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"Con grande emozione oggi partecipo alla Festa della
Repubblica con l'onore di rappresentare tutti i Consigli regionali
d'Italia".
E' quanto ha affermato la Presidente del Consiglio Regionale
della Campania e Coordinatrice della Conferenza dei Presidenti dei Consigli
regionali, Rosa D'Amelio, partecipando alle celebrazioni del 2 Giugno, a Roma.
"Il 2 giugno - ha aggiunto D'Amelio - è una ricorrenza
importante, dal 2016 non è solo la festa delle forze armate, ma e' la festa del
sistema Italia, con tutte le sue istituzioni, dai corpi militari, alle Regioni,
ai Sindaci che sfilano a Roma. 'Uniti per il Paese' - ha sottolineato " è
lo slogan di quest'anno e sottolinea l'unità nazionale e la coesione
istituzionale attorno ai simboli della Repubblica, il tricolore, per il bene
comune del Paese. Oggi piu' che mai, infatti, dal Nord al Sud, c'è bisogno di
investire sulla nostra identità, sulla coesione italiana, sull'integrazione e
la solidarietà contro i rischi di chi vuole sedimentare odio e conflitti, sulla
capacità di valorizzare e sostenere i corpi intermedi dello Stato e di
alimentare forme di inclusione sociale". "Quest'anno si celebra il
centenario della fine della prima guerra mondiale e il tricolore è il vessillo
del dialogo e della pace. E' il vessillo dei nostri valori sanciti dalla
Costituzione e quanto mai attuali, lavoro, inclusione sociale, lotta alla
povertà, riduzione delle diseguaglianze", ha concluso.
Napoli, 30 novembre 2015. Il Consiglio Regionale della Campania ha approvato all'unanimità la mozione che prevede l'esenzione del ticket sanitario per tutte le donne vittime di violenza. La mozione è stata presentata dal Gruppo del Movimento Cinque Stelle. "E' fondamentale che tutti sostengano le vittime di una violenza troppo spesso perpetrata tra le pareti di casa attraverso azioni di autentico sostegno e aiuto" " ha sottolineato la capogruppo Valeria Ciarambino. "Solo con atti concreti - ha aggiunto - potremo finalmente essere d'aiuto in una battaglia di civiltà che deve coinvolgerci tutti al di là di posizioni e appartenenze politiche". "Lo scopo della nostra mozione era quello di sostenere con azioni incisive e concrete la lotta alla violenza di genere, - ha concluso - è fondamentale che tutti sostengano le vittime di una violenza troppo spesso perpetrata tra le pareti di casa attraverso azioni di autentico sostegno e aiuto. L'approvazione della mozione è un passo avanti ulteriore".
NAPOLI, 30 NOVEMBRE 2015 - La scomparsa improvvisa e prematura di Luca De Filippo ci ha lasciati attoniti, con una grande amarezza e un immenso dolore. Siamo vicini alla compagna Carolina Rosi, ai figli e a tutti i familiari.
Luca aveva appena festeggiato i 60 anni in palcoscenico, avendo debuttato la prima volta a sette anni, nel 1955, nei panni di Peppeniello in "Miseria e nobiltà di Scarpetta, diretto dal padre Eduardo.
E da allora aveva brillantemente raccolto e continuato l'opera di Eduardo nel saper rappresentare l'anima di Napoli, i suoi umori, i suoi problemi e le sue virtù.
Passione, tradizione, innovazione, amore per il teatro e le nostre radici erano le sue bussole. E lo aveva fatto con una personalità spiccata, molto forte. Era più ironico rispetto a Eduardo, c'era nelle sue interpretazioni un disincanto legato alla sua continua indagine sull'essenza e la solitudine dell'uomo che soprattutto negli ultimi anni si era accentuata.
Uomo di grande cultura, come Eduardo, era impegnato con le istituzioni napoletane e campane per costruire un futuro ai giovani disagiati di Napoli, come è stato per il progetto per i ragazzi di Nisida, e per rilanciare il teatro napoletano e con esso la cultura e l'immagine della città. Dal 2008 era Presidente della Fondazione Eduardo De Filippo, nata in seguito alla donazione del Teatro San Ferdinando alla città di Napoli da parte della famiglia De Filippo. Fondazione che persegue finalità culturali ed è attiva in ambito civile e sociale a favore di ragazzi a rischio per i quali appunto Luca si è sempre impegnato, come già suo padre, promotore della legge regionale n. 41 del 1987, nota come "legge Eduardo. "Aiutare i ragazzi vuol dire migliorare la società, diceva. Da lì per Luca De Filippo passava il riscatto di Napoli. Una città alla quale, pur vivendo lontano, era molto legato. "Napoli? Rapporto sempre conflittuale. Proprio perché le voglio bene», aveva dichiarato. E per questo aveva scelto, proprio nel marzo di quest'anno, di inaugurare la scuola di teatro, pronto a formare i primi 20 "ragazzi del San Ferdinando", come li chiamava con affetto. Così Luca promuove uno stage di perfezionamento per la scuola di teatro dello Stabile partenopeo di cui è Direttore, ma il suo sguardo è rivolto ancora una volta al futuro, per "tenere viva la grande tradizione teatrale di Napoli".
