetto e razionalizzazione degli enti infraregionali e delle società partecipate, politiche coerenti ed efficaci per il governo del territorio e per la casa. La Risoluzione impegna, altresì, l'esecutivo regionale ad assicurare il conseguimento dei seguenti obiettivi strategici: riconoscere il sistema occupazione e del lavoro quale risorsa fondamentale della Regione 
La Risoluzione è stata introdotta dal presidente della II Commissione Francesco Picarone (Pd) che ha sottolineato: "nell'ambito di un contesto macro economico difficile, la Regione individua gli obiettivi fondamentali nel lavoro e nella crescita economica da raggiungere attraverso gli obiettivi strategici del programma di governo e di legislatura che puntano sull'occupazione, la sanità, i trasporti, la ricerca, l'innovazione, l'informatizzazione, l'armonizzazione contabile e la valutazione delle performance. La nostra azione di stimolo nei confronti della Giunta regionale sarà costante affinchè obiettivi individuati dal DEFR vengano raggiunti.  Tra essi " ha proseguito Picarone " il sistema occupazione e lavoro quale risorsa fondamentale da sostenere attraverso politiche attive e passive, il raggiungimento dell'equilibrio economico e finanziario del settore sanitario e migliorando la qualità dei livelli di assistenza; aggiornare e attuare i piani regionali per gli interventi di bonifica, azioni di controllo e contenimento dell'inquinamento civile, agricolo, industriale e il risanamento delle acque ai fini della balneazione; migliorare la governance territoriale; migliorare la rete regionale dei trasporti, valorizzare il patrimonio culturale, istituire zone economiche speciali, promuovere l'efficientamento energetico, implementare un'agenda digitale, rafforzare le politiche di sicurezza , promuovere la cultura sportiva attraverso la realizzazione dell'Universiade 2019, sostenere i Comuni della Città metropolitana di Napoli che programmano interventi di riqualificazione urbana per le periferie attraverso progetti tendenti ad aumentare la sicurezza e la qualità urbana con specifici interventi economici per lo sviluppo e le attività produttive. 
Sono intervenuti al dibattito il capogruppo di De Luca Presidente in Rete Carmine De Pascale, che ha evidenziato come "strategiche le politiche di assistenza sociale e le bonifiche ambientali, la semplificazione che viene posta a base del sistema produttivo. In sostanza, si tiene cura di quella che è la buona amministrazione della macchina regionale, del fatto che il governo deve essere basato sull'efficienza e sulla trasparenza e sullo sviluppo che si persegue nel corso degli anni che mancano alla fine della legislatura; il consigliere dello stesso gruppo Alfonso Longobardi, che ha sottolineato  "sono particolarmente orgoglioso che nella risoluzione ci sia un punto condiviso con la Presidenza riguardante l'aggiornamento del Piano Urbanistico Territoriale attraverso l'aggiornamento dei vincoli. Dove si parla del PSR, del FESR e di tutti quelli che sono i fondi europei messi a disposizione a partire dall'agricoltura per poter realizzare anche i semplici fondi da destinare ad aziende agricole o anche altre attività che riguardano attività produttive territoriali. 
 "Parlare di programmazione unitaria è una grande sfida, ma anche un grande lavoro. Non posso non trovarmi d'accordo quando si parte da quello che è l'elemento essenziale, ossia rafforzare le autonomie locali e il livello qualitativo progettuale della Regione affinché possa seguire questi contenuti che noi abbiamo inserito nel DEFR. Oggi purtroppo i comuni non sono in grado di poter reggere sia nella tempistica sia nella qualità dei progetti che dobbiamo mettere in campo. Credo che tutto questo sia fondamentale per andare incontro al ragionamento che non basta scrivere tante cose, ma l'importante è realizzarle. Qui è la sfida di noi Consiglieri nel contribuire e concorrere, al di là delle maggioranze e delle opposizioni, a fare in modo che questa regione possa essere in linea con il futuro e con quello che l'Europa ci chiede, ha detto il presidente della Commissione informatizzazione Pasquale Sommese, che sulla Risoluzione si è astenuto. 
E' intervenuta nel dibattito anche l'assessore regionale al bilancio Lidia D'Alessio che ha evidenziato: "questo documento strategico ha visto coinvolti anche tutti i dipartimenti della Giunta e le unità operative perché gli obiettivi dovevano essere anche misurati e valutati nella loro realizzabilità nel tempo in questo triennio da parte della volontà degli Assessori e della Giunta rispetto alle potenzialità dell'Amministrazione. E' ovvio che alcuni obiettivi non si concluderanno in tre anni, però la programmabilità di essi è per il triennio e le performance saranno realizzabili e misurabili dopo che questo documento di programmazione incomincerà ad essere realmente operativo, ovvero dal 2017 fino al 2019, periodo in cui questo governo della regione si impegna a realizzare quegli obiettivi. 
Le opposizioni di centrodestra e del M5S hanno presentato le proprie relazioni, illustrate, rispettivamente dal capo dell'opposizione di centrodestra Stefano Caldoro, che, nell'esprimere valutazione negativa del documento, ha sintetizzato le proposte del centrodestra: "la riduzione dell'Irap derivante dalle addizionali imposte dal piano di rientro dal debito sanitario al fine di rilanciare lo sviluppo economico; il sostegno alle famiglie in difficoltà attraverso un assegno di sostegno che ha come destinatari centomila persone e un fabbisogno di cinquecento milioni di euro in due anni reperibili dai fondi Ue; proseguire nell'azione di semplificazione e nell'innovazione del sistema pubblico regionale; incentivare il settore energetico; attuare le azioni di riforma attraverso lo sviluppo dell'ICT. 
Anche l'opposizione del Movimento 5 Stelle ha presentato una relazione di minoranza, sottolineando, attraverso il capogruppo Tommaso Malerba, che "il DEFR descrive una Campania che non c'è,  un  ‘libro dei sogni' in cui tutta la programmazione regionale diviene strategica senza alcuna distinzione in ordine alla cd. particolare rilevanza, con la conseguenza che il Presidente della Giunta potrà porre la fiducia su ogni progetto di legge vista anche la portata degli assi strategici individuati e la troppo generica declinazione di gran parte degli stessi, con la totale esautorazione del Consiglio regionale. Aspetto che, associato all'inserimento dell'istituto dell'urgenza, non può che delegittimare ancor di più il già precario rapporto tra giunta e maggioranza. Sul tema anche la consigliera Valeria Ciarambino che ha rimarcato: "in Commissione non c'è stato alcun tipo di lavoro, la maggioranza ha fatto ricorso alla prepotenza dei numeri e si è sottomessa alla volontà del Presidente della Giunta. Con questo DEFR, che definisce strategici tutti i 62 obiettivi individuati dalla Giunta, alla luce della modifica statutaria che ha ampliato la possibilità di porre la questione di fiducia a tutte le proposte e disegni di legge vertenti su materie dichiarate strategiche nella risoluzione di approvazione del DEFR, si mettono a rischio le prerogative del Consiglio regionale. Le proposte emendative al DEFR del M5S sono state respinte a maggioranza. 

