COMMISSIONE REGIONALE SANITA': MEDICI 118, FERMARE LE AZIONI DI RESTITUZIONE, RIPRISTINARE LE INDENNITA' E RILANCIARE IL SERVIZIO DI EMERGENZA SANITARIA ALAIA: AL FIANCO DEI MEDICI PER GARANTIRE SERVIZIO DI QUALITA’ E DI VALORE
Napoli,24 marzo 2021 – "La problematica per la quale le Asl hanno sottratto l'indennità accessoria ai medici del 118 ed hanno richiesto la restituzione di cifre molto elevate a coloro che, da quando è nato il 118 e particolarmente nella pandemia, hanno dato tutto se stessi per la salute dei cittadini, provoca un grave danno a questi medici e mette a serio rischio il sistema dell’emergenza sanitaria campana esponendola ad un vero e proprio disastro. Per questo la Commissione sanità si schiera al fianco dei medici del 118 per fermare le azioni di restituzione, ripristinare le indennità e rilanciare l’attuale servizio del 118. Nei prossimi giorni chiederò un incontro con il Presidente De Luca per conoscere quanto si sta attuando per risolvere questo problema e, qualora sarà necessario, porteremo in Commissione una proposta di legge regionale”. E' quanto ha affermato il Presidente della Commissione Sanita', Vincenzo Alaia (nella foto), che oggi ha riunito da remoto la Commissione in audizione con i dirigenti sindacali della categoria. "Stigmatizzo con forza l'assenza degli interlocutori della Regione Campania a questa audizione, che ho richiesto da oltre un mese e mezzo - ha evidenziato la vice presidente del Consiglio regionale Valeria Ciarambino (M5S) - che ha aggiunto "sono cinque anni che mi batto per la difesa del 118 e dei medici e di tutti gli operatori che vi lavorano in condizioni molto problematiche e rischiose. La vicenda che affrontiamo oggi, che è drammatica e scandalosa, si innesta in una problematica più ampia che investe il futuro e la visione del 118.
Covid: oggi al Consiglio regionale bandiere a mezz'asta. Oliviero: immenso dolore, unità e solidarietà per superare la pandemia
Napoli, 18 marzo 2021 - Bandiere a mezz'asta al Consiglio Regionale della Campania per ricordare le vittime della pandemia in occasione della Giornata nazionale dedicata alle persone decedute a causa del covid19. "Ricordiamo con immenso dolore tutte le vittime del coronavirus, questa terribile pandemia che ha stravolto il mondo intero e per la quale l'Italia ha pagato un prezzo enorme in termini di vite umane, sanitari ed economici. Nella giornata dedicata alle vittime della pandemia, ricordiamo intensamente i nostri connazionali e ci stringiamo forte ai loro familiari, nella certezza che, uniti e solidali, rispettando le regole e accelerando sulle vaccinazioni, usciremo definitivamente da questo tunnel".
OLIVIERO E FIOLA PROPONGONO CONSIGLIO MONOTEMATICO SUI MINORI A RISCHIO
Napoli, 16 marzo 2021 - Il Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Gennaro Oliviero, e la Presidente della VI commissione permanente, Istruzione, Cultura, Ricerca scientifica e Politiche Sociali, Bruna Fiola, propongono di tenere una seduta monotematica del Consiglio regionale per affrontare il dilagante problema dei minori e dei giovani adulti a rischio. “Il report del Garante dei detenuti sui minori a rischio è drammatico – afferma il Presidente Oliviero – la Campania risulta essere una delle regioni maggiormente interessata dal fenomeno della criminalità giovanile. Nel 2020 solo tra Napoli ed area metropolitana si contano 593.036 minori a rischio con una percentuale che si avvicina al 18%. I servizi sociali ne hanno presi in carico solo 498. Bisogna esaminare soprattutto i fattori di rischio. Il primo in assoluto è la dispersione scolastica. Infatti, il 40% dei minori abbandona la scuola troppo presto, creando una povertà culturale che li spinge verso la devianza. Altro fattore è il contesto camorristico dove i minori, sia per legame di sangue o amicizie dei quartieri dove il fenomeno è diffuso, sono fortemente a rischio. Da non sottovalutare le cosiddette baby gang, che praticano la violenza senza motivo anche e soprattutto in età preadolescenziale. Dobbiamo individuare le strategie necessarie per il recupero di questi minori. La politica deve soffermarsi su cosa spinge i nostri giovani verso questo disadattamento ed intervenire per correggerlo, perché non dobbiamo mai dimenticare che essi sono il nostro futuro e vanno tutelati”. “È fondamentale affrontare seriamente una discussione sui minori a rischio e sulla devianza minorile – sottolinea la Presidente Fiola - il report del Garante dei detenuti fotografa la situazione che per i minori resta allarmante. Al 15 febbraio scorso i minorenni in carico agli Uffici di Servizio Sociale sono in totale, a Napoli, 709, tra quelli presi in carico la prima volta (67) e quelli già precedentemente in carico (642). Nel 2020, si evince dal report, abbiamo avuto nel centro minorile di Nisida 113 ingressi e, ad Airola, 40 per un totale di 153 ingressi in un anno. Dovremmo però agire su diversi livelli. Basti pensare al numero di assistenti sociali al Sud, che sono fortemente sotto organico in tutte le Regioni e non raggiungono il rapporto di 1/6500, tantomeno quello di 1/5000. In questo sarà decisivo il supporto del Governo nazionale, affinché si possa ridurre questo gap e creare una rete tra gli assistenti sociali e le strutture territoriali. Così come il fenomeno delle baby gang, che non a caso prolifera in contesti familiari ed ambientali dove i ragazzi sono costretti a crescere senza sostegni affettivi adeguati e senza alcun orientamento socio-educativo. Una grande occasione dovrà essere il Recovery Fund, le cui risorse dovranno essere investite fortemente sul Piano nazionale dell’infanzia”.