E' un obiettivo su cui occorre lavorare, aveva sottolineato alla presentazione. Solo un mese fa, il 27 ottobre, Luca De Filippo aveva partecipato ad un forum nella redazione napoletana del Corriere del Mezzogiorno. «Dopo Eduardo - aveva detto - si è fatto ben poco. Se trent'anni fa la sua voce fosse stata ascoltata non saremmo a questo punto. E i ragazzi a rischio di ieri non sarebbero diventati i criminali di oggi. Aiutarli oltre che un dovere è un modo per migliorare la nostra vita». Il nostro impegno, del Consiglio Regionale, in sinergia con le istituzioni locali, sarà quello di raccogliere questo monito, sostenere la Fondazione, la scuola e di continuare il suo impegno sociale e culturale.
Il 2015 si è aperto con la scomparsa di Pino Daniele e si chiude con quella di Luca De Filippo. Con Pino Daniele se ne era andata la nostra colonna sonora, Luca lascia il vuoto incolmabile della nostra tradizione teatrale e culturale.
"Questo è il settimo anno che il Consiglio regionale porta avanti questa iniziativa per le feste natalizie. Naturalmente l'obiettivo è valorizzare i lavori e i prodotti che si ricavano dei beni confiscati per lanciare un messaggio molto forte nel segno della lotta alla camorra e della cultura della legalità. Legalità, impegno e trasparenza sono i valori che emergono da questa iniziativa e ai quali è improntata la proposta di legge regionale sui beni confiscati, condivisa da tutte le forze politiche, per meglio utilizzare i beni confiscati e per dare un ulteriore segnale di speranza al nostro territorio. E' quanto ha affermato la Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Rosa D'Amelio, nella conferenza stampa, tenuta, stamani, nella sede consiliare, per l'iniziativa "Facciamo un Pacco alla Camorra, un cesto natalizio realizzato con i prodotti provenienti dai beni dalle terre confiscate alla malavita e promosso nell'ambito dell'iniziativa del consorzio Nuova Cooperazione Organizzata (Nco), in collaborazione con il Comitato don Peppe Diana e Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Alla conferenza stampa hanno partecipato i consiglieri regionali Antonio Marciano (Pd), Questore alle finanze del Consiglio regionale, Carmine Mocerino, Presidente della Commissione Speciale Anticamorra e Beni confiscati, Vincenza Amato (Pd) e Vincenzo Viglione (M5S), rispettivamente Vice Presidente e Segretario della Commissione Speciale Anticamorra, Tommaso Malerba (M5S), Geppino Fiorenza, Fabio Giuliani e Giuliano Ciano, delle associazioni promotrici dell'iniziatica che punta a sostenere il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata, con una nuova forma di sviluppo, sostenibile e inclusiva, capace di creare concrete occasioni occupazionali, innanzitutto per i giovani e i soggetti deboli, valorizzando, al contempo, le eccellenze del territorio campano e costruendo reti di economia legale.
Napoli, 30 gennaio 2018 " Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto dal vice presidente vicario Tommaso Casillo, ha approvato con 30 voti favorevoli, del centrosinistra e del centrodestra, e 7 astenuti del Movimento 5 stelle, il Testo Unificato "Norme per la promozione dell'invecchiamento attivo e modifiche alla legge regionale 3 agosto 2013, n. 9 " Istituzione del servizio di Psicologia del territorio della Regione Campania, frutto delle proposte di legge ad iniziativa dei consiglieri Alberico Gambino, Flora Beneduce, Armando Cesaro, Monica Paolino, Ermanno Russo, Michele Schiano di Visconti, Carlo Iannace.
Il provvedimento è stato introdotto all'esame dell'Aula dal Presidente della VI Commissione, Tommaso Amabile, e dalla consigliera Flora Beneduce.
"Assicurare la permanenza attiva degli anziani nel tessuto sociale è un modo non solo per dar loro nuovo mordente, ma soprattutto per esaltare una risorsa di esperienza e saggezza che altrimenti andrebbe perduta. Immaginiamo, tra le altre cose, uno scambio di saperi con i giovani, che non è solo una forma di solidarietà tra le generazioni, ma una fonte di accrescimento per tutti che va a colmare anche una carenza di affettuosità che il frenetico mondo attuale comporta " ha detto Amabile (Pd).