2 GIUGNO: PRESIDENTE D'AMELIO, 'UNITI PER IL PAESE'

2 Giugno 2018

"Con grande emozione oggi partecipo alla Festa della

Repubblica con l'onore di rappresentare tutti i Consigli regionali

d'Italia".

E' quanto ha affermato la Presidente del Consiglio Regionale

della Campania e Coordinatrice della Conferenza dei Presidenti dei Consigli

regionali, Rosa D'Amelio, partecipando alle celebrazioni del 2 Giugno, a Roma.

"Il 2 giugno - ha aggiunto D'Amelio - è una ricorrenza

importante, dal 2016 non è solo la festa delle forze armate, ma e' la festa del

sistema Italia, con tutte le sue istituzioni, dai corpi militari, alle Regioni,

ai Sindaci che sfilano a Roma. 'Uniti per il Paese' - ha sottolineato " è

 lo slogan di quest'anno e sottolinea l'unità nazionale e la coesione

istituzionale attorno ai simboli della Repubblica, il tricolore, per il bene

comune del Paese. Oggi piu' che mai, infatti, dal Nord al Sud, c'è bisogno di

investire sulla nostra identità, sulla coesione italiana, sull'integrazione e

la solidarietà contro i rischi di chi vuole sedimentare odio e conflitti, sulla

capacità di valorizzare e sostenere i corpi intermedi dello Stato e di

alimentare forme di inclusione sociale". "Quest'anno si celebra il

centenario della fine della prima guerra mondiale e il tricolore è il vessillo

del dialogo e della pace. E' il vessillo dei nostri valori sanciti dalla

Costituzione e quanto mai attuali, lavoro, inclusione sociale, lotta alla

povertà, riduzione delle diseguaglianze", ha concluso.

Violenza donne:Consiglio Campania approva Mozione esenzione ticket per vittime

1 Dicembre 2015
Ciarambino (M5S), battaglia di civiltà che deve coinvolgere tutti 

Napoli, 30 novembre 2015. Il Consiglio Regionale della Campania ha approvato all'unanimità la mozione che prevede l'esenzione del ticket sanitario per tutte le donne vittime di violenza. La mozione è stata presentata dal Gruppo del Movimento Cinque Stelle. "E' fondamentale che tutti sostengano le vittime di una violenza troppo spesso perpetrata tra le pareti di casa attraverso azioni di autentico sostegno e aiuto" " ha sottolineato la capogruppo Valeria Ciarambino.  "Solo con atti concreti - ha aggiunto - potremo finalmente essere d'aiuto in una battaglia di civiltà che deve coinvolgerci tutti al di là di posizioni e appartenenze politiche". "Lo scopo della nostra mozione era quello di sostenere con azioni incisive e concrete la lotta alla violenza di genere, - ha concluso - è fondamentale che tutti sostengano le vittime di una violenza troppo spesso perpetrata tra le pareti di casa attraverso azioni di autentico sostegno e aiuto. L'approvazione della mozione è un passo avanti ulteriore".

D'Amelio: Raccoglieremo il monito di Luca De Filippo per aiutare i giovani di Napoli, continueremo la sua opera

30 Novembre 2015

NAPOLI, 30 NOVEMBRE 2015 - La scomparsa improvvisa e prematura di Luca De Filippo ci ha lasciati attoniti, con una grande amarezza e un immenso dolore. Siamo vicini alla compagna Carolina Rosi, ai figli e a tutti i familiari.