Oliviero, Raia: domani per Ornella bandiere del Consiglio a mezz'asta
Napoli, 14 marzo 2021 - "Ho raccolto la richiesta della Vice Presidente, Loredana Raia, di ammainare domani le bandiere del Consiglio regionale a mezz'asta in segno di cordoglio per la morte di Ornella Pinto e per testimoniare la volontà dell'intera Assemblea legislativa nel levare un grido corale contro il femminicidio. É un gesto fortemente simbolico per testimoniare non solo la nostra vicinanza alla famiglia, ma anche per continuare a testimoniare l'impegno del Consiglio contro la violenza e per cambiare davvero le relazioni tra uomini e donne all'insegna del rispetto dell'altro e dell'altra e della libertà". A comunicarlo il Presidente del Consiglio Regionale, Gennaro Oliviero, che ha così risposto alla lettera inviata dalla Vice Presidente Raia. "Ornella Pinto - scrive nella lettera Loredana Raia, Vice Presidente e delegata del Consiglio alle pari opportunità e politiche di genere - è la prima vittima di femminicidio in Campania dall'inizio del 2021. La quattordicesima donna dall'inizio dell'anno morta per mano dell'aguzzino maschio nel nostro Paese. Numeri da brividi! I loro nomi sono stati scanditi dal Presidente della Repubblica, in occasione dell'8 marzo". "Il Consiglio regionale - ricorda la Vice Presidente - in questi anni ha prodotto iniziative importanti per il contrasto alla violenza di genere. Il verificarsi di tanti episodi ci deve indurre a continuare ancora con maggiore determinazione in questa direzione." "Perciò - continua Raia - ringrazio il Presidente Oliviero che, accettando, ha manifestato grande sensibilità e attenzione verso le donne vittime, i loro figli e loro famiglie. É ora di coinvolgere tutti i membri dell'assise consiliare affinché - conclude Raia - dai nostri banchi parta una presa di coscienza per una rivoluzione culturale. Bisogna educare alla parità a partire dai luoghi della decisone. Occorre agire con determinazione se vogliamo ottenere un cambiamento reale della società. Lo dobbiamo ad Ornella e a tutte le altre donne ammazzate e maltrattate. Lo stop alla violenza ed ai femmicidi deve avere la priorità nell'agenda politica ad ogni livello istituzionale".
CIAMBRIELLO: PUNTARE SU MISURE ALTERNATIVE AL CARCERE OLIVIERO: DARE SLANCIO AD AZIONE VACCINALE ANCHE PER DETENUTI
Napoli, 12 marzo 2021 – “Il mondo carcerario campano ha pagato un prezzo alto per la pandemia in termini di vite umane con dieci persone decedute a causa del covid19 di cui cinque agenti, quattro detenuti e un medico. Inoltre, l’emergenza coronavirus ha acuito ulteriormente le già gravi problematiche della realtà carceraria ed ha evidenziato la necessità di ricorrere a misure alternative al carcere”. E’ quanto ha affermato il Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, presentando, stamani, la Relazione annuale 2020. Sono intervenuti il Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Gennaro Oliviero, e il Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, Mauro Palma. Il Presidente Oliviero ha evidenziato che “occorre sostenere le politiche finalizzate a realizzare nuove strutture carcerarie e a risolvere le attuali problematiche logistiche ed organizzative, nonché sostenere l’azione rieducativa degli istituti penitenziari al fine di promuovere il reinserimento lavorativo e sociale dei detenuti”. Commentando i dati riportati dalla Relazione relativi alle criticità conseguenti all’emergenza pandemica che hanno colpito il mondo carcerario campano, Oliviero ha evidenziato che “occorre dare slancio all’azione vaccinale in Campania a cominciare dalle categorie più fragili ed esposte, come i disabili e gli stessi detenuti che, a causa delle problematiche legate al sovraffollamento delle carceri, sono maggiormente esposti al rischio contagio”. Dalla Relazione risulta, tra l’altro, che, al 28 febbraio 2021, nei 15 istituti penitenziari per maggiorenni e nell’istituto penitenziario militare di Santa Maria Capua Vetere, si registrano i seguenti dati: 6570 detenuti, di cui 149 semiliberi, a fronte di una capienza regolamentare di 6156 di questi 2349 sono ancora in attesa di giudizio, dato che potrebbe diminuire con un uso più parsimonioso della misura cautelare. Mettendo a raffronto i dati del presente anno con quelli dell’anno precedente, si registra una riduzione di 1132 ristretti, diminuzione resa possibile grazie sia alla concessione di arresti domiciliari sia di misure alternative previste dai decreti governativi adottati per fronteggiare l’emergenza sanitaria. La Relazione evidenzia, inoltre, l’aumento di eventi critici tra cui gli atti di autolesionismo (1.232), gli scioperi della fame o della sete (1.072); il rifiuto dell’assistenza sanitaria (398 casi), i tentativi di suicidio (146 rispetto ai 121 dell’anno precedente) e i suicidi (9 rispetto ai 5 del 2019).