"Invecchiamento attivo significa anche difendere gli anziani da un reato vergognoso che è quello delle truffe e dei raggiri, una violenza sottostimata, questa, all'interno di un fenomeno che negli ultimi anni si è intensificato, e che va contrastato con una rete di sostegno alla comunicazione e alla prevenzione all'interno dei nuclei familiari e delle strutture per la terza età " ha sottolineato Beneduce (FI).
Il consigliere del M5S Luigi Cirillo ha annunciato l'astensione del proprio gruppo in quanto, pur condividendone lo spirito di fondo, esso " ha spiegato " non ha le necessarie coperture finanziarie.
L'obiettivo fondamentale della legge è valorizzare la risorsa-anziani e promuovere l'invecchiamento attivo, che coniughi la qualità della vita, il contrasto della emarginazione sociale, la tutela della salute, la piena partecipazione alla società. Nell'ambito delle proprie funzioni di programmazione, la Regione delinea interventi coordinati ed integrati a favore delle persone anziane per l'invecchiamento attivo e, per esse, collabora con i Comuni, singoli e associati, con le Asl, con le istituzioni scolastiche, con le Università, con il mondo associativo e del volontariato. In quest'ultimo settore, la Regione, per favorire l'impiego degli anziani in attività socialmente utili, sostiene il servizio civile volontario degli anziani con progetti specifici inseriti in protocolli operativi con gli enti pubblici; il testo unificato prevede, altresì, che i Comuni possano affidare alle persone anziane, singole o associate, la gestione gratuita di terreni comunali per le attività di giardinaggio, di orticoltura, e di cura dell'ambiente naturale. Il testo interviene sulla legge regionale n. 9 modificando l'articolo riguardo gli interventi in favore degli anziani vittime di raggiri e truffe.
La norma finanziaria prevede un incremento di euro 100.000.00 della Missione 12 (Diritti Sociali, Politiche Sociali e familiari) Programma 2 (Interventi per la disabilità).
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Il Consiglio ha, altresì, approvato all'unanimità, con 37 voti favorevoli, la proposta di legge "Azioni per il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata e disposizioni per il Piano regionale per i beni confiscati. Modifiche alla legge regionale 16 aprile 2012, n.7 , ad iniziativa del Presidente della Commissione Speciale Anticamorra e Beni confiscati, Carmine Mocerino, della Vice Presidente Vincenza Amato, del Segretario, Vincenzo Viglione, del Presidente della Commissione speciale di controllo sulle società regionali, Luciano Passariello.
Ad introdurre il provvedimento la consigliera Vincenza Amato (Pd), che, nel ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla redazione di questo importante testo, ne ha illustrato i contenuti principali: "la proposta di legge si pone l'obiettivo di favorire il pieno riutilizzo sociale dei bei confiscati alla criminalità organizzata. A tal fine, essa mette in campo strumenti, quali: il Piano strategico per i beni confiscati ed il Programma annuale degli interventi per la valorizzazione dei bei confiscati; il Fondo unico per i beni confiscati, ripartito in tre macro aree funzionali, azione per le ristrutturazioni, azione per le start up, azione per la valorizzazione delle attività di riutilizzo dei beni confiscati; il rafforzamento dell'Osservatorio regionale per i beni confiscati, già istituito con la legge regionale 7/2012, che viene presieduto dal Presidente della Giunta regionale o suo delegato e le cui funzioni vengono puntualizzate al fine di renderle più efficaci; la Conferenza annuale sui bei confiscati, quale momento pubblico di confronto e di dibattito sull'attuazione della legge, la previsione dell'impiego delle risorse europee della programmazione 2014-2020 e delle eventuali risorse nazionali e regionali destinate alle politiche sociali per il raggiungimento degli obiettivi fissati.
"Se oggi siamo qui a discutere di questa legge, il merito è di tanti uomini e donne che quotidianamente combattono contro la criminalità organizzata e che contribuiscono all'utilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata " ha detto il consigliere Vincenzo Viglione (M5S), che ha aggiunto: "per contrastare la criminalità, bisogna investire sulle potenzialità economiche e creare lavoro, anche attraverso il riutilizzo dei beni confiscati a fini sociali che possono essere un importante strumento per creare nuova imprenditoria e occupazione.
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Il Consiglio ha, inoltre, approvato con 34 voti favorevoli, del centrosinistra e del centrodestra, e 4 voti contrari del M5S, il Disegno di legge "Norme in materia di informazione e comunicazione istituzionale e di sostegno all'editoria locale ad iniziativa del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Il ddl è stato introdotto dal Presidente della I Commissione, Alfonso Piscitelli.