Luca aveva appena festeggiato i 60 anni in palcoscenico, avendo debuttato la prima volta a sette anni, nel 1955, nei panni di Peppeniello in "Miseria e nobiltà di Scarpetta, diretto dal padre Eduardo.

E da allora aveva brillantemente raccolto e continuato l'opera di Eduardo nel saper rappresentare l'anima di Napoli, i suoi umori, i suoi problemi e le sue virtù.

Passione, tradizione, innovazione, amore per il teatro e le nostre radici erano le sue bussole. E lo aveva fatto con una personalità spiccata, molto forte. Era più ironico rispetto a Eduardo, c'era nelle sue interpretazioni un disincanto legato alla sua continua indagine sull'essenza e la solitudine dell'uomo che soprattutto negli ultimi anni si era accentuata.

Uomo di grande cultura, come Eduardo, era impegnato con le istituzioni napoletane e campane per costruire un futuro ai giovani disagiati di Napoli, come è stato per il progetto per i ragazzi di Nisida, e per rilanciare il teatro napoletano e con esso la cultura e l'immagine della città. Dal 2008 era Presidente della Fondazione Eduardo De Filippo, nata in seguito alla donazione del Teatro San Ferdinando alla città di Napoli da parte della famiglia De Filippo. Fondazione che persegue finalità culturali ed è attiva in ambito civile e sociale a favore di ragazzi a rischio per i quali appunto Luca si è sempre impegnato, come già suo padre, promotore della legge regionale n. 41 del 1987, nota come "legge Eduardo. "Aiutare i ragazzi vuol dire migliorare la società, diceva. Da lì per Luca De Filippo passava il riscatto di Napoli. Una città alla quale, pur vivendo lontano, era molto legato. "Napoli? Rapporto sempre conflittuale. Proprio perché le voglio bene», aveva dichiarato. E per questo aveva scelto, proprio nel marzo di quest'anno, di inaugurare la scuola di teatro, pronto a formare i primi 20 "ragazzi del San Ferdinando", come li chiamava con affetto. Così Luca promuove uno stage di perfezionamento per la scuola di teatro dello Stabile partenopeo di cui è Direttore, ma il suo sguardo è rivolto ancora una volta al futuro, per "tenere viva la grande tradizione teatrale di Napoli".

E' un obiettivo su cui occorre lavorare, aveva sottolineato alla presentazione. Solo un mese fa, il 27 ottobre, Luca De Filippo aveva partecipato ad un forum nella redazione napoletana del Corriere del Mezzogiorno. «Dopo Eduardo - aveva detto - si è fatto ben poco. Se trent'anni fa la sua voce fosse stata ascoltata non saremmo a questo punto. E i ragazzi a rischio di ieri non sarebbero diventati i criminali di oggi. Aiutarli oltre che un dovere è un modo per migliorare la nostra vita». Il nostro impegno, del Consiglio Regionale, in sinergia con le istituzioni locali, sarà quello di raccogliere questo monito, sostenere la Fondazione, la scuola e di continuare il suo impegno sociale e culturale.

Il 2015 si è aperto con la scomparsa di Pino Daniele e si chiude con quella di Luca De Filippo. Con Pino Daniele se ne era andata la nostra colonna sonora, Luca lascia il vuoto incolmabile della nostra tradizione teatrale e culturale.

"FACCIAMO UN PACCO ALLA CAMORRA: SETTIMA EDIZIONE DELL'INIZIATIVA IN CONSIGLIO REGIONALE - D'AMELIO: LEGALITA', IMPEGNO E TRASPARENZA NELLA NUOVA LEGGE SUI BENI CONFISCATI

19 Dicembre 2017

"Questo è il settimo anno che il Consiglio regionale porta avanti questa iniziativa per le feste natalizie. Naturalmente l'obiettivo è valorizzare i lavori e i prodotti che si ricavano dei beni confiscati per lanciare un messaggio molto forte nel segno della lotta alla camorra e della cultura della legalità.  Legalità,   impegno e  trasparenza sono i valori che emergono da questa iniziativa e ai quali è improntata la proposta di legge regionale sui beni confiscati, condivisa da tutte le forze politiche, per meglio utilizzare i beni confiscati e per dare un ulteriore segnale di speranza al nostro territorio.  E' quanto ha affermato la Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Rosa D'Amelio, nella conferenza stampa, tenuta, stamani, nella sede consiliare, per l'iniziativa "Facciamo un Pacco alla Camorra, un cesto natalizio realizzato con i prodotti provenienti dai beni dalle terre confiscate alla malavita e promosso nell'ambito dell'iniziativa del consorzio Nuova Cooperazione Organizzata (Nco),  in collaborazione con il Comitato don Peppe Diana e Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.  Alla conferenza stampa hanno partecipato i consiglieri regionali Antonio Marciano (Pd), Questore alle finanze del Consiglio regionale, Carmine Mocerino, Presidente della Commissione Speciale Anticamorra e Beni confiscati, Vincenza Amato (Pd) e Vincenzo Viglione (M5S), rispettivamente  Vice Presidente e Segretario della Commissione Speciale Anticamorra, Tommaso Malerba (M5S), Geppino Fiorenza, Fabio Giuliani e Giuliano Ciano, delle associazioni promotrici dell'iniziatica che punta a sostenere il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata, con una nuova forma di sviluppo, sostenibile e inclusiva, capace di creare concrete occasioni occupazionali, innanzitutto per i giovani e i soggetti deboli, valorizzando, al contempo, le eccellenze del territorio campano e costruendo reti di economia legale.

IL CONSIGLIO APPROVA

7 Ottobre 2016
"Cinema Campania. Norme per il sostegno, la produzione, la valorizzazione e la fruizione della cultura cinematografica e audiovisiva". E' il disegno di legge, ad iniziativa del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, approvato oggi dal Consiglio Regionale della Campania, Rosa D'Amelio. La legge, che ha ottenuto 38 voti favorevoli dei gruppi della maggioranza e dell'opposizione (il gruppo del M5S si è astenuto), è il primo provvedimento organico in materia nell'ordinamento regionale. Esso riconosce le attività cinematografiche e audiovisive come fattori decisivi di sviluppo economico, coesione sociale, innovazione culturale  e promozione culturale,  nonchè quali elementi con forte valenza identitaria. La legge prevede strumenti di programmazione, il Programma triennale di interventi ed il Piano operativo annuale di promozione per l'attività cinematografica e audiovisiva ed istituisce il Fondo regionale per l'attività cinematografica e audiovisiva finanziato con euro mezzo milione per l'anno in corso e cinque milioni per gli anni 2017 e 2018. Tale Fondo sostiene interventi funzionali allo sviluppo e alla realizzazione di opere cinematografiche e audiovisive  e  concede sovvenzioni, contributi, agevolazioni per promuovere e sostenere le opere cinematografiche e audiovisive e le manifestazioni di preminente interesse per la vita culturale e la crescita sociale, economica e turistica della Campania. In particolare, i festival, le rassegne, le iniziative e i premi di carattere nazionale e internazionale che si svolgono stabilmente sul territorio regionale, reti e circuiti di carattere regionale tra enti culturali stabilmente operanti in Campania per la realizzazione di   eventi di qualità del cinema e dell'audiovisivo, le associazioni culturali, i cine-circolo ed i cine-studio che operano per la diffusione  del cinema e dell'audiovisivo con attività di formazione del pubblico, in particolare quello giovane, attraverso azioni innovative anche in collegamento con le istituzioni scolastic,he e universitarie.                    
La legge definisce il ruolo e le funzioni della Film Commission della Regione Campania per l'attività regionale di promozione della cultura cinematografica e audiovisiva, istituisce la Mediateca Regionale per  la conservazione, salvaguardia deposito legale e promozione del patrimonio cinematografico e audiovisivo di interesse regionale.  

IL CONSIGLIO OSSERVA UN MINUTO DI SILENZIO PER LE VITTIME DEGLI ATTENTATI TERRORISTICI E DELL'INCIDENTE FERROVIARIO IN PUGLIA