"La I Commissione, raccogliendo diverse sollecitazioni dei suoi componenti, ha tenuto audizioni con autorevoli personalità del mondo giornalistico e dell'editoria regionale che hanno espresso apprezzamento per l'iniziativa legislativa che colma un vuoto fondamentale nella nostra regione dando attuazione alla Legge 150 del 2000 in materia di informazione e comunicazione istituzionale " ha sottolineato l'esponente del gruppo "De Luca Presidente -. Nel rispetto degli articoli 9 e 21 della Costituzione e dell'art. 8 dello Statuto della Regione Campania, il disegno di legge riconosce il sistema integrato dell'informazione e della comunicazione quale condizione preliminare per l'attuazione ad ogni livello della forma propria dello stato democratico, riconosce e promuove il pluralismo dell'informazione e della comunicazione, quale strumento di crescita sociale e culturale, nonché quale diffusione di conoscenza della realtà territoriale regionale, sostiene il mondo dell'editoria e l'occupazione giornalistica. Questa legge rappresenta una grande conquista di qualità e di civiltà democratica " ha sottolineato Piscitelli.
"Questa legge colma un gap della nostra regione e mette in campo uno strumento che accresce il pluralismo informativo, favorisce l'informazione e la sua importante funzione per la democrazia e per la cultura, e va nella direzione di valorizzare il lavoro giornalistico e le realtà editoriali campane. Per questo la sosterremo con grande convinzione " ha detto il Vice presidente del Consiglio regionale, Ermanno Russo (FI).
"Questo disegno di legge attua la Legge 150/2000 e garantisce che negli Uffici Stampa lavorino persone iscritte all'Ordine dei Giornalisti e valorizza il lavoro dei giornalisti degli Uffici Stampa " sottolinea il capogruppo di Campania Libera, Psi, Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli " con questa legge facciamo un grande passo in avanti in termini di legalità e di professionalità e mettiamo in campo una legge importante e qualificante dell'azione dell'intero Consiglio regionale che auspico voglia approvarla all'unanimità. Sia come consigliere regionale che come giornalista, sono particolarmente contento di poter votare a favore di questa legge.
"Siamo favorevoli a questa legge che apre una fase nuova e positiva nel segno della valorizzazione del lavoro giornalistico e dell'importante funzione dell'informazione e della comunicazione istituzionale, è una legge tanto attesa e, approvandola , abbiamo fatto il nostro dovere nei confronti del mondo dell'informazione " ha detto il consigliere Luciano Passariello (FdI-AN).
"Questa legge è lacunosa, perché lascia fuori il mondo dell'informazione del web, perché non offre garanzie per la stabilizzazione dei precari ed un quadro contrattuale chiaro per i giornalisti, proposte che abbiamo avanzato in I Commissione e che non sono state accolte " ha detto il capogruppo del M5S Gennaro Saiello " che ha aggiunto : "il ddl, inoltre, crea un sistema di discrezionalità che consente di gestire le risorse in maniera non trasparente ed imparziale.
Il disegno di legge regionale prevede azioni ed interventi volti a sostenere l'informazione e la comunicazione istituzionale attraverso la disciplina dell'organizzazione delle relative strutture previste dalla Legge 150/2000, ovvero Portavoce, Ufficio Stampa ed Urp, il Programma annuale delle attività di informazione e comunicazione, e il pluralismo informativo locale al fine di scongiurare l'impoverimento del panorama dell'informazione locale e la standardizzazione dei contenuti, sostenere l'innovazione organizzativa e tecnologica, salvaguardare i livelli occupazionali, contrastare la precarizzazione del lavoro giornalistico tutelandone la qualità e la professionalità, sostenere l'avvio di imprese di giovani giornalisti create da liberi professionisti in forma singola e associata e start up, secondo criteri di pari opportunità, qualità dell'informazione e inserimento di giovani nel mondo del lavoro.
A tal fine, il disegno di legge istituisce il Fondo regionale per il pluralismo informativo e l'innovazione dell'informazione locale prevedendo misure di sostegno per l'editoria radiotelevisiva locale e per la stampa quotidiana e periodica locale finalizzate, tra l'altro, all'innovazione tecnologica, alla conversione delle strumentazioni per la produzione di contenuti web, alla modernizzazione del sistema regionale di produzione dell'informazione locale, agli abbonamenti alle agenzie di stampa locali con sede in Regione Campania, alla produzione e trasmissione di notiziari radio televisivi su base locale.
Agli oneri derivanti dal disegno di legge per il Fondo regionale per il pluralismo informativo e l'innovazione dell'informazione locale si fa fronte con 500 mila per l'anno 2018 e con 1 milione per ciascuno degli anni 2019 e 2020.
Il Consiglio ha approvato all'unanimità un Ordine del giorno a sostegno dei giornalisti e dei poligrafici dell'Agenzia di Stampa Askanews.