19 Luglio 2016
PRESIDENTE D'AMELIO: ATTONITI DI FRONTE A TANTO DOLORE 
APPROVATA LEGGE SEMPLIFICAZIONE 2016 
Napoli, 19 luglio 2016 " Il Consiglio Regionale della Campania ha osservato un minuto di silenzio per le vittime degli attentati terroristici in Bangladesh, dell'incidente ferroviario in Puglia e della strage terroristica di Nizza.  "L'Italia, le nostra comunità, sono colpite da eventi drammatici e luttuosi che ci lasciano attoniti " ha detto la Presidente Rosa D'Amelio "  ,  tante vite spezzate che vogliamo ricordare stringendoci alle loro famiglie e di fronte alle quali dobbiamo rinsaldare i sentimenti di unità e di solidarietà del Paese e della nostra Campania. 
Il Consiglio ha approvato a maggioranza, con il voto contrario delle opposizioni, (presenti 42, votanti 42, favorevoli 28, contrari 14, non votanti 6) la Legge annuale di semplificazione 2016 Manifattur@Campania:Industria 4.0. introdotto all'esame dal Presidente della III Commissione Nicola Marrazzo (Pd) che ha spiegato: "la legge promuove l'attrattività del territorio campano per favorire l'insediamento delle imprese della manifattura innovativa e del lavoro artigiano digitale, il rilancio produttivo e la valorizzazione congiunta delle attività artigianali tradizionali e sostiene il comparto manifatturiero e gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione dei prodotti e dei processi produttivi, con particolare riguardo alle tecnologie abilitanti per lo sviluppo industriale in chiave 4.0, al fine di garantire la transizione del sistema produttivo manifatturiero verso il modello della ‘fabbrica intelligente'. "La Regione Campania è la prima ad adottare una legge all'avanguardia come questa e che consentirà, grazie al lavoro delle commissioni e del Consiglio, di fare un salto di qualità in termini di semplificazione e di impulso alle attività produttive " ha detto l'assessore regionale competente Amedeo Lepore. 
Il provvedimento introduce una serie di misure volte alla semplificazione per favorire le imprese manifatturiere innovative ed altri interventi di semplificazione per dare slancio alle attività commerciali temporanee, all'apertura delle agenzie di viaggio e di turismo, le vendite di fine stagione, le attività ricettive, agrituristiche, di pesca ed ittiturismo, per i pagamenti di tributi regionali, in materia di trasporto pubblico locale, misure di razionalizzazione e semplificazione normativa. Inoltre, sono previste le linee guida dell'industria 4.0, da adottare da parte della Giunta regionale, per favorire l'attrazione di nuovi investimenti e i processi di reindustrializzazione nonché la valorizzazione della competitività d'impresa e l'innovazione delle imprese manifatturiere e artigiane. Le linee guida sono tese raggiungere, tra gli altri, i seguenti obiettivi: promuovere l'incontro tra tecnologie digitali garantendo l'evoluzione del know-how e delle competenze digitali delle piccole e medie imprese, favorire l'integrazione tra formazione professionale, università, ricerca, imprese manifatturiere e lavoro artigiano digitale, favorire la formazione di reti d'impresa. Sono, inoltre, previste le Officine dela manifattura innovativa, promosse dal governo regionale attraverso accordi con i comuni e gli enti del sistema regionale con le associazioni di rappresentanza del mondo produttivo e artigianale e con le associazioni culturali e cooperative territoriali; il coworking ovvero la progettazione e la realizzazione di nuove forme di attività delle microimprese e la collaborazione tra le stesse; la piattaforma tecnologica Fabbrica intelligente, un portale dedicato, accessibile dal sito della Regione, che consente di divulgare la produzione industriale innovativa e il lavoro artigiano digitale; i market place dell'industria innovativa per promuovere l'innovazione di prodotto, di processo e organizzativa dell'industria manifatturiera e di internazionalizzare la commercializzazione dei prodotti; l'open innovation che consentono di utilizzare idee, soluzioni e tecnologie sviluppate da attori esterne quali utenti, università, centri di ricerca, piccole e medie imprese, nuove imprese e start up innovative. 
Sul provvedimento si è sviluppato un ampio dibattito con il consigliere Gennaro Saiello (M5S) -  per il quale  "questa legge è l'ennesimo ‘pacco' confezionato per i cittadini campani perché è priva della parte più importante: cioè le azioni concrete per le attività produttive. E' una legge vuota che ha fatto emergere quanto vacilli la maggioranza tanto che, dopo le ripetute assenze in Commissione, ancora oggi, ci sono emendamenti soppressivi e modificativi presentati proprio da esponenti del Pd. Come M5S abbiamo presidiato ogni fase e abbiamo presentato quaranta emendamenti per migliorare la legge, ma la maggioranza li ha considerati inammissibili per la metà. Quella che doveva essere una legge volta a semplificare le imprese si è trasformata in una sorta di mini collegato per camuffare interventi di altra natura nascosti nell'art. 16 nel quale si cerca mettere una ‘toppa' agli errori commessi nei provvedimenti precedenti.  "Come si fa a dire che questa legge prende in giro i cittadini della Campania? " ha replicato il capogruppo di De Luca Presidente in Rete, Carmine De Pascale " che ha sottolineato: "è una legge coraggiosa che sostiene le piccole e medie imprese, con interventi perla manifattura innovativa, per l'accesso al credito, di sgravio fiscale, di semplificazione burocratica, una legge che apre alla quarta rivoluzione industriale. "Con questo provvedimento la maggioranza è partita male e finisce peggio " ha detto il capogruppo di FI Armando Cesaro " questo ddl, nato con un falso, contiene il vuoto, è del tutto irrilevante per i cittadini, si parla di semplificazione in termini altisonanti ma essa non produce alcunchè se non l'ennesima modifica alle modalità per la nomina dei direttori generali della sanità. Da parte nostra " ha continuato - abbiamo tentato di migliorare il testo con proposte concrete ed efficaci, ma non comprese dalla maggioranza, come quello per introdurre i tutor contro la burocrazia, l'atto aziendale unico nella sanità per rendere il lavoro dei direttori misurabile e valutabile, l'affidamento all'Arpac del ruolo centrale per gli investimenti tesi all'ambiente. Questo ddl non avrà il nostro voto " ha concluso Cesaro - ma solo la nostra attenta vigilanza per verificare che cosa potrà effettivamente produrre per i nostri territori.  "Il tema della manifattur@4.0.  è  mutuato dagli USA e dalle grandi realtà produttive di quel territorio, ma non si adatta alle nostra realtà produttiva fatta di piccole e medie imprese- ha sottolineato Michele Cammarano (M5S). "Oggi andiamo ad approvare una legge che non è semplicemente un adempimento amministrativo, ma che risponde alle esigenze del nostro territorio e dei nostri cittadini, aggiungendo anche un metodo di verifica e un metodo di prevenzione affinché i tempi siano realmente certi e i costi meno onerosi per chi vuole fare impresa e per chi vuole esercitare legittimamente la propria autonomia, anche in campo di attività associative e di promozione del territorio " ha detto la consigliera Maria Antonietta Ciaramella (Pd). 

CALL CENTER ALMAVIVA: MARRAZZO (PD), RITROVARE BUON SENSO

31 Marzo 2016
Napoli, 31 marzo 2016 " "La Commissione Regionale Lavoro e Attività produttive ribadisce la propria disponibilità a contribuire alla risoluzione della vertenza call center Almaviva per la salvaguardia del lavoro e invita tutte le parti coinvolte ad abbassare i toni e a ragionare nell'ottica del buon senso e del raggiungimento di tale obiettivo. 
Il Presidente della III Commissione consiliare permanente, Nicola Marrazzo (Pd), replica alla nota della multinazionale delle comunicazioni e rilancia in vista dell'audizione del 6 aprile prossimo.  "La vertenza Almaviva è grave e delicata e rischia di aprire un'altra voragine nella già disastrata situazione economica e occupazionale campana " sottolinea l'esponente del Pd ", per questo la Commissione lavorerà, nell'ambito delle proprie competenze istituzionali, per trovare una via d'uscita e auspica l'impegno di tutti per scongiurare l'ennesima perdita di posti di lavoro e rilanciare l'azienda. Se qualcuno si tirerà fuori da tale percorso di buon senso con azioni fuori legge o sottraendosi al tavolo di confronto, se ne assumerà la responsabilità. L'avvertimento di Marrazzo all'azienda, che ha annunciato ben 620 licenziamenti nelle sedi di Napoli e Casavatore 8altri 2600 esuberi sono stati annunciati nelle sedi di Almaviva a Palermo e Roma), è chiaro e giunge all'indomani della manifestazione indetta dalla Slc Cgil (alla protesta non stanno partecipando Fistel Cisl e Uilcom Uil), che ha visto centinaia di lavoratori formare un presidio sotto la sede del Consiglio regionale, e la dura reazione del managment che, in una missiva al presidente Marrazzo, ha annunciato che "non parteciperà ad alcuna convocazione riguardante anche sigle sindacali territoriali che dovessero dare seguito ad azioni fuori dai limiti di legge nei confronti della realtà aziendale, quali quelle annunciate con comunicati ufficiali e riprese dalla stampa nella giornata di oggi, oltre a procedere penalmente nelle sedi competenti. Parimenti, nel caso, l'Azienda riterrà sospeso a tempo indeterminato qualsiasi confronto territoriale a qualsiasi livello.  
Sulla questione interviene il consigliere regionale del Pd Gianluca Daniele: "Sono stato al fianco dei lavoratori delle aziende Almaviva e Gepin al presidio organizzato sotto al Consiglio regionale della Campania. Oltre ad esprimere loro la mia solidarietà ho immediatamente chiesto un Consiglio monotematico per la discussione delle due vertenze, affinché possa essere dedicata loro la giusta attenzione. In questa regione il tema del lavoro ha assunto toni drammatici in troppe realtà. Nella sola azienda Almaviva di Napoli, infatti, sono stati annunciati esuberi per circa 400 lavoratori su 900, 3000 a livello nazionale, da parte dell'azienda che, negli anni passati, ha usufruito di grandi incentivi pubblici e che non può scaricare sui lavoratori la concorrenza nel mercato. Sul tema anche la capogruppo del M5S Valeria Ciarambino: "siamo accanto ai lavoratori dell'Almaviva  e della Gepin - spiega - e ci siamo attivati a tutti i livelli  per portare la loro vertenza nelle istituzioni. In Parlamento ci sono già due interrogazioni M5S. C'è il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, che si è impegnato in prima persona. A livello regionale chiediamo di far arrivare subito in Consiglio la mozione M5S nata dall'ascolto dei lavoratori che stanno rischiando di perdere il lavoro. E non solo, chiediamo la convocazione immediata e urgente di un Consiglio monotematico sulle vertenze Almaviva e Gepin, che da sole valgono 700 posti di lavoro, e sulla crisi del lavoro in Campania. Solidarietà anche dal capogruppo di FI Armando Cesaro:  "siamo vicini ai quattrocento lavoratori Almaviva e agli oltre duecento dipendenti Gepin che in queste ore vivono con le loro famiglie un dramma gravissimo. Chiediamo loro il massimo senso di responsabilità, ma restiamo del parere che il governo Renzi, che col Job's Act immaginava di aver trovato la panacea di tutti i mali, ha il dovere di intervenire. La Regione, anche col nostro contributo, farà certamente la propria parte, ma è evidente che serve un piano nazionale straordinario per la salvaguardia dell'occupazione e per la creazione di nuovi posti di lavoro. 

IL CONSIGLIO APPROVA TESTO UNIFICATO INVECCHIAMENTO ATTIVO, PDL RIUTILIZZO BENI CONFISCATI, DDL INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE E SOSTEGNO EDITORIA LOCALE

30 Gennaio 2018

Napoli, 30 gennaio 2018 " Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto dal vice presidente vicario Tommaso Casillo, ha approvato con 30 voti favorevoli, del centrosinistra e del centrodestra, e 7 astenuti del Movimento 5 stelle, il Testo Unificato "Norme per la promozione dell'invecchiamento attivo e modifiche alla legge regionale 3 agosto 2013, n. 9 " Istituzione del servizio di Psicologia del territorio della Regione Campania, frutto delle proposte di legge ad iniziativa dei consiglieri Alberico Gambino, Flora Beneduce, Armando Cesaro, Monica Paolino, Ermanno Russo, Michele Schiano di Visconti, Carlo Iannace.

Il provvedimento è stato introdotto all'esame dell'Aula dal Presidente della VI Commissione, Tommaso Amabile, e dalla consigliera Flora Beneduce.

"Assicurare la permanenza attiva degli anziani nel tessuto sociale è un modo non solo per dar loro nuovo mordente, ma soprattutto per esaltare una risorsa di esperienza e saggezza che altrimenti andrebbe perduta. Immaginiamo, tra le altre cose, uno scambio di saperi con i giovani, che non è solo una forma di solidarietà tra le generazioni, ma una fonte di accrescimento per tutti che va a colmare anche una carenza di affettuosità che il frenetico mondo attuale comporta " ha detto Amabile (Pd).

"Invecchiamento attivo significa anche difendere gli anziani da un reato vergognoso che è quello delle truffe e dei raggiri, una violenza sottostimata, questa, all'interno di un fenomeno che negli ultimi anni si è intensificato, e che va contrastato con una rete di sostegno alla comunicazione e alla prevenzione all'interno dei nuclei familiari e delle strutture per la terza età " ha sottolineato Beneduce (FI).

Il consigliere del M5S Luigi Cirillo ha annunciato l'astensione del proprio gruppo in quanto, pur condividendone lo spirito di fondo, esso " ha spiegato " non ha le necessarie coperture finanziarie.

L'obiettivo fondamentale della legge è valorizzare la risorsa-anziani e promuovere l'invecchiamento attivo, che coniughi la qualità della vita, il contrasto della emarginazione sociale, la tutela della salute, la piena partecipazione alla società. Nell'ambito delle proprie funzioni di programmazione, la Regione delinea interventi coordinati ed integrati a favore delle persone anziane per l'invecchiamento attivo e, per esse, collabora con i Comuni, singoli e associati, con le Asl, con le istituzioni scolastiche, con le Università, con il mondo associativo e del volontariato. In quest'ultimo settore, la Regione, per favorire l'impiego degli anziani in attività socialmente utili, sostiene il servizio civile volontario degli anziani con progetti specifici inseriti in protocolli operativi con gli enti pubblici; il testo unificato prevede, altresì, che i Comuni possano affidare alle persone anziane, singole o associate, la gestione gratuita di terreni comunali per le attività di giardinaggio, di orticoltura, e di cura dell'ambiente naturale. Il testo interviene sulla legge regionale n. 9 modificando l'articolo riguardo gli interventi in favore degli anziani vittime di raggiri e truffe.

La norma finanziaria prevede un incremento di euro 100.000.00 della Missione 12 (Diritti Sociali, Politiche Sociali e familiari) Programma 2 (Interventi per la disabilità).

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Il Consiglio ha, altresì, approvato all'unanimità, con 37 voti favorevoli, la proposta di legge "Azioni per il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata e disposizioni per il Piano regionale per i beni confiscati. Modifiche alla legge regionale 16 aprile 2012, n.7 , ad iniziativa del Presidente della Commissione Speciale Anticamorra e Beni confiscati, Carmine Mocerino, della Vice Presidente Vincenza Amato, del Segretario, Vincenzo Viglione, del Presidente della Commissione speciale di controllo sulle società regionali, Luciano Passariello.

Ad introdurre il provvedimento la consigliera Vincenza Amato (Pd), che, nel ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla redazione di questo importante testo, ne ha illustrato i contenuti principali: "la proposta di legge si pone l'obiettivo di favorire il pieno riutilizzo sociale dei bei confiscati alla criminalità organizzata. A tal fine, essa mette in campo strumenti, quali: il Piano strategico per i beni confiscati ed il Programma annuale degli interventi per la valorizzazione dei bei confiscati; il Fondo unico per i beni confiscati, ripartito in tre macro aree funzionali, azione per le ristrutturazioni, azione per le start up, azione per la valorizzazione delle attività di riutilizzo dei beni confiscati; il rafforzamento dell'Osservatorio regionale per i beni confiscati, già istituito con la legge regionale 7/2012, che viene presieduto dal Presidente della Giunta regionale o suo delegato e le cui funzioni vengono puntualizzate al fine di renderle più efficaci; la Conferenza annuale sui bei confiscati, quale momento pubblico di confronto e di dibattito sull'attuazione della legge, la previsione dell'impiego delle risorse europee della programmazione 2014-2020 e delle eventuali risorse nazionali e regionali destinate alle politiche sociali per il raggiungimento degli obiettivi fissati.

"Se oggi siamo qui a discutere di questa legge, il merito è di tanti uomini e donne che quotidianamente combattono contro la criminalità organizzata e che contribuiscono all'utilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata " ha detto il consigliere Vincenzo Viglione (M5S), che ha aggiunto: "per contrastare la criminalità, bisogna investire sulle potenzialità economiche e creare lavoro, anche attraverso il riutilizzo dei beni confiscati a fini sociali che possono essere un importante strumento per creare nuova imprenditoria e occupazione.

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Il Consiglio ha, inoltre, approvato con 34 voti favorevoli, del centrosinistra e del centrodestra, e 4 voti contrari del M5S, il Disegno di legge "Norme in materia di informazione e comunicazione istituzionale e di sostegno all'editoria locale ad iniziativa del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

Il ddl è stato introdotto dal Presidente della I Commissione, Alfonso Piscitelli.

"La I Commissione, raccogliendo diverse sollecitazioni dei suoi componenti, ha tenuto audizioni con autorevoli personalità del mondo giornalistico e dell'editoria regionale che hanno espresso apprezzamento per l'iniziativa legislativa che colma un vuoto fondamentale nella nostra regione dando attuazione alla Legge 150 del 2000 in materia di informazione e comunicazione istituzionale " ha sottolineato l'esponente del gruppo "De Luca Presidente -. Nel rispetto degli articoli 9 e 21 della Costituzione e dell'art. 8 dello Statuto della Regione Campania, il disegno di legge riconosce il sistema integrato dell'informazione e della comunicazione quale condizione preliminare per l'attuazione ad ogni livello della forma propria dello stato democratico, riconosce e promuove il pluralismo dell'informazione e della comunicazione, quale strumento di crescita sociale e culturale, nonché quale diffusione di conoscenza della realtà territoriale regionale, sostiene il mondo dell'editoria e l'occupazione giornalistica. Questa legge rappresenta una grande conquista di qualità e di civiltà democratica " ha sottolineato Piscitelli.

"Questa legge colma un gap della nostra regione e mette in campo uno strumento che accresce il pluralismo informativo, favorisce l'informazione e la sua importante funzione per la democrazia e per la cultura, e va nella direzione di valorizzare il lavoro giornalistico e le realtà editoriali campane. Per questo la sosterremo con grande convinzione " ha detto il Vice presidente del Consiglio regionale, Ermanno Russo (FI).

"Questo disegno di legge attua la Legge 150/2000 e garantisce che negli Uffici Stampa lavorino persone iscritte all'Ordine dei Giornalisti e valorizza il lavoro dei giornalisti degli Uffici Stampa " sottolinea il capogruppo di Campania Libera, Psi, Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli " con questa legge facciamo un grande passo in avanti in termini di legalità e di professionalità e mettiamo in campo una legge importante e qualificante dell'azione dell'intero Consiglio regionale che auspico voglia approvarla all'unanimità. Sia come consigliere regionale che come giornalista, sono particolarmente contento di poter votare a favore di questa legge.

"Siamo favorevoli a questa legge che apre una fase nuova e positiva nel segno della valorizzazione del lavoro giornalistico e dell'importante funzione dell'informazione e della comunicazione istituzionale, è una legge tanto attesa e, approvandola , abbiamo fatto il nostro dovere nei confronti del mondo dell'informazione " ha detto il consigliere Luciano Passariello (FdI-AN).

"Questa legge è lacunosa, perché lascia fuori il mondo dell'informazione del web, perché non offre garanzie per la stabilizzazione dei precari ed un quadro contrattuale chiaro per i giornalisti, proposte che abbiamo avanzato in I Commissione e che non sono state accolte " ha detto il capogruppo del M5S Gennaro Saiello " che ha aggiunto : "il ddl, inoltre, crea un sistema di discrezionalità che consente di gestire le risorse in maniera non trasparente ed imparziale.

Il disegno di legge regionale prevede azioni ed interventi volti a sostenere l'informazione e la comunicazione istituzionale attraverso la disciplina dell'organizzazione delle relative strutture previste dalla Legge 150/2000, ovvero Portavoce, Ufficio Stampa ed Urp, il Programma annuale delle attività di informazione e comunicazione, e il pluralismo informativo locale al fine di scongiurare l'impoverimento del panorama dell'informazione locale e la standardizzazione dei contenuti, sostenere l'innovazione organizzativa e tecnologica, salvaguardare i livelli occupazionali, contrastare la precarizzazione del lavoro giornalistico tutelandone la qualità e la professionalità, sostenere l'avvio di imprese di giovani giornalisti create da liberi professionisti in forma singola e associata e start up, secondo criteri di pari opportunità, qualità dell'informazione e inserimento di giovani nel mondo del lavoro.

A tal fine, il disegno di legge istituisce il Fondo regionale per il pluralismo informativo e l'innovazione dell'informazione locale prevedendo misure di sostegno per l'editoria radiotelevisiva locale e per la stampa quotidiana e periodica locale finalizzate, tra l'altro, all'innovazione tecnologica, alla conversione delle strumentazioni per la produzione di contenuti web, alla modernizzazione del sistema regionale di produzione dell'informazione locale, agli abbonamenti alle agenzie di stampa locali con sede in Regione Campania, alla produzione e trasmissione di notiziari radio televisivi su base locale.

Agli oneri derivanti dal disegno di legge per il Fondo regionale per il pluralismo informativo e l'innovazione dell'informazione locale si fa fronte con € 500 mila per l'anno 2018 e con € 1 milione per ciascuno degli anni 2019 e 2020.

Il Consiglio ha approvato all'unanimità un Ordine del giorno a sostegno dei giornalisti e dei poligrafici dell'Agenzia di Stampa Askanews.

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